LA CROAZIA CHIEDE DI ADERIRE ALLA ZONA EURO
Avviata la procedura. Il prossimo appuntamento è il summit dei ministri delle finanze dell’eurogruppo previsto per lunedì

La Croazia si prepara ad abbandonare la sua “lira” e ha avviato la procedura per l’adesione alla zona euro. Zagabria ha lanciato la procedura per entrare nel Meccanismo di scambi europei (Erm II), che potrà permettere al Paese di aderire alla moneta unica. Lo ha annunciato la Banca nazionale croata.
Adesso dovrebbe partire quindi un periodo di scrutinio da parte delle istituzioni europee di una durata di circa due anni: periodo in cui la Banca centrale europea, prossimamente sotto la direzione di Christine Lagarde, si occuperà di fissare i tassi d’interesse e di gestire le politiche monetarie del Paese. La Croazia dovrà inoltre soddisfare una serie di requisiti entro il 2020, tra cui ci sono alcuni obblighi legati alla raccolta e alla diffusione di statistiche ufficiali e l’introduzione di nuove misure anti-riciclaggio. Il Paese spera di integrare l’Erm II, detto “l’anticamera” dell’euro, entro la metà del 2020 e di entrare nella zona euro tre anni dopo. Una lettera relativa all’intenzione di adottare il meccanismo, firmata dal ministro delle Finanze Zdravko Maric e dal governatore della Banca nazionale Boris Vujcic, è stata inviata ai Paesi della zona euro e alle istituzioni dell’Unione europea, nella quale si spiega il piano di riforme che Zagabria intende attuare per raggiungere il suo obiettivo.
Paese membro dell’Unione europea dal 2013, la Croazia è il più recente tra i 28 stati (27 se escludiamo la Gran Bretagna) a entrare a fare parte dell’unione politica europea. Con una popolazione di circa 4,5 milioni di persone, non fa attualmente parte dell’area Schengen.
"Riteniamo che sia nell’interesse della Croazia adottare l’euro il prima possibile: se la Croazia soddisfa i cosiddetti criteri di Maastricht, nel migliore dei casi l’euro potrebbe essere adottato il 1° gennaio 2023", ha detto Boris Vujcic, governatore della Banca centrale alla stampa croata. Nella lettera del governo croato alle istituzioni Ue, Zagabria ha illustrato anche le riforme che il paese intende attuare per aderire alla moneta unica.
La Croazia, che è uscita nel 2017 dalla procedura per disavanzo eccessivo da parte della Ue, ha registrato l’anno scorso un surplus dello 0,2%, il debito pubblico si è attestato al 75% del prodotto interno lordo e l’inflazione all’1,6%. Della richiesta della Croazia discuteranno probabilmente i ministri delle Finanze dei 19 paesi dell’euro alla riunione dell’Eurogruppo di lunedì.
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