L’OPINIONE DEL FILOSOFO

Jürgen Habermas, la teoria che pensa l’umanità nella sua pienezza (Seconda Parte)

1644293671L_OPINIONE_DEL_FILOSOFO_Juergen_Habermas,_la_teoria_che_pensa_l_umanità_nella_sua_pienezza_(Seconda_Parte)_R12.jpg

Circa la partecipazione politica.

cms_24733/0.jpgNella riflessione habermasiana è sempre molto presente il problema della partecipazione politica e della connotazione autenticamente democratica di una data società. Habermas ha una idea di democrazia che si distingue da quella delle tradizioni sia liberali sia repubblicane. Valutando criticamente tali modelli, egli ritiene che per la concezione liberale il processo democratico si compie esclusivamente nella forma dei compromessi di interesse, mentre per la concezione repubblicana la formazione democratica della volontà si compie attraverso un auto-chiarimento etico-politico.

Mentre per i repubblicani la democrazia finisce a equivalere all’auto-organizzazione politica globale della società, per i liberali il solco tra stato e società non può mai essere eliminato, ma solo eventualmente scavalcato dal processo democratico.

Habermas sostiene un modello democratico che egli definisce “deliberativo”, che si fonda su una “concezione deliberativa” della politica, ossia su un procedimento che crea una connessione tra trattative, discorsi di auto-chiarimento e discorsi di giustizia. La politica deliberativa punta a un superiore livello di intersoggettività, sia nella forma istituzionalizzata dei dibattimenti parlamentari, sia nella rete comunicativa delle sfere pubbliche politiche.

La democrazia deliberativa dipende, pertanto, dalla vitalità del processo comunicativo che conduce alla formazione dell’opinione pubblica e delle decisioni. In questo contesto si colloca l’idea per cui il rapporto tra nazione, stato di diritto e democrazia, sia teorizzabile in una versione comunicativa e non nella versione etno-nazionalista. (J. Habermas., L’inclusione dell’altro. Studi di teoria politica, 1998).

cms_24733/1.jpg

In queste assunzioni si sostanzia il primato che Habermas conferisce al diritto nella società della modernità. Il diritto costituisce un meccanismo insostituibile di regolazione e coordinamento delle azioni delle società moderne e differenziate, basate su meccanismi di coordinazione sistemica al loro interno, come l’economia di mercato e gli apparati burocratici e amministrativi.

Habermas pensa che il concetto di popolo (Staatsvolk) non vada considerato come una fattualità prepolitica ma come il prodotto del contratto sociale. Il discorso habermasiano giunge così, ne La costellazione postnazionale del 1999, a una specifica interpretazione, in chiave cosmopolita, del rapporto tra stato, nazione e processi della globalizzazione. È indubbia, in tale contesto, una esautorazione dello stato nazionale.

Tuttavia, se la cultura politica generale riesce con successo a staccarsi dalla cultura di maggioranza, allora la solidarietà dei cittadini si può riconvertire sulla base di un patriottismo costituzionale, ossia su una forma “affettiva” appropriata per una politica matura. Il “patriottismo costituzionale” indirizza la fedeltà e l’obbedienza dei cittadini verso la nazione intesa come comunità che si autodetermina attraverso le leggi e lo Stato, verso una nuova forma di integrazione sociale.

Quando, invece, questo processo fallisce, allora, la comunità si frantuma in sub-culture che finiscono per agire l’una contro l’altra. Concretamente, queste visioni della politica comportano una dimensione di cosmopolitismo, che però non conduce Habermas a immaginare uno stato mondiale. La democrazia cosmopolita deve invece realizzarsi nelle forme organizzative non statali dei sistemi internazionali di negoziato già esistenti per altri settori della politica. Per tali ragioni, Habermas si è sempre mostrato sostenitore dell’Unione Europea.

Il cosmopolitismo e il multiculturalismo.

cms_24733/2_1644292975.jpgLa portata politica di tutte queste teorie legate all’ epistemologia, alla sociologia, agli studi sul linguaggio e sulla comunicazione, sino alle interpretazioni di etica e modernità, si fa esplicita a partire dagli anni Novanta, quando il pensiero di Habermas si indirizza, sempre più approfonditamente, a questioni di filosofia politica che costituiscono uno snodo fondamentale nel suo pensiero.

Il discorso sul cosmopolitismo è legato a una specifica riflessione sulla questione del multiculturalismo: se da una parte i valori culturali hanno diritto al riconoscimento politico, in quanto sono costitutivi delle identità collettive, dall’altra, non esistono diritti collettivi, in quanto la valorizzazione delle diversità socioculturali va sempre riferita a una prassi fondata su criteri costituzionali, universalistici e trans-culturali.

L’insieme dei cittadini, nelle società complesse, non può più essere integrato da un consenso sostanziale sui valori, ma soltanto da un consenso sulle procedure relative a una legittima produzione giuridica e a un legittimo uso del potere. Inoltre, nel ragionamento di Habermas, non c’è la convinzione che le religioni siano le depositarie dell’ethos necessario al mantenimento dei valori liberali, ma semplicemente il convincimento che laici e religiosi debbano imparare vicendevolmente.

Non si può negare che la proposta intellettuale dell’erede della Scuola di Francoforte trova molte difficoltà concrete di applicazione: il suo eccesso di idealismo rispetto agli orientamenti conoscitivi ed etici degli individui, la sua interpretazione “pacificatoria” del progetto della modernità, la sua lettura in chiave cosmopolita dei processi democratici e di quelli della globalizzazione. Ma queste legittime osservazioni critiche non possono condurre a trascurare gli aspetti importanti della sua impostazione.

Il fatto che essa, attraverso il suo rapporto con un’ampia gamma di posizioni, dà la possibilità di pervenire a una conoscenza dinamica e plastica di molte questioni del dibattito intellettuale contemporaneo. Questo elemento non è trascurabile perché aiuta a evitare che le posizioni scientifiche diventino ideologiche e che gli studiosi si chiudano in sé e nelle loro discipline, rinunciando all’arricchimento reciproco, nel tentativo di non perdere di vista, nel passaggio da un discorso all’altro, i problemi nel loro insieme.

cms_24733/00.jpgLa teoria habermasiana conserva una connotazione dialettica sui fenomeni che studia, avendo cura di valutare l’ottica generale e quella particolare: essa studia e considera la politica, la società, la conoscenza, sia dal punto di vista delle istituzioni e del loro funzionamento, che dal punto di vista degli uomini in quanto soggetti che con queste istituzioni si rapportano. Tale approccio sostiene una interpretazione dell’uomo che non si riduce né a singolo individuo chiuso in se stesso, né all’individuo soggiogato dalla società.

Il pensiero di Habermas difende i valori della modernità, sottolineando come non si possa pensare la modernità come la causa di tutti i mali, a causa della distorsione dei risultati di alcuni suoi processi, quali la razionalizzazione, l’individualizzazione, l’industrializzazione e la riduzione della partecipazione politica.

A parziale conclusione, il pensiero di Habermas è forse uno degli ultimi esempi di teoria complessiva, che restituisce una connotazione di solidarietà alle relazioni sociali, una dimensione di coscienza alla scienza e alla conoscenza, un senso di responsabilità alla morale e alla politica.

(Fine)

Gabriella Bianco

Tags:

Lascia un commento



Autorizzo il trattamento dei miei dati come indicato nell'informativa privacy.
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.

International Web Post

Direttore responsabile: Attilio miani
Condirettore: Antonina Giordano
Editore: Azzurro Image & Communication Srls - P.iva: 07470520722

Testata registrata presso il Tribunale di Bari al Nrº 17 del Registro della Stampa in data 30 Settembre 2013

info@internationalwebpost.org
Privacy Policy

Collabora con noi

Scrivi alla redazione per unirti ad un team internazionale di persone dinamiche ed appassionate!

Le collaborazioni con l’International Web Post sono a titolo gratuito, salvo articoli, contributi e studi commissionati dal Direttore responsabile sulla base di apposito incarico scritto secondo modalità e termini stabiliti dallo stesso.


Seguici sui social

Newsletter

Lascia la tua email per essere sempre aggiornato sui nostri contenuti!

Iscriviti al canale Telegram