L’economia del coronavirus in Italia (10 analisi)
Il tasso di crescita dell’epidemia è al 13,35%. Raddoppia ogni 126 ore circa
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I dati relativi alla diffusione del Coronavirus sono rappresentati di seguito con una analisi di quelle che sono anche le caratteristiche economico-finanziarie del fenomeno. I numeri relativi ai casi, ai morti ed ai guariti sono certi in quanto derivano dalle rilevazioni che vengono predisposte dalla Protezione Civile.
I dati relativi alla dimensione economico-finanziaria del fenomeno sono calcolati come delle stime sulla base di quello che è il valore della vita umana, ovvero lo Human Life Cost-HLC[1]. In modo particolare il valore della vita umana, anche indicato come Life Value varia in base ad un insieme di variabili, ed in senso ampio, per quanto riguarda il mondo occidentale a reddito medio-alto, è stato stimato in un range che va dai 4 milioni di dollari in Nuova Zelanda, fino ai 9 milioni di dollari in USA. Sulla base anche delle indicazioni relative all’attribuzione di valore della vita umana che sono contenute nel libro di Felix Martin intitolato “Denaro” [2], il valore della vita umana in Italia è stato approssimato a circa 5.000.000,00 di euro. Pertanto, ciascun individuo che è risultato portatore della patologia viene ad essere potenzialmente liquidato con un ammontare di 5.000.000,00 di euro. Chiaramente il valore è una misura del danno che si manifesta in caso di eventi gravi ed altamente imprevedibili, come sono appunto le crisi e le pandemie.
Figura 1. Variabili sanitarie del modello con previsione dall’11/03/2020 al 15/03/2020.
Figura 2. L’economia del coronavirus in Italia. Dati: Protezione Civile ed elaborazioni.
Il risultato è tale da manifestare che in data 18/03/2020 è stato perso un valore cumulato pari a 273,8 miliardi di euro, ovvero pari al 15,31% del PIL, equivalente ad un valore pro-capite di 4.534,11 euro. Complessivamente, il valore che è stato perduto corrisponde al detrimento di reddito per circa 9.248.902 italiani.
Data 18/03/2020. Il tasso di crescita del coronavirus è aumentato. Il tasso di crescita è infatti è passato dal 12,06% del 17/03/2020 al 13,35% del 18/03/2020 con una crescita da 31.506 unità fino a 35.713 unità. Il numero dei morti è pari a 4,207 unità. Il tasso di mortalità è pari 8,34% mentre il tasso di guarigione è dell’11,27%. Il numero dei decessi ha superato le 2.900 unità.
Predizione in data 18/03/2020. La crescita ha subito una debole accelerazione. Ai tassi seguenti si verifica un raddoppio ogni 125 ore circa. Esiste una certa probabilità che il fenomeno persista intorno ai tassi del 12%.
L’intervento del governo. Il governo ha stanziato circa 25 miliardi di euro. Il valore risulta essere assolutamente insufficiente se paragonato alla perdita in borsa che si è verificata dal 17/02/2020 con riferimento FTSE MIB e con riferimento alla perdita dell’economia reale stimata alla data del 15/03/2020. Ne deriva che l’intervento del governo è pari a circa il 7% della somma delle perdite finanziarie e di economia reale che si sono verificate a seguito della crisi.
L’andamento dell’indice FTSE MIB. L’indice FTSE MIB ha perso circa 232 miliardi di euro tra il 24/02/2020 ed il 18/03/2020, ovvero cumulativamente circa il 46,17% del valore della capitalizzazione delle imprese quotate nel medesimo indice.
Figura 3.Andamento dell’indice FTSE MIB.
I dati internazionali. I dati a livello internazionale mostrano la crescita del fenomeno e la diffusione nei vari contintenti. Allo stato attuale sono più di 150 i paesi nel mondo che hanno avuto almeno 1 caso di contagio[1]. Di seguito vengono analizzati 18 di tali paesi che hanno un valore di contagi massimo superiore a quelli che si sono verificati nell’interno della nave da crociera Diamond Princess.
La classifica dei casi totali. La classifica dei casi totali vede la Cina al primo posto con un valore pari a 80.894 casi, seguita dall’Italia con 35.713 casi e dall’Iran con 17.361 casi. A metà classifica vi sono Usa con un valore pari a 8.019 unità, Svizzera con un valore pari a 3.076 e UK con un ammontare pari a 2.626. Agli ultimi posti compaiono la Danimarca con un valore pari a 1.057 unità, il Giappone con un valore pari a 899 e la Malaysia con un valore pari a 790 unità.
Deceduti. Nella classifica internazionale dei deceduti al primo posto vi è la Cina con un valore pari a 3.237 unità, seguita dall’Italia con un valore pari a 2.978 unità e dall’Iran con un valore pari a 1.135 unità. A metà classifica si trovano l’Olanda con un valore pari a 58 unità, la Svizzera con un valore pari a 33 unità ed il Giappone con un valore pari a 29 unità. Agli ultimi posti della classifica vi sono Austria con un valore pari a 4 unità, Danimarca con un valore pari a 4 unità e Malaysia con un valore pari a 2 unità.
Guariti. La classifica del numero dei guariti vede al primo posto la Cina con un valore pari a 69.614 unità, seguita da Iran con un valore pari a 5.710 unità e dall’Italia con un valore pari a 4.025 unità. A metà classifica si trovano S. Korea con un numero di guariti pari a 106, seguita dalla Francia con un valore pari a 105 unità e dalla Svizzera con un valore pari a 65. Chiudono la classifica il Giappone con un valore pari a 2, il Belgio con un valore pari a 1 e l’Austria con un numero di guariti pari a 1.
Tasso di mortalità. La classifica del tasso di mortalità vede al primo posto l’Italia con un valore pari all’8,34%, seguita dall’Iran con il 6,54% e dalla Spagna con il 4,33%. A metà classifica vi sono Olanda, Usa e Svizzera con un valore rispettivamente pari a 2,83%, 1,56% ed 1,07%. A fine classifica vi sono Malaysia con un valore pari a 0,25%, Austria con un valore pari a 0,24% e Germania con un valore pari a 0,23%.
Tasso di guarigione. La classifica del tasso di guarigione vede la Cina al primo posto con un valore pari a 86,10%, l’Iran con un valore pari a 32,90%, il Giappone con un valore pari a 16,00%. A metà classifica vi sono UK con un valore pari a 2,50%, Belgio con un valore pari a 2,10% e Sud Corea con un valore pari a 1,80%. Agli ultimi posti vi sono Olanda con un valore pari a 0,10%, Norvegia con un valore pari a 0,10%, e Danimarca con un valore pari a 0,10%.
Perdita economica. La perdita economica valutata, sulla base del valore della vita umana, è pari a circa di 1000 miliardi di euro in data attuale (18/03/2020). Il numero totale dei contagi a livello globale ha superato le 200.000 unità.
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1https://www.worldometers.info/coronavirus/#countries
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[1] https://www.theglobalist.com/the-cost-of-a-human-life-statistically-speaking/
[1] https://www.amazon.it/Denaro-storia-quello-capitalismo-capito-ebook/dp/B00IEOFYZU
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Pubblicazioni precedenti
L’economia del coronavirus in Italia (1 analisi)
L’economia del coronavirus in Italia (2 analisi)
L’economia del coronavirus in Italia (3 analisi)
L’economia del coronavirus in Italia (4 analisi)
L’economia del coronavirus in Italia (5 analisi)
L’economia del coronavirus in Italia (6 analisi)
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