L’iguana domestica, un rettile per amico

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Per chi come me ama essere circondato da affettuosi pelosetti, può sembrare un po’ strano avere un rettile per amico, eppure l’Iguana è un animale affascinante che si adatta facilmente a vivere accanto all’essere umano e per questo è uno dei sauri più commercializzati al mondo.

Appartenente alla famiglia delle Iguanidae, è molto simile a una lucertola gigante, più lenta nei movimenti a causa della sua mole. In cattività raggiunge circa 1 metro e mezzo di lunghezza, mentre in natura il maschio può raggiungere i 2 metri e mezzo. Sulla testa può presentare una cresta, triangolare nel maschio e arrotondata nella femmina.

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Vive sui rami degli alberi alti, in vecchie case disabitate o in tunnel profondi scavati sottoterra. Originaria del Sud America, ama il caldo, ma non disdegna il riposo all’ombra di una pianta.

E’ un animale molto resistente capace di nuotare e di e di resistere alle cadute da altezze notevoli. Per sfuggire ai predatori, ha sviluppato un buon udito e un’ottima vista, pur non percependo però tutti i colori. Le mascelle sono robuste con denti affilati, la coda è tagliente e può essere usata come frusta. Se afferrata può essere separata dal corpo che ne originerà un’altra, senza avere danni permanenti. L’iguana più comune è quella dei tubercoli o iguana verde, ma ne esistono molte specie, come quella “delicatissima”, che ha dimensioni più ridotte.

Per ospitarle a casa, occorre avere uno spazio adeguato, un terrario arredato con tronchi, rami, foglie e una base di erba sintetica, una temperatura costante a 20-22°C di notte e 35-40° C di giorno, con un tasso di umidità pari all’80%.

Ciò perché l’iguana è un animale a sangue freddo – ectodermico - che non ha la capacità di regolare la temperatura del corpo come gli umani.

Almeno due volte al giorno il terrario va nebulizzato e non bisogna far mai mancare acqua fresca e cibo. L’umidità è molto importante quando l’iguana sta effettuando il processo di “ecdisi”, la muta dello strato epidermico, molto frequente nei piccoli e più diradata negli adulti.

Fondamentale per la sua salute è l’uso di neon UVB-UVA che permette la fissazione di vitamina D3, essenziale per la crescita delle ossa. La luce, meglio se di colore rosso, le va garantita anche di notte. Nel terrario è indispensabile tenere una bacinella con l’acqua, abbastanza grande da permetterle abluzioni. La ventilazione deve essere assicurata dalla presenza di griglie che garantiscano un buon ricambio d’aria, evitando infezioni batteriche e fungine.

Ogni tanto va lasciata libera di girare, ma occhio perché anche se lenta si arrampica e può ingoiare di tutto.

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Chi decide di prendersene cura, deve garantirle un habitat che, in ambiente domestico, è difficile da riprodursi. È dunque opportuno farlo, lasciandola nel suo ambiente, dedicandole un terrario interno, solo magari per proteggerla di notte o curarla se ferita. Va però considerato che i rettili sono portatori di batteri dannosi per l’uomo, come la salmonella. Vanno pertanto prese tutte le precauzioni necessarie.

Essenzialmente erbivori, la sua alimentazione si basa su verdure, frutta e legumi. Per renderla felice basta darle basilico e fiori di ibisco. Ne va ghiotta.

Una dieta errata, come del resto un clima diverso da quello ideale, possono farla ammalare, portandola alla morte. Se amiamo davvero gli animali, non portiamola via dal suo paese natio, non contribuiamo a comprare esemplari prelevati illegalmente e trasportati in condizioni terribili in Occidente. Al momento dell’acquisto, sempre che siamo davvero certi di poterle garantire una vita sana e dignitosa, deve essere rilasciato il C.I.T.E.S. ,un documento attestante età e provenienza dell’animale.

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Se accudito in modo appropriato, può arrivare a vivere anche 20 anni. L’iguana sana ha un colore verde acceso, occhi bene aperti, pelle priva di residui di muta precedente e dita intatte. Ha un carattere tranquillo, ma se infastidita può diventare aggressiva, agitando la coda e mordendo.

Renata Are

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