L’ITALIA È FUORI DALLA NATIONS LEAGUE. SPAGNA IN FINALE!

Mancini: “Siamo stati bravissimi nella ripresa, ma dispiace per quell’errore di Bonucci”.

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In quella che aveva tutta l’aria di una rivincita, la Spagna - esattamente tre mesi dopo Euro 2020 - batte l’Italia 2-1 e si qualifica per la finale della Nations League. Ma questa volta, a differenza della semifinale di Euro 2020, niente calci di rigore contro gli iberici.

A ‘San Siro’, infatti, davanti a circa 38.000 spettatori – massima capienza consentita per le vigenti norme anti covid - ci pensa Torres, con una doppietta e con l’Italia in dieci, a chiudere la gara già nel primo tempo. Non è bastato infatti un secondo tempo di grande sacrificio e coraggio da parte degli azzurri e neppure il gol di Pellegrini nel finale – sempre in inferiorità numerica - a cambiare le sorti dell’incontro.

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Le partite sono così - ha dichiarato il CT, Roberto Mancini, ai microfoni di Rai 1 – e gli episodi la possono condizionare come in questo caso. Potevamo chiudere il primo tempo 1-1. Dispiace perché siamo rimasti in dieci per un errore di Bonucci che a questi livelli non si deve commettere. Nella ripresa siamo stati bravissimi perché abbiamo segnato senza subirne uno contro questa forte squadra. Nonostante la sconfitta, però, questa gara ci può dare grande forza. Devo fare i complimenti ai ragazzi”.

In effetti questa Italia paga l’espulsione di Bonucci e la poca concretezza sotto porta. Soprattutto nel primo tempo, infatti, l’Italia sciupa tre clamorose palle gol con Chiesa, Bernardeschi e Insigne. E probabilmente, se fosse entrata la palla in rete almeno una volta, ora staremmo a parlare di un’altra partita. Così come probabilmente anche Mancini - l’artefice principale di tutti questi successi azzurri – questa volta non è sembrato impeccabile soprattutto nella gestione dell’ingresso in campo di Chiellini. Forse avrebbe dovuto mandarlo in campo immediatamente dopo l’espulsione di Bonucci. E forse l’Italia non avrebbe preso il gol del raddoppio. Ma la storia non si fa con i “se” e con i “ma”. Resta, tuttavia, la prestazione di carattere della ripresa, di una squadra che non ha mai mollato pur giocando in una condizione psicofisica non ottimale. Sotto di due reti e in inferiorità numerica gli azzurri hanno combattuto fino alla fine spaventando i maestri del possesso palla.

Va detto che non era facile ripetersi contro la Spagna, seconda nel ranking Uefa per nazioni, una delle squadre più forti degli ultimi anni a livello europeo. E alla fine l’ha spuntata meritatamente la Spagna, squadra più esperta, più concreta in fase realizzativa e certamente più abile nel palleggio.

La nazionale italiana, dunque, è costretta a fermarsi dopo tre anni (l’ultima sconfitta risale al 10 settembre del 2018 contro il Portogallo sempre in Nations League) e 37 risultati utili consecutivi, record mondiale di imbattibilità.

LA PARTITA IN SINTESI

Ecco gli undici iniziali delle due formazioni.

Con il 4-3-3 il CT azzurro, Roberto Mancini, schiera: Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Bastoni, Emerson Palmieri; Barella, Jorginho, Verratti; Chiesa, Bernardeschi, Insigne. Con lo stesso modulo il CT della Spagna, Luis Enrique, manda in campo: Unai Simon; Azpilicueta, Laporte, Pau Torres, M. Alonso; Koke, Busquets, Gavi; Oyarzabal, Ferran Torres, Sarabia.

Partita giocata a gran ritmo dalle due squadre, ma è l’Italia a rendersi pericolosa per prima con una conclusione dalla distanza di Chiesa (4’) deviata dal portiere Simon. Passa qualche minuto, però, e gli spagnoli passano in vantaggio con un preciso destro di Torres (17’). Due minuti dopo ci prova Alonso dalla distanza, ma Donnarumma respinge con l’aiuto di Bonucci.

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Reagisce l’Italia che sfiora clamorosamente il pareggio con Bernardeschi (33’) e Insigne (34’). Ma le emozioni non finiscono qui perché, proprio nel finale di tempo, Bonucci (42’) viene espulso per doppio giallo e la Spagna, in superiorità numerica, raddoppia ancora con Torres (45+2’). Nella ripresa si assiste ad una gara più nervosa. La Spagna cerca di congelare il gioco, mentre l’Italia bada soprattutto a non scoprirsi ulteriormente. Verso metà ripresa le furie rosse cercano di chiudere definitivamente la gara con Oyarzabal (64’) e Alonso (78’), ma il risultato non cambia. Sembra ormai finita, ma non è così perché in una delle poche ripartenze della ripresa l’Italia accorcia con Pellegrini (82’) ottimamente servito da Chiesa. Un gol che però non eviterà la sconfitta.

(Foto da figc.it e adnkronos.com Ipa, Fotogramma e Infophoto - si ringrazia)

Rino Lorusso

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