LANDINI A PIAZZAPULITA

“E’ folle che le persone debbano competere tra di loro per vivere”.

LANDINI_A_PIAZZAPULITA.jpg

Maurizio Landini, neo-eletto segretario generale della CGIL, è stato ospite di Corrado Formigli nel corso della trasmissione “Piazzapulita”, su La7.

Sono stati trattati, in circa venti minuti, una varietà di temi fondamentali per i sindacati, si è discusso del Governo attuale e di quelli precedenti, di pensioni e di diritti.

cms_11681/2.jpg

La prima domanda, a cui il segretario ha risposto, riguardava l’ormai celebre slogan leghista: “Prima gli italiani distoglie dai problemi. Ci sono pochi asili nido non perché ci sono gli stranieri; la precarietà, l’evasione, la corruzione, la mancanza di lavoro non sono colpa degli stranieri, ma di politiche che hanno messo al centro il mercato ed il profitto, invece delle persone. I numeri ci dicono che ci sono più italiani che emigrano rispetto agli extracomunitari che immigrano, i quali tra l’altro pagano le tasse e spesso si prendono cura dei nostri figli o dei nostri genitori”.
Secondo Landini, la concentrazione del discorso politico sul tema dei migranti non potrà funzionare ancora a lungo: “Trovo molto importante che in questi giorni ci sia stata una reazione, che la gente si è stancata, perché semplificare le cose quando sono complesse e difficili è un modo per prendere in giro le persone. Quando le cose sono complesse bisogna discuterne insieme, e all’Italia manca una visione di sistema”. Tuttavia, Landini è anche sicuro riguardo i motivi che spingono agli episodi di razzismo e discriminazione a cui stiamo assistendo negli ultimi mesi: “La rabbia sociale di oggi è dovuta alla paura, alla solitudine, all’aumento della competizione. La gente si sente da sola ad affrontare i problemi, e passa l’idea che essi siano causati da chi è vicino a noi”.
Non c’è, però, a suo avviso, motivo di criticare l’idea del “cambiamento”, nella sua accezione generica, che, almeno nel nome con cui si sono auto-battezzati, i rappresentanti del Governo sembrano voler promuovere: “Io sono quello che vuole cambiare di più questo paese, perché ci sono un’ingiustizia sociale e una diseguaglianza che io non ho mai vissuto: il problema è che si è concentrata la ricchezza”.

cms_11681/3.jpg

Landini parla, ovviamente, di attualità. La notizia probabilmente più importante della settimana è che l’Italia è entrata in recessione tecnica, cosa che, a suo avviso, ha due significati: “I dati ISTAT sulla recessione tecnica indicano che questo Governo non sta affrontando il nodo di fondo, ma sicuramente non si può dire che quelli di prima avessero capito tutto...”.
A questo punto, interviene Formigli: “c’è continuità tra il Governo Renzi e quello attuale nel non ascoltarvi?”, al che Landini risponde chirurgicamente: “sì, ma, se si cerca di imparare dall’esperienza, non è che a Renzi la mancanza di dialogo con le associazioni sindacali abbia portato tanto bene...”. Il segretario non si tira indietro, criticando aspramente la spettacolarizzazione della politica: “Questo Governo dovrebbe superare l’idea che a maggio ci sono le elezioni europee e allora ogni giorno bisogna spararla grossa per prendere dei voti. Dobbiamo ragionare, perché in un mondo che sta cambiando bisogna immaginare quale Paese vogliamo per i prossimi 10-15 anni, cosa che in Italia non sta avvenendo”.

cms_11681/4.jpg

Il discorso, a questo punto, vira sulle riforme chiave del programma di Governo, il Reddito di Cittadinanza, la Flat tax (che ancora non è stata realizzata) e Quota 100. Per quanto riguarda il Reddito, Landini crede che il fatto che non ci siano soldi sia “vero a metà”: “Un Paese con 120 miliardi all’anno di evasione e 50 di corruzione non è vero che non ha i soldi: è che si vanno a prendere sempre da chi ne ha pochi, e non c’è una battaglia vera contro questi fenomeni”. Non lesina, però, le critiche al provvedimento: “Dire che per combattere la povertà sia sufficiente dare lavoro a qualcuno non è corretto, perché si può essere poveri anche lavorando. Combattere la povertà è garantire anche una serie di servizi sociali. A nostro avviso, il reddito di inclusione che c’era andava allargato perché diventasse davvero uno strumento sulla povertà. Non sono i centri per l’impiego che creano lavoro: i navigator saranno precari anch’essi, e per presentare tre offerte di lavoro ci vuole qualcuno che abbia il lavoro e faccia l’investimento. Se non fai ripartire gli investimenti, che il Governo ha ridotto, il lavoro non lo crei. Abbiamo battuto i pugni con l’Europa, e alla fine ci siamo indebitati di più, senza cambiare quello che ci hanno detto”.
È sulla Flat tax, però, che Landini è lapidario: “Metterebbe in discussione un principio fondamentale della nostra Costituzione: la progressività della tassazione. Io voglio una riforma fiscale seria che riduca le tasse al lavoro dipendente e a chi le paga, e che le aumenti a chi non le paga”.

cms_11681/5.jpg

Riguardo Quota 100, il sindacalista si dice “contento, perché la gente andrà in pensione”, ma non crede che basti: “Noi non diciamo alla gente di venire in piazza il 9 febbraio a protestare contro le pensioni o contro la lotta alla povertà. Noi stiamo discutendo se il provvedimento che mette assieme lotta alla precarietà e politiche per il lavoro è fatto bene o è fatto male.

Un sistema completamente contributivo va contro i giovani, ai quali serve una pensione di garanzia. È tutta la legge Fornero che va cambiata, non un punto solo”.
L’ultimo argomento di discussione riguarda lo Statuto dei Lavoratori: “Abbiamo depositato in Parlamento una proposta di legge, in cui noi non diciamo di tornare all’articolo 18 e allo statuto del 1970, ma di creare un nuovo statuto dei lavoratori, in cui ogni lavoratore abbia gli stessi diritti e tutele. Noi diciamo basta al fatto che le persone per vivere siano costrette a competere tra di loro riducendo i loro diritti: questa è follia. Se il Governo non affronta queste cose, non fa un torto al sindacato, ma alle persone”.

Giulio Negri

Tags:

Lascia un commento



Autorizzo il trattamento dei miei dati come indicato nell'informativa privacy.
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.

International Web Post

Direttore responsabile: Attilio miani
Condirettore: Antonina Giordano
Editore: Azzurro Image & Communication Srls - P.iva: 07470520722

Testata registrata presso il Tribunale di Bari al Nrº 17 del Registro della Stampa in data 30 Settembre 2013

info@internationalwebpost.org
Privacy Policy

Collabora con noi

Scrivi alla redazione per unirti ad un team internazionale di persone dinamiche ed appassionate!

Le collaborazioni con l’International Web Post sono a titolo gratuito, salvo articoli, contributi e studi commissionati dal Direttore responsabile sulla base di apposito incarico scritto secondo modalità e termini stabiliti dallo stesso.


Seguici sui social

Newsletter

Lascia la tua email per essere sempre aggiornato sui nostri contenuti!

Iscriviti al canale Telegram