LA "CODA DI VOLPE"
Percorsi di vini

Questo vitigno, che evoca con il suo nome ricordi legati ad intense battute di caccia.
Piena espressione di un tempo non troppo lontano e caratterizzato da nobili che per esibire la loro posizione nella società amavano organizzare intere giornate dedicate appunto alla volpe.
In realtà, questo vitigno, deve il suo nome soltanto alla caratteristica del suo grappolo, che ricorda appunto la coda della volpe per questa sua espressione a “T”.
E’ un vitigno molto antico tanto che ne troviamo traccia all’interno dell’Historia Naturalis di Plinio il Vecchio, in epoca romana, come uva da taglio.
Plinio il Vecchio
Usato quasi esclusivamente per assemblaggio con altre uve, solo nel 1985 inizia ad essere vinificato in purezza consentendo alla sua struttura di cimentarsi con il territorio prediligendo il vulcanico dell’Irpinia, ma in tutta la regione viene ormai coltivato con grande soddisfazione dei Produttori che vedono in questo vitigno un risvegliarsi di antichi sapori quasi a tramandare la storia che ognuno porta con sé.
Non è semplicemente un vino, possiamo affermare che si tratta di un messaggero di pace. Un pellegrino che andando a spasso nel tempo ha raccolto sulle sue spalle quasi 2000 anni di storia riuscendo a destreggiarsi tra mille difficoltà per potersi adagiare con garbo e rinnovata presenza sulla nostra tavola imbandita.
In abbinamento si esprime molto bene con i piatti a base di sugo di pesce, risotti di mare e crostacei ma anche con carni bianche. Data la sua adattabilità creata nel tempo riesce ad interagire anche con il sushi giapponese, portando freschezza ed eleganza ai piatti nipponici.
Di colore giallo paglierino dai riflessi dorati, all’olfatto si presenta gradevole con note fruttate di mela, pera, banane, ananas. Al gusto le note complessive di freschezza sono precedute da sentori di acidità e, a volte, tendenza ad un piccante pungente. Complessivamente si presenta con un buon equilibrio e si posiziona tra i vini che godono di doppia personalità, quella di ammaliarci per un aperitivo o di stupirci per un pranzo oppure per una cena. Un vino a tutto tondo che ci consente diversi utilizzi, sta a noi scegliere il momento più idoneo della giornata per lasciarci colpire dalla sua personalità che possiamo definire “a ragion veduta” millenaria.
Siamo ben disposti verso questo vitigno che con tanta fatica si è introdotto nel nostro Paese contribuendo ad arricchire il panorama delle eccellenze che puntualmente vengono apprezzate del resto del mondo, che dire... grazie!
Buona degustazione!
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