I SERVIZI PUBBLICI DIGITALI PER I CITTADINI IN EUROPA

Sono cresciuti del 30,02% tra il 2016 ed il 2021

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Il DESI Index calcola il valore dei servizi pubblici digitali per i cittadini. Tale indicatore rappresenta la quota di passaggi amministrativi che si possono fare online alcune pratiche rilevanti nella vita dei cittadini come, per esempio, la nascita di un figlio, una nuova residenza, e così via. I dati fanno riferimento al periodo tra il 2016 ed il 2021. Il Regno Unito è escluso dal dataset del DESI Index.

Ranking dei paesi per valore dei servizi pubblici digitali per i cittadini nel 2021. Malta è al primo posto per valore dei servizi pubblici digitali per i cittadini pari ad un ammontare di 28,39 unità, seguita dall’Estonia con un valore di 24,77 unità e dal Lussemburgo per un valore pari a 24,30 unità. A metà classifica vi sono la Slovenia con un valore pari a 17,29 unità, la Francia con un valore pari a 16,88 unità, e Lituania con un valore pari a 16,57 unità. Chiudono la classifica Ungheria con un valore pari a 8,50 unità, la Grecia con un valore pari a 8,31 unità e la Romania con un valore pari 4,12 unità.

Ranking dei paesi europei per valore della variazione percentuale dei servizi pubblici digitali per i cittadini. Il Portogallo è al primo posto con un valore pari a 127,06% ovvero pari ad un ammontare di 12,24 unità, seguito dalla Grecia con un valore pari a 54,67% pari ad un ammontare di 2,94 unità e dall’Ungheria con un ammontare di 53,46% pari ad un ammontare di 2,96 unità. A metà classifica vi sono la Francia con un valore pari a 31,06% pari ad un ammontare di 4 unità, la Slovenia con un valore pari a 30,60% pari ad un ammontare di 4,05 unità, e la Slovacchia con un valore pari a 30,31% pari ad un ammontare di 2,29 unità. Chiudono la classifica Estonia con un valore pari a 25,15% pari ad un ammontare di 4,98 unità, Malta con un valore pari a 23,63% pari ad un ammontare di 5,43 unità e la Romania con un valore pari a -57,27% pari ad un ammontare di -5,52 unità.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means. Di seguito viene presentata una clusterizzazione per il tramite dell’utilizzo dell’algoritmo k-Means ottimizzato per il tramite del coefficiente di Silhouette. I dati mostrano la presenza di tre clusters:

  • Cluster 1: Ungheria, Grecia, Bulgaria, Romania, Croazia.
  • Cluster 2: Austria, Lettonia, Svezia, Finlandia, Paesi Bassi, Lussemburgo, Irlanda, Estonia, Danimarca, Malta, Spagna, Portogallo;
  • Cluster 3: Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Italia, Lituania, Francia, Slovenia, Cipro, Polonia, Slovacchia.

Considerando il valore della mediana dei cluster risulta il seguente ordinamento ovvero: C2=22,80>C3=15,76>C1=8,49. Dal punto di vista geografico è possibile notare l’egemonia dei paesi scandinavi ed in parte baltici con l’aggiunta della penisola iberica, dei Paesi Bassi e dell’Austria, al secondo posto l’Europa centrale con l’aggiunta dell’Italia. In fondo i paesi dell’Est Europa con la Grecia.

Network analysis con distanza di Manhattan. Di seguito vengono presentate le strutture a network complesse e semplificate individuate attraverso l’utilizzo della distanza di Manhattan. Esiste una struttura a network complessa tra Svezia, Austria, Finlandia, Lettonia, Paesi Bassi, Irlanda. In modo particolare:

  • La Svezia è connessa all’Austria con un link avente un valore pari a 0,08;
  • L’Austria è connessa alla Svezia, alla Finlandia e alla Lettonia con dei links aventi un valore rispettivamente di 0,08, 0,094 e 0,061;
  • La Finlandia è connessa all’Austria, ai Paesi Bassi e alla Lettonia con dei links aventi valore rispettivamente di 0,094, 0,055 e 0,033;
  • La Lettonia è connessa all’Austria, alla Finlandia e ai Paesi Bassi con dei links aventi valore rispettivamente di 0,061, 0,033 e 0,088;
  • I paesi Bassi sono connessi alla Lettonia, alla Finlandia e all’Irlanda con dei links aventi valore rispettivamente di 0,088, 0,055 e 0,064;
  • L’Irlanda è connessa ai Paesi Bassi con un valore pari a 0,064.

Esiste una struttura a network complessa tra Germania, Lituania, Francia e Slovenia con i seguenti valori ovvero:

  • La Germania ha una connessione con la Lituania per un valore pari a 0,058;
  • La Lituania ha una connessione con la Germania pari ad un valore di 0,058 e con la Francia per un valore pari 0,084;
  • La Francia ha una connessione con la Lituania per un valore pari a 0,084 e con la Slovenia per un valore pari a 0,11;
  • La Slovenia ha una connessione con la Francia per un valore pari a 0,11 unità.

Inoltre, esistono delle strutture a network semplificate ovvero:

  • La Repubblica Ceca ha una connessione con il Belgio per un valore pari a 0,06 unità;
  • La Grecia ha una connessione con l’Ungheria per un valore pari a 0,052 unità.

Conclusioni. Il valore dei servizi pubblici digitali per i cittadini è cresciuto nel periodo tra il 2016 ed il 2021 nei paesi europei considerati dal DESI Index. Tuttavia esistono ancora significative distinzioni tra Nord, Centro ed Est Europa. In modo particolare, i paesi scandinavi risultano sempre all’avanguardia nella digitalizzazione e lo sono anche per il valore dei servizi pubblici digitali. Al contrario, i paesi dell’Est Europa risultano essere molto arretrati. È indubbio che il divario tra paesi ricchi e paesi poveri nell’interno dell’Unione Europea non riguarda soltanto il PIL quanto anche la digitalizzazione della PA. I servizi digitali per i cittadini sono molto rilevanti per consentire di avvicinare la pubblica amministrazione alla popolazione e per l’esercizio dei diritti digitali. Tuttavia, l’utilizzo di tali servizi digitali richiede anche l’investimento nel capitale umano e la produzione di conoscenza informatica presso la popolazione in generale. La pubblica amministrazione con maggiore facilità può proporre degli strumenti digitali in presenza di cittadini che sono dotati di una cultura informatica medio-alta. Occorre quindi che l’investimento nella digitalizzazione della pubblica amministrazione sia sempre accompagnato dalla formazione del capitale umano e da uno spiccato orientamento all’e-democracy con esercizio dei diritti dell’e-citizenship nella creazione di un vero e proprio Digital State.

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Angelo Leogrande

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