L’ITALIA CADE AL “MARADONA” CONTRO L’INGHILTERRA

Qualificazioni Euro 2024, 2-1 per gli ospiti: Rice e Kane per gli inglesi, Retegui per gli Azzurri

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cms_29844/0.jpegInizia in salita il cammino dell’Italia verso Euro 2024.

Allo Stadio “Maradona” di Napoli la nazionale di calcio guidata da Roberto Mancini non è riuscita a fermare l’Inghilterra in una sfida che sin dalla vigilia ha il sapore di rivincita per il c.t. inglese Southgate. È un match dai due volti quello giocato dagli Azzurri, con un primo tempo in balia delle onde senza alcun tipo di iniziativa efficace, complice un centrocampo che dalla finale di Wembley del 2021 non ha più niente da raccontare e una seconda frazione di gara giocata con coraggio e aggressività grazie anche agli inserimenti di Cristante, Politano, Gnonto e Tonali.

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"Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, abbiamo preso due gol su due angoli. Il primo tempo è stato più difficile, nel secondo abbiamo dominato. Il pareggio sarebbe stato giusto. Iniziamo così, ci dispiace ma la strada è lunga", dice Roberto Mancini nel dopo gara. Fermo restando il dominio inglese nella prima parte di gara che poteva terminare con un vantaggio maggiore, il secondo tempo, tutto sommato, è di marca italiana. Il pareggio sarebbe stato meritato; ma finire sotto di due gol i primi 45’, comunque, ha reso difficile nella ripresa, dal punto di vista psicologico, trovare facilmente la via della porta, nonostante il maggior possesso di palla. “Nella ripresa ho rivisto una grande Nazionale, cosa che fa ben sperare. Loro sui calci piazzati sono pericolosi, abbiamo concesso il primo su una disattenzione. Avremmo meritato sicuramente di fare il secondo gol. Forse stavolta inizieremo in salita e poi andremo in discesa”, aggiunge Mancini che, a proposito di Retegui, conclude dicendo che “ha bisogno di conoscere i compagni e il calcio italiano”.

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Nelle altre sfide del Girone C, la Macedonia batte Malta 2-1, mentre riposa l’Ucraina. Nel prossimo match che si gioca domenica prossima, l’Italia vola a Malta. Sulla carta la sfida degli Azzurri non è proibitiva, ma i recenti ricordi delle qualificazioni per i mondiali del 2022, ci dicono che bisogna stare attenti a non commettere nuovamente l’errore di perseverare con giocatori non più indispensabili alla causa Azzurra. A mio parere, è tempo per il c.t. della nazionale italiana di fare scelte coraggiose, mandando in panchina (se non addirittura in tribuna) uomini che non hanno più né testa e né anima da impiegare al servizio della squadra.

(Ph.courtesy FIGC)

Umberto De Giosa

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