LA FARMACIA DI MADRE NATURA
La Liquirizia
La Glycyrrhiza glabra, più comunemente “liquirizia”, è una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle Leguminosae, originaria dell’area mediterranea e mediorientale. In Asia è in uso da circa 5.000 anni per curare tosse, intossicazioni alimentari e disturbi al fegato, mentre in Europa è stata introdotta solo nel XV secolo dai frati domenicani.Dalla radice di liquirizia si estrae la glicirrizzina, con proprietà antinfiammatorie e protettive della mucosa gastrica. La liquerizia è digestiva, diuretica, indicata contro la tosse, il mal di gola, espettorante favorisce l’espulsione del catarro ed esercita una blanda funzione lassativa. Il consumo di estratto secco migliora i sintomi dell’insufficienza epatica cronica, favorendo la riduzione di trigliceridi, transaminasi e glicogeno epatico.In passato gli Sciti, popolazione nomade d’origine iranica, si cibavano solo di formaggi di capra e liquirizia, camminavano per ore nel deserto senza patire la sete grazie all’azione dissetante di questa erba.Masticare un bastoncino di radice ci aiuta a combattere l’alitosi e le infiammazioni gengivali.Siete stressati e soffrite d’insonnia ? Rilassarsi con un tè alla liquirizia che regolarizza il livello di zuccheri nel sangue e la stimolazione dei liquidi cerebrospinali, è l’ideale.
Uno studio condotto da Alan R. Hirsch, direttore della Smell and Taste Treatment and Research Foundation di Chicago, ha rilevato che il profumo di liquirizia è un potente afrodisiaco, capace di stimolare il piacere femminile più di qualsiasi altro profumo. Ottimo per i forti fumatori perché oltre a rinfrescare l’alito, riduce la voglia di sigarette.E’ un ottimo rimedio naturale per le infiammazioni cutanee come la psoriasi, l’eczema, l’herpes e le dermatiti.Per uso interno è utile nelle diete dimagranti per la sua azione saziante, ma non bisogna abusarne se non si vuole incorrere in mal di testa, gonfiore al viso, alle caviglie e ritenzione idrica.
Particolarmente controindicata in caso di insufficienza renale e ipertensione, può interagire con alcuni farmaci diuretici e lassativi, aumentando la perdita di potassio e ’effetto antinfiammatorio dei cortisonici. La liquirizia si può trovare in diverse forme: bastoncini di radice, caramelle gommose, in polvere e soluzioni per tisane. Si utilizza anche per ricavarne dei liquori, e per scurire la birra.Una curiosità: sapevate che esiste il Museo della liquirizia? Si trova a Rossano, in Calabria. Vi si potranno ammirare gli attrezzi utilizzati nella lavorazione, oltre ad abiti, oggetti e manoscritti, della famiglia Amarelli, che da circa 3 secoli produce la famosa liquirizia omonima.
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