L’ex presidente dell’Interpol Meng Hongwei indagato per corruzione

Una notizia che nella giornata di ieri ha colpito duramente il governo di Pechino. Infatti, Meng Hongwei, vice ministro di pubblica sicurezza ed ex presidente dell’Interpol, si è dimesso dalla sua carica per aver violato la legge e intascato tangenti. La notizia è stata annunciata dal ministero di pubblica sicurezza cinese. Il campanello d’allarme era stato dato già il 29 settembre scorso, quando Meng, atterrato in Cina da Lione, dove risiede con la sua famiglia e dove ha sede il coordinamento della polizia internazionale di ben 192 Paesi, è scomparso in circostanze del tutto misteriose. La stessa moglie, Grace Meng, non avendo sue notizie da giorni, lo aveva contattato qualche giorno prima, il 25 settembre, e il marito le aveva inviato sul cellulare l’immagine di un coltello, che lei aveva interpretato come evidente segnale di pericolo. La donna si era rivolta quindi alla polizia di Lione, che aveva aperto un’indagine. Meng non ha più provato a contattare i suoi familiari. Si pensa che proprio nel giorno della sua scomparsa sia stato arrestato dalle autorità cinesi per illeciti commessi ai danni della comunità cinese e mondiale.
L’Interpol ha rivelato ieri di aver ricevuto le dimissioni di Meng e che la sua carica è stata ricoperta dal sudcoreano Kim Jing Yang. Fonti certe hanno garantito che Meng è stato arrestato nel giorno della sua scomparsa. L’Interpol ha invece contattato il governo cinese chiedendo delle spiegazioni al fine di avviare un’indagine sullo stesso Meng. Intanto la polizia francese ha già aperto un’indagine. In Cina, il ministro di pubblica sicurezza Zhao Kezhi ha dichiarato di aver interloquito con diversi esponenti del governo, rassicurando tutti che le autorità cinesi si stanno muovendo per prevenire ogni atto di corruzione ai danni dello stato.
Meng Hongwei ha trascorso ben 40 anni nel ministero della pubblica sicurezza, fino a ottenere la prestigiosa nomina di presidente dell’Interpol, ricoperta dal 2016. In tutti questi anni nessuno aveva nutrito sospetti sulle sue attività illecite, dato che aveva mostrato sempre una certa trasparenza nel ricoprire i suoi incarichi governativi. Questa vicenda si presenta come alquanto scomoda per il governo cinese, soprattutto per le misteriose modalità in cui è avvenuto il tutto. Anche se anche ai media sembra strano che l’arresto di Meng si sia consumato senza l’approvazione del governo stesso. La vicenda sembra essere più intricata del previsto e si attende che la polizia internazionale e il governo cinese facciano più chiarezza su quanto accaduto.
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