LADY GODIVA
L™arte argomentata

Lady Godiva, John Collier (Londra, 27 gennaio 1850 – Londra, 11 aprile 1934) 1898 olio su tela , Herbert Art Gallery and Museum di Coventry
Il suo vero nome era Godgifu o Godfu (“dono di Dio”), ma è comunemente nota come LADY GODIVA. Ha meravigliosi capelli lunghi ed il capo è solitamente rappresentato chino in segno di umiltà esaltando così una bellezza sensuale che rinvia ad una vicenda storica, fatta di coraggio e di generosità, non ancora del tutto accertata.
Moglie del ricco conte di Mercia Leofrico, Lady Godiva viveva una vita felice accanto al marito e, nel suo tempo libero, amava cavalcare nei boschi e nei dintorni del castello. Piano piano, durante queste passeggiate, si rese conto delle condizioni in cui versavano i suoi sudditi, la cui esistenza era segnata da una continua lotta per la sopravvivenza, sempre così faticosa ed uguale, mai un momento libero per godersi la vita. A questo bisognava aggiungere le tasse che il conte imponeva per poter raccogliere denaro e realizzare sempre qualcosa di nuovo nei suoi possedimenti.
Affranta ed addolorata, un giorno chiese al marito di migliorare la vita dei suoi sudditi. Le suppliche continuarono per giorni fino a quando Leofrico, stanco della situazione, le disse che avrebbe abolito alcune tasse se lei avesse cavalcato nuda per la città. Era talmente grande il desiderio di migliorare le condizioni di vita del suo popolo, che Lady Godiva accettò la sfida a patto che tutte le finestre rimanessero chiuse e le strade fossero deserte. Fu così che, in un giorno imprecisato dell’XI secolo, una meravigliosa donna nuda salì sul suo cavallo seguita da due damigelle e percorse ogni strada coprendo le parti intime con i suoi lunghi capelli. Logicamente vinse la sfida e Leofrico dovette abolire alcune imposte.
J. Thomas, Lady Godiva, 1861, Maidstone Museum & Art Gallery. Kent, Inghilterra
Solo una persona in città, un sarto conosciuto come Peeping Tom, ha disobbedito alla sua proclamazione in quello che è il più famoso esempio di voyeurismo.
Non sappiamo se la storia è vera ma è certo che i due protagonisti sono veramente esistiti come testimonia il censimento del 1086 conservato nel Domesday Book di Coventry, in Inghilterra, mentre la vicenda venne menzionata per la prima volta da Ruggero di Wendover nel Duecento riscuotendo grande successo ed ispirando molti artisti. Godiva divenne così simbolo di intelligenza ed audacia per il coraggio e la determinazione dimostrata nel voler rendere migliore la vita del suo popolo.
Concludo con una nota relativa al dipinto in copertina. Lady Godiva è stata lasciata in eredità dal riformatore sociale Thomas Hancock Nunn . Quando morì nel 1937, il dipinto fu offerto alla Corporation of Hampstead. Nel suo testamento precisò che se il suo lascito fosse rifiutato da Hampstead, il dipinto sarebbe stato poi offerto a Coventry.
Gruppo arte e cultura di Orietta Paganotti
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