Il Chow Chow, razza rara esotica
Quando il legame cane-padrone accresce la consapevolezza del proprio ruolo
Ogni razza canina presenta determinate caratteristiche, dettate non solo dal temperamento degli esemplari ma anche dalle loro particolarità. Il Chow Chow, per esempio, ha una personalità fuori del comune, che lo rende particolarmente adatto alla vita con l’uomo.
Cosa sappiamo di questa particolare razza canina, e come si gestisce il rapporto cane-padrone? Si tratta di una razza rara esotica, il cui primo esemplare venne importato in Inghilterra nel 1895 per essere introdotto a corte. L’allevamento iniziò invece nel 1887. In Italia la prima iscrizione risale al 1901: si trattava di un soggetto maschio importato direttamente dalla Cina. Da quell’anno sono stati importati degli ottimi esemplari da Olanda, Svizzera e Inghilterra, che hanno dato alla luce delle cucciolate di elevata qualità. Un allevatore, nonché addestratore di questa meravigliosa razza, ha riportato delle informazioni utili per chi ha la fortuna di allevarlo: “Il Chow Chow è un cane di taglia media che presenta una struttura solida grazie a una grande muscolatura ed un’ossatura molto robusta, queste caratteristiche lo rendono, ovviamente, potente e forte. Si presenta con una folta criniera che gli conferisce un aspetto leonino, è un cane sempre molto dignitoso nel portamento”.
“Le colorazioni per il manto sono: il nero, rosso, blu, cannella, crema o bianco, tutti monocolore, mai macchiati - ha inoltre spiegato - Tipici caratteri di questo cane sono la camminata a elefante, caratteristica è la lingua nero-bluastra. È un cane calmo, buon guardiano, indipendente, fedele ma riservato. Vigile e aggressivo al punto giusto con gli estranei. Silenzioso e taciturno, abbaia poco e quasi mai a sproposito”. L’unica accortezza da osservare con i cuccioli di questa meravigliosa razza consiste nell’educarli molto presto, armandosi di comprensione, pazienza e anche tanta fermezza.
La sua vivace intelligenza e la sua sorprendente memoria gli consentono di assimilare facilmente il richiamo e l’invito "a cuccia", vale a dire gli ordini fondamentali che ogni cane deve capire e rispettare. Questo cane, non troppo "tenero", è sconsigliabile alle persone troppo bonarie, che potrebbero esserne "schiavizzate", obbligate continuamente a transigere con lui.
Cosa fare dunque per evitare ciò? Basta meccanizzare e ripetere gli esercizi fino al completo apprendimento. Solo poche regole chiare ed impartite con ferma dolcezza per permettergli di “pensare” a cosa gli stiamo chiedendo, cosa desideriamo da lui in modo da metterlo in condizione di non sbagliare, accrescendo così in lui l’autocontrollo e la sicurezza. E’ necessario costruire assieme sequenze di lavoro mirate e specifiche, esercizi orientati all’autostima, alla consapevolezza corporea, allo sviluppo cognitivo e all’instaurazione di un corretto rapporto gerarchico. Educare un amico a quattro zampe è un’esperienza profonda attraverso la quale si crea un forte legame tra due esseri viventi, ma richiede indiscutibilmente una condizione: la consapevolezza del proprio ruolo.
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