LA DANZA DEI SETTE CHAKRA

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Al di là del corpo fisico, esiste una sottile anatomia dell’energia che la tradizione indiana conosce da migliaia di anni. Reti di canali, incroci e centri di comunicazione trasportano e regolano l’energia della vita. Un canale centrale, chiamato Sushumna, attraversa il nostro asse lungo la colonna vertebrale e porta la forza vitale, o Kundalinî, dentro di noi. È questa forza che anima il nostro corpo fisico, la nostra materia. Altri due canali, Ida e Pinga, sono collegati al canale centrale Sushumna e si avvolgono come la spirale del DNA intorno ad esso. Rappresentano le polarità femminile e maschile. Lungo il Sushuma si trovano sette chakra principali o "ruote energetiche". Hanno la forma di doppi coni che si aprono verso la parte anteriore e posteriore. Agiscono come antenne e centri di comunicazione. Ci permettono di catturare l’energia proveniente dalla terra e dal cielo che ridistribuiscono lungo il Sushumna nel nostro corpo, nei nostri organi, nelle nostre ghiandole. Sono i punti di intersezione delle nadi, i numerosi canali, simili a fiumi, dove l’energia della vita o Prana circola in tutto il corpo.

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I sette gradini della scala di Giacobbe rappresentano il viaggio dell’anima attraverso i sette chakras, che sono collegati ai diversi piani di coscienza: fisico, emotivo, mentale e spirituale. Più in alto saliamo i chakra, dalla base alla cima della testa, più l’energia diventa sottile. Ogni chakra cattura quindi una certa qualità di vibrazione che costituisce la creazione e che ritroviamo attraverso la legge delle corrispondenze nei cinque elementi, nei colori, nelle note musicali etc.

La danza dei chakra è quindi un percorso di autoconoscenza che risveglia la coscienza del nostro corpo di luce. Questa conoscenza è essenziale per muoversi verso la danza del nostro Essere. Come Shiva che crea il mondo attraverso la sua danza, questa pratica ci porta ad esplorare i diversi stati dell’essere e della creazione.

La danza dei chakra si associa simbolicamente all’albero della vita. Questo simbolo si trova in molte tradizioni ed è iscritto nel nostro inconscio collettivo come un insegnamento che trasferisce le energie temporali e transitorie al mondo celeste ed eterno. Attraverso questo insegnamento eleviamo la nostra coscienza oltre l’albero della dualità del bene e del male per mangiare dal frutto dell’albero della vita, simbolo dell’unità e della vita eterna.

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Ogni parte del nostro corpo rappresenta una parte del nostro albero. I nostri piedi e le nostre gambe ci radicano nella terra. Il nostro tronco, dove si trovano i sette chakra principali, è un collegamento tra la terra e il cielo. La nostra corona, la parte superiore del cranio, si alza verso il cielo per ricevere le energie cosmiche. I nostri rami e le nostre braccia si estendono orizzontalmente nello spazio per ricevere e offrire i fiori e i frutti delle nostre creazioni al mondo che ci circonda.

Così come l’albero cattura le energie terrestri e celesti necessarie alla vita, nella danza dei chakra catturiamo l’energia che, manifestandosi, assume diverse qualità, colori e forme, dalle più sottili alle più dense. Ad ognuno di questi livelli sono assegnate delle danze che attivano l’apertura e l’armonizzazione di ciascuno dei chakra.

Fabienne Courmont ha creato delle danze per ciascun chakra, ispirate dall’osservazione dei movimenti della natura, dalle qualità dei cinque elementi che sono in relazione con i chakra e da varie tradizioni.

Alcuni chakra ci collegano alla terra, altri ci inducono ad aprire il nostro cuore e ad entrare in relazione o ad elevarci al vertice del nostro Essere. Non possiamo trascurare nessuna porta, nessun aspetto di noi stessi se vogliamo essere nella piena fioritura della nostra danza della vita. Infatti, tutti i chakra sono interconnessi e non possiamo separarli. Essere è collegare tutti i piani di coscienza, dal più denso al più sottile.

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Quando danziamo i chakra, viaggiamo dalle radici alla cima del nostro albero e ai rami, in modo che il nostro albero della vita fiorisca nello spazio. Impariamo a dirigere la nostra attenzione ad ogni chakra affinché l’energia della vita lo risvegli e lo armonizzi e ad integrare le sue qualità nella nostra danza. Infine viaggiamo all’interno del nostro corpo energetico fino a quando possiamo muoverci su e giù per il nostro albero liberamente nella multi coscienza.

A volte un chakra può essere bloccato o può funzionare in eccesso. Possiamo quindi chiedere la guarigione delle ferite e il rilascio dei blocchi legati a questo chakra. Questa è una danza terapeutica. L’unica regola per praticare queste danze, che possono essere potenti e liberatorie, è ascoltare il nostro corpo, le nostre sensazioni e il nostro cuore. Non c’è niente da forzare perché ciò che si cerca è l’armonia. L’Essere non si trova nella volontà ma nel lasciar andare.

Testo ispirato al libro “La Danse de l’Être” di Fabienne Courmont

https://dansedeletre.org

(Photo credit Theo Lian)

Rossella Rubini

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