L’economia del coronavirus in Italia (9 analisi)

Il tasso di crescita dell’epidemia è al 12,60%. Raddoppia ogni 133 ore circa

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I dati relativi alla diffusione del Coronavirus sono rappresentati di seguito con una analisi di quelle che sono anche le caratteristiche economico-finanziarie del fenomeno. I numeri relativi ai casi, ai morti ed ai guariti sono certi in quanto derivano dalle rilevazioni che vengono predisposte dalla Protezione Civile.

I dati relativi alla dimensione economico-finanziaria del fenomeno sono calcolati come delle stime sulla base di quello che è il valore della vita umana, ovvero lo Human Life Cost-HLC[1]. In modo particolare il valore della vita umana, anche indicato come Life Value varia in base ad un insieme di variabili, ed in senso ampio, per quanto riguarda il mondo occidentale a reddito medio-alto, è stato stimato in un range che va dai 4 milioni di dollari in Nuova Zelanda, fino ai 9 milioni di dollari in USA. Sulla base anche delle indicazioni relative all’attribuzione di valore della vita umana che sono contenute nel libro di Felix Martin intitolato “Denaro” [2], il valore della vita umana in Italia è stato approssimato a circa 5.000.000,00 di euro. Pertanto, ciascun individuo che è risultato portatore della patologia viene ad essere potenzialmente liquidato con un ammontare di 5.000.000,00 di euro. Chiaramente il valore è una misura del danno che si manifesta in caso di eventi gravi ed altamente imprevedibili, come sono appunto le crisi e le pandemie.

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Figura 1. Variabili sanitarie del modello con previsione dall’11/03/2020 al 15/03/2020.

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Figura 2. L’economia del coronavirus in Italia. Dati: Protezione Civile ed elaborazioni.

Il risultato è tale da manifestare che in data 17/03/2020 è stato perso un valore cumulato pari a 243,8 miliardi di euro, ovvero pari al 13,64% del PIL, equivalente ad un valore pro-capite di 4.037,75 euro. Complessivamente, il valore che è stato perduto corrisponde al detrimento di reddito per circa 8.236.407 italiani.

Data 17/03/2020. Il tasso di crescita del coronavirus è diminuito. Esso è infatti è passato dal 13,06% del 16/03/2020 al 12,60% del 17/03/2020, con una crescita da 27.980 unità fino a 31.506 unità. Il numero dei morti è pari a 3.526 unità. Il tasso di mortalità è pari al 7,94%, mentre il tasso di guarigione è dell’9,33%.

Predizione in data 17/03/2020. La crescita ha subito un notevole rallentamento. Ai tassi seguenti si verifica un raddoppio ogni 133,3 ore circa.

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L’intervento del governo. Il governo ha stanziato circa 25 miliardi di euro. Il valore risulta essere assolutamente insufficiente se paragonato alla perdita in borsa che si è verificata dal 17/02/2020 con riferimento FTSE MIB e relativamente alla perdita dell’economia reale stimata alla data del 15/03/2020. Ne deriva che l’intervento del governo è pari a circa il 7% della somma delle perdite finanziarie e di economia reale che si sono verificate a seguito della crisi.

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I dati internazionali. I dati a livello internazionale mostrano la crescita del fenomeno e la diffusione nei vari contintenti. Allo stato attuale sono più di 150 i paesi nel mondo che hanno avuto almeno 1 caso di contagio[1]. Di seguito vengono analizzati 17 di tali paesi che hanno un valore di contagi massimo superiore a quelli che si sono verificati nell’interno della nave da crociera Diamond Princess.

La classifica dei casi totali. La classifica dei casi totali vede la Cina al primo posto con un valore pari a 80.881 casi, seguita dall’Italia con 31.506 casi e dall’Iran con 16.169 casi. A metà classifica vi sono Francia con un valore pari a 7.730 unità, Usa con un ammontare pari a 5.915 unità e Svizzera con un ammontare pari a 2.742 unità. Chiudono la classifica Svezia, Danimarca e Giappone con un valore pari a 1.191 unità, 977 unità, e 878 unità.

I nuovi casi. L’Italia è al primo posto al mondo per numero di nuovi casi in data 17/03/2020 con un valore pari a 3.526 casi, seguita dalla Spagna con un valore pari a 1.806 unità, e dall’Iran con un valore pari a 1.252 unità. A metà classifica vi sono Austria, Olanda e Germania con un valore rispettivamente pari a 314 unità, 292 unità e 208 unità. Chiudono la classifica Danimarca con un valore di 63 unità, Giappone con un valore pari a 45 unità e Cina 21 unità.

Deceduti. Nella classifica internazionale dei deceduti al primo posto vi è la Cina con un valore pari a 3.226 unità, al secondo posto l’Italia con un valore pari a 2.503 unità e al terzo posto l’Iran con valore pari a 988 unità. A metà classifica si trovano Usa con un valore pari a 99 unità, seguiti da S. Korea con un ammontare pari a 81 unità e dal Regno Unito con un valore pari a 71 unità. Chiudono la classifica Austria con un valore pari a 4 unità, Danimarca con un valore pari a 4 unità e Norvegia con un ammontare pari a 3 unità.

Guariti. La classifica del numero dei guariti vede al primo posto la Cina con un valore pari a 68.715 unità, seguita dall’Iran con un valore pari a 5.389 unità e dall’Italia con un valore pari a 2941 unità. A metà classifica si trovano gli Usa con un numero di guariti pari a 74, seguiti dalla Germania con un valore pari a 67 unità e dallo UK con un valore pari a 65. Chiudono la classifica il Belgio, la Norvegia e la Svezia con un numero di guariti pari a 1.

Tasso di mortalità. La classifica del tasso di mortalità vede al primo posto l’Italia con un valore pari a 7,94%, seguita dall’Iran con il 6,11% e dalla Spagna con il 4,54%. A metà classifica vi sono Francia, Olanda e Svizzera con un tasso di mortalità pari a 2,26%, 1,67% e 0,98%. Chiudono la classifica l’Austria, il Giappone e la Danimarca con un valore rispettivamente pari a 0,3%, 0,26%, e 0,2%.

Perdita economica. La perdita economica valutata, sulla base del valore della vita umana, è pari a circa 54 miliardi di euro in data attuale (17/03/2020).

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1https://www.worldometers.info/coronavirus/#countries

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[1] https://www.theglobalist.com/the-cost-of-a-human-life-statistically-speaking/

[1] https://www.amazon.it/Denaro-storia-quello-capitalismo-capito-ebook/dp/B00IEOFYZU

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Pubblicazioni precedenti

L’economia del coronavirus in Italia (1 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_16491.html#.Xmh7QnJKiUk

L’economia del coronavirus in Italia (2 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(2_analisi)_16505.html#.XmnRvHJKiUk

L’economia del coronavirus in Italia (3 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(3_analisi)_16522.html

L’economia del coronavirus in Italia (4 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(4_analisi)_16538.html

L’economia del coronavirus in Italia (5 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(5_analisi)_16554.html

L’economia del coronavirus in Italia (6 analisi)

https://internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(6_analisi)_16573.html

L’economia del coronavirus in Italia (7 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(7_analisi)_16578.html

L’economia del coronavirus in Italia (8 analisi)

https://www.internationalwebpost.org/contents/L%E2%80%99economia_del_coronavirus_in_Italia_(8_analisi)_16601.html

Angelo Leogrande

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