L’economia del coronavirus in Italia (11 analisi)
Il tasso di crescita dell’epidemia è al 14,59%. Raddoppia ogni 115 ore circa

I dati relativi alla diffusione del Coronavirus sono rappresentati di seguito con una analisi di quelle che sono anche le caratteristiche economico-finanziarie del fenomeno. I numeri relativi ai casi, ai morti ed ai guariti sono certi in quanto derivano dalle rilevazioni che vengono predisposte dalla Protezione Civile.
I dati relativi alla dimensione economico-finanziaria del fenomeno sono calcolati come delle stime sulla base di quello che è il valore della vita umana, ovvero lo Human Life Cost-HLC[1]. In modo particolare il valore della vita umana, anche indicato come Life Value varia in base ad un insieme di variabili, ed in senso ampio, per quanto riguarda il mondo occidentale a reddito medio-alto, è stato stimato in un range che va dai 4 milioni di dollari in Nuova Zelanda, fino ai 9 milioni di dollari in USA. Sulla base anche delle indicazioni relative all’attribuzione di valore della vita umana che sono contenute nel libro di Felix Martin intitolato “Denaro” [2], il valore della vita umana in Italia è stato approssimato a circa 5.000.000,00 di euro. Pertanto, ciascun individuo che è risultato portatore della patologia viene ad essere potenzialmente liquidato con un ammontare di 5.000.000,00 di euro. Chiaramente il valore è una misura del danno che si manifesta in caso di eventi gravi ed altamente imprevedibili, come sono appunto le crisi e le pandemie.
Figura 1. Variabili sanitarie del modello con predizione dal 20/03/2020 al 22/03/2020.
Figura 2. L’economia del coronavirus in Italia. Dati: Protezione Civile ed elaborazioni.
Il risultato è tale da manifestare che in data 20/03/2020 è stato perso un valore cumulato pari a 355,2 miliardi di euro ovvero pari al 19,86% del PIL, equivalente ad un valore pro-capite di 5.881,62 euro. Complessivamente, il valore che è stato perduto corrisponde ad un detrimento di reddito per circa 11.997.636 italiani.
Data 20/03/2020. Il tasso di crescita del coronavirus è diminuito nelle ultime 24 ore. Esso è infatti passato dal 14,90% del 19/03/2020 al 14,59% del 20/03/2020 ,con una crescita da 41.035 unità fino a 47.021 unità. Il numero dei morti è pari a 4.032 unità. Il tasso di mortalità è pari all’8,57%, mentre il tasso di guarigione è dell’10,91%.
Predizione in data 20/03/2020. La crescita ha subito una debole accelerazione. Ai tassi seguenti si verifica un raddoppio ogni 115 ore circa.
L’intervento del governo. Il governo ha stanziato circa 25 miliardi di euro. Il valore risulta essere assolutamente insufficiente se paragonato alla perdita in borsa che si è verificata dal 17/02/2020 con riferimento FTSE MIB e con riferimento alla perdita dell’economia reale stimata alla data del 15/03/2020. Ne deriva che l’intervento del governo è pari a circa il 7% della somma delle perdite finanziarie e di economia reale che si sono verificate a seguito della crisi.
L’andamento dell’indice FTSE MIB. L’indice FTSE MIB ha perso circa 232 miliardi di euro tra il 24/02/2020 ed il 18/03/2020, ovvero cumulativamente circa il 46,17% del valore della capitalizzazione delle imprese quotate nel medesimo indice.
Figura 3.Andamento dell’indice FTSE MIB.
I dati internazionali.
Figura 4. La diffusione internazionale del virus. Fonte: https://www.worldometers.info/coronavirus/
I dati a livello internazionale mostrano la crescita del fenomeno e la diffusione nei vari contintenti. Allo stato attuale sono più di 150 i paesi nel mondo che hanno avuto almeno 1 caso di contagio.
La classifica totale dei contagi vede la Cina al primo posto con un valore pari a 80.967 casi, seguita dall’Italia con 47.021 casi e dalla Spagna con 20.412 casi. A metà classifica si trovano la Svizzera con un valore pari a 5.369 unità, il Regno Unito con un valore pari a 3.983 unità e l’Olanda con un valore pari a 2.994. Agli ultimi posti si trovano Canada, Australia e Repubblica Ceca con un valore pari a 924 unità, 876 unità e 833 unità.
Deceduti. Nella classifica internazionale dei deceduti al primo posto vi è l’Italia con un valore pari a 4.032 unità, seguita dalla Cina con un valore pari a 3.248 unità e dall’Iran con un valore pari a 1.433. unità. A metà classifica si trova il Regno Unito con un valore pari a 177 unità, seguito dall’Olanda con un valore pari a 106 unità e dalla Corea del Sud con un valore pari a 94 unità.
Guariti. La classifica del numero dei guariti vede al primo posto la Cina con un valore pari a 71.150 unità, seguita dall’Iran con un valore pari a 6.475 unità e dall’Italia con un valore pari a 5.129 unità. Agli ultimi posti si trova la Malaysia con un valore pari a 87 unità, seguita dallo UK con 65 unità e dall’Iraq con 49 unità.
Perdita economica. La perdita economica valutata, sulla base del valore della vita umana, è pari a circa di 1200 miliardi di euro in data attuale (20/03/2020).
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1https://www.worldometers.info/coronavirus/#countries
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[1] https://www.theglobalist.com/the-cost-of-a-human-life-statistically-speaking/
[1] https://www.amazon.it/Denaro-storia-quello-capitalismo-capito-ebook/dp/B00IEOFYZU
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Pubblicazioni precedenti
L’economia del coronavirus in Italia (1 analisi)
L’economia del coronavirus in Italia (2 analisi)
L’economia del coronavirus in Italia (3 analisi)
L’economia del coronavirus in Italia (4 analisi)
L’economia del coronavirus in Italia (5 analisi)
L’economia del coronavirus in Italia (6 analisi)
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