L’INFERNO DI TOMINO - La poesia maledetta

A volte i poeti riescono a riversare tutta la loro anima nei versi che compongono le loro poesia:
Amore, gioia, speranza, ma anche paura, rimorso, odio e terrore.
Tutto questo può trasformare una poesia in una preghiera, o in una maledizione, come nel caso dell’Inferno di Tomino.
La poesia in questione è contenuta nel manoscritto dello scrittore “Yomota Inuhiko”, dal titolo “The Heart Is Like A Rolling Stone”.
Prima del famigerato “sonetto” è persino riportato un avvertimento, che recita:
“Se leggete questa poesia ad alta voce, cose tragiche accadranno“.
Secondo la leggenda popolare, della quale comunque esistono diverse versioni più o meno simili nella trama, Tomino era una bambina disabile vissuta nel Giappone negli ultimi anni del 1800.
La piccola era certamente vittima del suo stato psicofisico alterato per via della sua disabilità in un non è ben chiaro il motivo per il quale Tomino avrebbe deciso di comporre una poesia tanto raccapricciante, ma pare che la composizione impressionò talmente tanto i suoi genitori che decisero di punirla rinchiudendola in cantina facendola morire di stenti e per le conseguenze della permanenza in un luogo poco salubre che le avrebbe causato una forte bronchite.
Lo spirito della povera fanciulla sarebbe quindi rimasto legato a quegli ultimi versi scritti da Tomino poco prima della sua morte, uno spirito triste e rancoroso che come una maledizione si scaglierebbe contro coloro che oserebbero leggere la poesia in lingua originale e ad voce alta.
Le prime vittime dell’Inferno di Tomino furono proprio i suoi genitori poco tempo dopo la scomparsa della piccola, ai quali seguirono molti altri decessi avvenuti in maniera misteriosa e a tratti inquietante.
Si parla infatti di un totale di 44 incidenti gravi e 14 morti, tutte legate da un unico filo conduttore: la lettura ad alta voce della poesia di Tomino.
Negli anni ’80 furono molte le sfide, organizzate soprattutto da ragazzini in cerca del brivido del mistero, aventi per oggetto la lettura ad alta voce della famosa poesia maledetta, tra di loro si verificarono incidenti a volte mortali ma in maniera apparentemente del tutto casuale poiché solo una minima parte dei lettori avrebbero subito le nefaste conseguenze della maledizione.
Verità o semplice suggestione?
Nel dubbio preferisco non riportare i versi dell’Inferno di Tomino, scherzare con l’occulto non porta mai a conseguenze piacevoli.
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