LA CASA ANCORA NEL MIRINO!!!
Riaffiora il revival di ’mira al mattone’

Il cosiddetto " metro comune di vedere" è sempre in auge, è sempre presente, in forma latente, in alcune frange, e riemerge, puntualmente, quando e laddove non si hanno argomentazioni valide per proposte ponderate; in tal caso si fa ricorso a tale" vizietto" , ovvero il succitato " metro comune d’intendere".
La denominazione è indice di scarsa e mediocre valenza, per quanto riguarda le capacità e le attitudini caratteriali e professionali.
In tale ottica, purtroppo, risuonano e fanno presa i "messaggi tambureggianti", su problematiche politiche, economiche, sociali di grande rilievo,che,invece, meriterebbero una disamina più accurata.
Alcuni organi di informazione hanno stigmatizzato, in tal senso, le ultime dichiarazioni della Presidente della BCE (Banca Centrale Europea), Christine Lagarde, con le quali ha annunciato un ulteriore rialzo dei tassi sui mutui, per il prossimo mese di luglio. Come da testuali dichiarazioni riportate: " Il nostro lavoro non è ancora finito. Escludendo un mutamento sostanziale delle prospettive di inflazione, continueremo a innalzare i tassi a Luglio " E ancora: "L’impatto complessivo degli incrementi dei tassi decisi, a partire dal luglio scorso, pari a 400 punti base non si è ancora esplicitato pienamente.
L’ inflazione nell’ area euro è troppo alta, ribadisce la Presidente della BCE, e rimarrà prevedibilmente tale, per troppo tempo, ma si rileva un’inversione di tendenza, sia pur lieve, proprio in virtù degli interventi di politica monetaria, adottati.
Tali dichiarazioni da un canto hanno avuto una risonanza , nel solco del del succitato "metro comune d’ intendere", dall’ altro canto hanno determinato una presa di posizione, da parte di organismi di settore e rappresentanti istituzionali.
Il Codacons afferma, infatti, che un nuovo rialzo dei tassi d’interesse a luglio farà , ulteriormente, impennare le rate mensili dei mutui a tasso variabile, accesi dalle famiglie italiane, nonché il crollo delle compravendite immobiliari, e rendere sempre più proibitivo accedere ad un mutuo finanziario per l’ acquisto della casa.
Uno tsunami che colpisce i redditi, impoverisce le famiglie che hanno in corso un mutuo a tasso variabile e rende, quindi, più impraticabile l’acquisto di una casa, per chi ha necessità di accedere ad un mutuo.
Basti pensare che , considerata una fascia media di mutuo a tasso variabile di importo tra i 125 mila e i 150 mila euro, per una durata di 25 anni, tutti i rialzi imposti dalla BCE hanno fatto lievitare la rata mensile di un mutuo a tasso, complessivamente tra i 240 e i 320 euro, rispetto alle rate del precedente anno, ovvero tra i 2880 euro e i 3840 euro all’anno.
Anche da parte di esponenti del Governo si sono registrati rilievi di grande criticità su tali dichiarazioni e annunci.
A tal proposito il n/s Ministro degli Esteri , Antonio Tajani ha dichiarato che continuare ad aumentare i tassi d’interesse non vada nella direzione della crescita e di non condividere gli annunci fatti in largo anticipo da Lagarde; ha precisato,tra l’altro, che nel nostro Paese l’ inflazione ha una tipizzazione diversa dagli U.S.A., in quanto è provocata dal costo delle materie prime, a causa della guerra e, quindi, aumentare, ulteriormente, il costo del denaro significa mettere in seria difficoltà le imprese e che si rischia "l’ inflazione".
Sulla stessa lunghezza d’onda le osservazioni della Premier Giorgia Meloni, la quale ha ribadito che "la cura proposta può essere peggio della malattia", ovvero che così proseguendo si prefigura uno scenario da "recessione".
L’auspicio è che si possa individuare e adottare la soluzione più idonea per un futuro più rassicurante di crescita, sviluppo, lavoro, stabilità economica, benessere e...pace sociale.
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