LA FAVOLA DELL’HAUTE COUTURE
SULLE RIVE DELLA SENNA SFILA L’ALTA MODA AUTUNNO-INVERNO ‘17/’18
Quando si pensa all’alta moda, ça va sans dire, si pensa a Parigi, a Dior e Chanel, ma anche all’italianissimi Valentino Garavani e Giorgio Armani che nella loro storia hanno vestito regine e principesse, grandi nobildonne e le dive più famose di tutti i tempi. Questa è la favola dell’alta moda che continua ancora oggi a vestire teste coronate star di Hollywood e ricchissime donne arabe. Dal due al cinque luglio la capitale francese ha ospitato le sfilate delle maison più importanti che hanno portato in passerella le loro creazioni più esclusive, l’alta moda, quella che si può solo sognare e che in pochissime fortunate donne al mondo potranno indossare, ma che noi, fashion editor, possiamo raccontarvi e cercando di cogliere i trend che possono essere adattati al nostro pret-a- porter per il prossimo autunno-inverno e perché no, sognare a come saremmo belle con quell’abito principesco.
L’evento più atteso è stata di certo la sfilate della maison Dior che quest’anno festeggia i suoi settant’anni di attività, una storia di moda e costume celebrata dalla retrospettiva in mostra al Musee des Arts Decoratifs inaugurata dalla Premiere Dame di Francia Brigitte Macron dal titolo evocativo: ”Christian Dior, couturier du reve” . Nella retrospettiva si può scoprire l’estro e il genio creativo dello stilista Christian Dior, il suo lavoro d’innovazione nella moda e di chi l’ha sostituito sino ad oggi al timone della maison. Nomi prestigiosi come: Yves Saint Laurent, Gianfranco Ferrè, John Galliano, Raf Simons e l’attuale Maria Grazia Chiuri.
Sotto il sole a Les Invalides, in una giungla incantata che la designer Maria Grazia Chiuri ha fatto costruire dall’artista Pietro Ruffo le modelle sfilano austere tra la vegetazione lussureggiante e animali lignei. In omaggio al grande designer la collezione ripropone i tratti distintivi che lo hanno reso riconoscibile in tutto il mondo: il color grigio in tutte le sue sfumature, l’organza, la vita segnata e le immense gonne. Bellissimi gli abiti da sera d’organza sfumata portati con severi long coat di lana maschile, il tailleur pantalone con la mitica giacca bar che enfatizza il punto vita grazie alla piccola cintura in coccodrillo, oggi si porta con scarpe maschili. Le modelle hanno capelli spettinati ad arte e make up naturale, proprio come le donne di oggi ha sottolineato la designer Chiuri. Noi per il prossimo inverno possiamo “copiare” la vita segnata (le cinture saranno grandi protagoniste del prossimo inverno), il contrasto femminile-maschile (abiti iper femminili portati con capispalla maschili), scarpe maschili per il giorno e kitten heels per la sera (vi avevo già anticipato che per la prossima stagione dovremo lasciar stare i tacchi vertiginosi a riposo, e dall’alta moda è arrivata la conferma). Anche per le nostre acconciature nel prossimo inverno sarebbe meglio preferire linee morbide e naturali, sarà assolutamente out apparire appena uscite dal parrucchiere anche se è vero!
Le maison di moda si sa non fanno solo notizia per le loro collezioni, ma anche per le location spettacolari che sanno allestire. Karl Lagerfeld ha voluto una sua personale versione di Tour Eiffel costruita all’interno del Grand Palais che ha ribattezzato Chaneltower, le sue sono sempre location da lasciare a bocca aperta, ma questa gli è valsa la medaglia Gran Vermeil de la Ville de Paris consegnata personalmente dal sindaco di Parigi Anne Hidalgo che ha detto queste bellissime parole: ”caro Karl, merci, perché la vostra immaginazione è senza limiti, un vero parisien creativo, Parigi vi ama, voi Karl siete Parigi!”.
Anche per Chanel il prossimo inverno sarà all’insegna del rigore, pochi sono i colori, molto grigio e nero, lunghezze che sfiorano la caviglia, vita segnata e pochissimi gioielli, solo due bottoni di perle come orecchini. Qualche indulgenza al femminile arriva dalle piume adagiate sugli abiti da cocktail e intorno agli orli degli abiti. Bellissimi i coat in tweed e gli stivaletti di vernice nera dal tacco in plexi trasparente che hanno fatto impazzire tutte le influencer presenti alla sfilata. La maison ha annunciato che da settembre prossimo sarà in vendita un nuovo profumo fiorito dedicato a Mademoiselle Coco che si chiama proprio Gabrielle Chanel.
Lo stilista Giorgio Armani per presentare la sua collezione Armani Privè porta un pezzo di Milano a Parigi trasformando il Palais di Chaillot in un antico palazzo milanese del settecento, precisamente Palazzo Orsini civico undici, dove lo stilista incontra personalmente le clienti che vogliono farsi fare un abito su misura, unico e di alta moda. Grazie ai proiettori è stato proiettato il soffitto con gli affreschi dell’artista Andrea Appiani del 1787 presenti appunto a Palazzo Orsini dove lo stilista, in cotanta meraviglia incontrerà le sue clienti mostrandoli i suoi esclusivi sessant’uno pezzi di alta moda, quella vera tende a precisare Giorgio Armani, quella fatta con tessuti pregiati e ore di lavoro sartoriale. Il mistero è il fil rouge della collezione dove le donne Armani cercano un’eleganza mai ostentata e celano il loro sguardo dietro una veletta. Molti tailleur pantaloni dove regna il tessuto d’elezione per lo stilista: il velluto, ma ci sono tante piume e cristalli a rendere meravigliosi maglie ed abiti da sogno. L’elemento che non ti aspetti e che per un attimo ti destabilizza sono state queste cappe sontuose quasi delle mongolfiere, ma che conferiscono eleganza e leggerezza. Come di consueto le modelle hanno scarpe basse, da sempre preferite dallo stilista e meravigliosi accessori in coccodrillo. Tantissimo nero e blu quasi sempre ravvivati dal color fuxia e qualche accenno di celeste. Cosa rubare dalla collezione Armani Privè? Sicuramente la cappa che potremo scegliere anche meno voluminosa, ma sarà un must have per il prossimo inverno da scegliere rigorosamente, i modelli più lunghi come si sono visti nelle scorse stagioni sono out. Se ne avete acquistata una nella scorsa stagione e pensate ancora di indossarla portatela dalla sarta e dategli un taglio. Già nell’articolo su cosa acquistare ai saldi vi avevo parlato del ritorno della giacca corta (quindi il consiglio rimane sempre lo stesso: acquistatene una se la intercettate) per il prossimo inverno, trend che viene ripreso dall’haute couture anche per i capispalla. Altra idea da copiare è il cappello in lana con la veletta, che per amor di verità l’inverno scorso ve lo avevo segnalato nei tren alert, ma che neanche la sottoscritta è riuscita a trovare, speriamo bene per la prossima stagione invernale altrimenti tocca farselo da se.
Per Pier Paoli Piccioli, designer per la Maison Valentino, l’alta moda è sacra e lo si è respirato benissimo nella sfilata dove ha regnato un religioso silenzio e anche i nomi che il designer ha voluto per i colori usati ha un che di spirituale: rosa tormento, satin porpora, verde eterno, nero tenebra, rosa innocenza e rosa mistico. Piccioli prende spunto dall’arista spagnolo del seicento Francisco de Zurbaran che aveva “osato” dipingere sante vestite di ricchi broccati e con colori accesi, il risultato è una collezione che fonde sacro e profano, sovrapposizioni e volumi diversi tra loro: una tunica, quasi monacale, si porta con la mantella di lurex. Anche per Valentino vince il nero monacale, ma reso carnale dal fuxia, dal verde, dall’amaranto e dal tanto oro.
A chiudere le giornate parigine dedicate all’alta moda è stata la sfilata dell’alta pellicceria della maison Fendi che nella via dello shopping di lusso, Avenue Montaigne, ha allestito una passerella a ferro di cavallo ricreando quasi un’atmosfera incantata tanto di tramonto fiammeggiante in un bosco di pini. Karl Lagerfeld designer della maison Fendi si è ispirato ai personaggi della commedia di William Shakespeare “Sogno di una notte di mezza estate” per la sua collezione, collezione composta da cinquantaquattro esclusivi capi che hanno riportato l’uso della pelliccia, persa negli ultimi anni, ad un livello altissimo. Il pezzo più bello è stato il lungo cappotto in visone bianco dipinto da macchie rosse come papaveri, ha stupito tutti la gonna svasata con pelliccia di volpe. Non propriamente una sfilata per animalisti sempre in prima linea contro questo tipo di sfilate anche se quest’anno di loro non c’è stata nessuna traccia. Una collezione lussuosa che accontenta la grande richiesta di pelliccia vera che arriva dai magnati russi e nello specifico dalle loro consorti. La moda d’altronde è si espressione d’arte creativa, soprattutto l’haute couture, ma è soprattutto mercato, è riuscire ad intercettare le richieste e i gusti dei nuovi e più facoltosi clienti e soddisfare le loro richieste. In questa collezione spariscono gli iconici stivaletti rockoko soppiantati da ankle boot con dettagli di pelliccia, la palette di colori pastello che si sposano perfettamente a colori più vibranti come l’arancione, il giallo e il viola. Dalla sfilata di Fendi cosa possiamo portare nei nostri outfit per il prossimo inverno? Di sicuro l’amore per l’azzardo, quello per i colori s’intende, lanciamoci in accostamenti inusuali, ma di sicuro effetto fashion come per esempio abbinare il celeste polvere al viola o al giallo più acceso e di non dimenticarci di avere un accessorio con dettagli in pelliccia vera o falsa che sia…dipende dal vostro grado di animal friendly…e da Parigi passo e chiudo.
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