LA FARMACIA DI MADRE NATURA
La menta piperita

La menta piperita è una pianta erbacea perenne, appartiene alla famiglia delle Labiate. Si coltiva in giardino o in vaso, fiorisce d’estate e se ne utilizzano le foglie fresche molto profumate e i fiori di colore rosa che vengono raccolti tra luglio e agosto e lasciati ad essiccare all’aria aperta.
E’ originaria dell’Europa, ma è diffusa in tutto il mondo, tipica delle zone temperate.
Nasce nel 1996 quando il botanico inglese John Ray scoprì un esemplare derivato da un incrocio spontaneo di diverse varietà selvatiche (Mentha rotundifolia e Mentha aquatica), che si distingueva per il suo forte profumo, dovuto alla elevata concentrazione di mentolo, un alcol estratto dalla pianta alla quale venne dato il nome di Peppermint.
La menta si può consumare sotto forma di estratto secco titolato, olio essenziale,e stratto fluido o tintura madre.
E’ una pianta dalle molte proprietà terapeutiche che, oltre al mentolo contiene enzimi, vitamina C, acido fenolico e acido caffainico, flavonoidi e tannini.
Sulle mucose provoca un’azione anestetica locale che può verificarsi anche a livello gastrico, inducendo un effetto antiemetico, utile durante i viaggi per chi soffre il mal d’auto.
Una soluzione di mentolo applicata su fronte e tempie allevia i sintomi di emicrania tensiva, nausea ,vomito e intolleranza a luce e rumori.
Il contenuto di polifenoli, la rende un ottimo antiparassitario con proprietà antisettiche e germicide.
La menta ha un’azione rinfrescante, decongestionante e fluidificante delle secrezioni dell’apparato circolatorio. Si impiega per curare raffreddori, febbre e tosse. Agisce rilassando lo sfintere esofageo e riducendo i gas intestinali. Ottima per attenuare l’alitosi, viene spesso impiegata nella composizione dei dentifrici e dei collutori.
Per farne uno in casa, lasceremo in infusione per dieci minuti, in acqua bollente, un cucchiaino di foglie di menta essiccate. Filtreremo e lasceremo raffreddare.
L’olio essenziale non deve mai essere usato sulla pelle dei bambini, ma può essere impiegato in forma diluita nella preparazione dei cosmetici o negli oli da massaggio destinati agli adulti, nelle creme e negli unguenti per dare un tocco di freschezza a gambe affaticate e gonfie.
In estate sono molto frequenti le punture d’insetti: per alleviare il fastidio si può frizionare il punto dolente con una goccia di olio essenziale di menta, ma si sa , prevenire è meglio che curare. Per allontanare gli insetti possiamo infatti pestare le foglie di menta fresca e strofinarle sulla pelle.
In cucina è ottima per aromatizzare insalate, verdure, legumi e cereali o salse, aceto e sciroppi. L’estratto ottenuto dalle foglie ha un’azione eupeptica: favorisce la digestione e per questo viene aggiunto nella composizione di molti amari.
Il tè alla menta è noto sia per i suoi effetti rinfrescanti contro la calura estiva, sia quando fa freddo, dopo pranzo o cena, per i suoi effetti benefici sulla digestione. L‘uso dello “shai” – questo il suo nome in lingua araba - era assai diffuso tra i i Beduini che erano soliti accamparsi sotto il sole africano. La preparazione era per loro un vero e proprio rituale. Proviamo a ripeterlo:
Dopo aver lavato con acqua bollente la teiera, vi verseremo qualche cucchiaio di foglie di tè verde. Aggiungeremo menta fresca e acqua bollente a basso contenuto di calcio. Lasceremo riposare per circa tre minuti. Per chi beve il tè dolcificato, useremo lo zucchero di canna, non più di un cucchiaino per ogni tazza. Mescoleremo e rimetteremo sul fuoco per un paio di minuti. Non appena pronto, lo verseremo dall’alto per ossigenarlo. Nel rispetto della tradizione, useremo piccoli bicchieri tradizionali di vetro colorato ed accompagneremo la degustazione con frutta secca.
La menta deve essere usata con precauzione, in quanto può dare effetti collaterali quali irritazione delle mucose, nausea, vomito, vertigini e aumentare il reflusso gastroesofageo. È quindi sconsigliata in caso di gastrite, glaucoma, disfunzioni tiroidee. Ad alte dosi può essere neurotossica e non va assunta in caso di favismo.
Una curiosità: la mitologia greca racconta che Ade, il Dio degli inferi, si innamorò di Myntha, una bellissima ninfa partorita nel fiume infernale Cocito, quando sua moglie Persefone lo scoprì e trasformò Myntha in una pianta affinché fosse calpestata da tutti. Non potendo annullare l’incantesimo Ade le donò un magnifico profumo, perché tutti potessero sentirlo passandole vicino.
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