Il Natale è festa cristiana!
Non si laicizzi la festa più cristiana di tutte. Ad Amsterdam, Bruxelles, Londra e Monaco – per citare le città più note – sono stati ribattezzati i classici mercatini di Natale “per conferire loro una parvenza multiculturale di tolleranza laica”. A riportarlo è un articolo del Gatestone Institute che punta il dito sul crescente tentativo di islamizzare la nostra cultura.
Secondo il think tank no profit per la politica internazionale di cui è presidente l’ambasciatore John R. Bolton, a Londra un gruppo parlamentare multipartitico di musulmani britannici, composto da rappresentanti della Camera dei Comuni e della Camera dei Lord, avrebbe pubblicato un report dal titolo "Un felice Natale musulmano", per esaltare l’operato caritatevole islamico, mentre in Scozia, la promozione di "festival invernali" per le minoranze etniche, avrebbe oscurato la celebrazione dicembrina per eccellenza. Eppure nell’ultimo censimento – come ribadisce la Chiesa cattolica locale – “più della metà della popolazione si è detta cristiana”.
Una politica, condivisa da molti, che mina il retaggio cristiano e il suo sistema valoriale.
In Danimarca – si apprende sempre dal Gatestone - una scuola primaria di Graested avrebbe deciso di revocare la funzione religiosa tradizionale d’inizio del Natale per non offendere gli alunni musulmani, ma non si sarebbe peritata dall’organizzazione della "settimana della Sira".
In Germania, in un istituto di Lüneburg sarebbe stata rinviata una festa natalizia per le lagnanze di uno studente musulmano secondo il quale i canti tradizionali sarebbero incompatibili con l’Islam.
Le censure non avrebbero risparmiato nemmeno l’Italia. Nel volantino milanese di una festa scolastica, ribattezzata "Grande festa delle buone Feste", sarebbe stato eliminato ogni riferimento alla celebrazione. A Bolzano l’abete ornato di nastri e sfere colorate, sarebbe stato tolto perché "avrebbe potuto offendere la sensibilità dei presenti" musulmani.
In Spagna, il consiglio municipale madrileno avrebbe optato per una "Fiera internazionale delle culture" al fine di rendere la festa più inclusiva, negando alla Puerta de Alcalá il tradizionale presepe.
L’Europa, sicuramente casa di tolleranza e pace, affonda le sue storiche radici nella cristianità, come ebbero a ricordare Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Dove sono finite le idee di De Gasperi, Adenauer e Schuman…?
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