LA GERMANIA CORRE AI RIPARI CONTRO GLI AUMENTI DEL GAS

Approvato fondo da 200 miliardi

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Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha approvato un fondo da 200 miliardi di euro che metterà un freno al prezzo del gas e una riduzione dell’imposta sulle vendite per il carburante, per proteggere le imprese e le famiglie dall’impatto dell’impennata dei prezzi dell’energia.

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La più grande potenza economica europea sta cercando di far fronte all’aumento dei costi del gas e dell’elettricità causato in gran parte da un crollo delle forniture russe all’Europa.

La Germania ha deciso di sostituire tutte le importazioni di energia dalla Russia entro la metà del 2024, in particolare il gas naturale; uno sforzo titanico, data la sua elevata dipendenza da Mosca.

Nel 2021, la Russia ha erogato il 55% delle importazioni di gas della Germania. Un livello che era sceso al 26% entro la fine di giugno 2022, a causa di flussi significativamente ridotti attraverso il gasdotto Nord Stream 1, che era operativo a solo il 20% della sua capacità.

La Germania sta adottando numerose misure per affrontare questa sfida, attenuando il colpo alla sua economia e ai suoi cittadini.

Lo scudo introdotto dal governo sarà un freno sui prezzi del gas, i cui dettagli saranno annunciati il mese prossimo. Si tratta della soppressione di un’imposta prevista sul gas destinata ad aiutare le imprese che lottano contro i prezzi di mercato.

Un freno temporaneo ai prezzi dell’elettricità sovvenzionerà il consumo di base per i consumatori e le piccole e medie imprese. L’imposta sulle vendite di gas scenderà al 7% dal 19%.

Nei suoi sforzi per ridurre la sua dipendenza dall’energia russa, la Germania sta anche promuovendo l’espansione delle energie rinnovabili e lo sviluppo di terminali a gas liquefatto.

Per aiutare le famiglie e le aziende a superare qualsiasi interruzione dell’approvvigionamento invernale, soprattutto nella Germania meridionale, due centrali nucleari in precedenza destinate a chiudere entro la fine di quest’anno potranno continuare a funzionare fino alla primavera del 2023.

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Il pacchetto sarà finanziato con nuovi prestiti quest’anno, in quanto Berlino si avvale della sospensione di un limite costituzionale sul nuovo debito dello 0,35% del prodotto interno lordo. Il ministro delle Finanze Christian Lindner ha dichiarato inoltre di voler rispettare nuovamente il limite l’anno prossimo.

Marlen Cirignaco

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