LA LUNA

La Luna è l’unico satellite naturale del nostro pianeta.
Etimologicamente questo nome deriva dal latino lūna che, a sua volta, proviene dalla radice indoeuropea leuk, che significa "luce riflessa". Ed è effettivamente così: il nostro satellite riflette, come uno specchio nella notte, la luce del Sole.
Il termine Luna - con la L maiuscola - indica il nome proprio del nostro satellite ma anche, per antonomasia (con la “l” minuscola) i satelliti dei pianeti.
La distanza della Luna dalla Terra è di circa 384.400 Km, il che permette di avere una buona visione del satellite anche ad occhio nudo. È possibile, infatti, scorgere le macchie scure e chiare che caratterizzano la sua superficie e, con un buon telescopio, si possono osservare, in 3D, crateri e montagne.
Si pensa che la Luna si sia formata 4,5 miliardi di anni fa - poco dopo la nascita del nostro pianeta - dall’aggregazione di detriti formatisi dalla collisione della Terra con un altro corpo celeste.
Gli scienziati ritengono che, inizialmente, la superficie lunare fosse un oceano di magma liquido. Oggi è costituita da vari elementi, quali: uranio, potassio, silicio, magnesio, torio, ferro, titanio, calcio, alluminio e idrogeno.
Quanto alla sua atmosfera, la Luna ne è completamente priva. Possiamo dire che il nostro satellite è una palla di roccia e polvere circondata dal vuoto. Sono state comunque rilevate la presenza di sodio e potassio, oltre che di vapore acqueo.
Quanto al suo aspetto, la faccia visibile presenta oltre 300.000 crateri da impatto. Il più grande, che si trova nella parte meridionale della faccia nascosta, ha un diametro di 2500 Km ed è profondo 13 Km.
Crateri lunari
Nel Medioevo si pensava che la Luna avesse una superficie completamente liscia e che fosse ricoperta da oceani. Per questo, ancora oggi, le zone scure del satellite vengono chiamate “mare”. Ma quando, nel 1609, Galileo Galilei puntò il suo telescopio sulla Luna, scoprì un paesaggio molto diverso, caratterizzato da crateri, vallate e montagne alte più di 8.000 metri.
Come tutti ben sappiamo, la Luna mostra sempre la stessa faccia alla Terra, in quanto il suo periodo di rotazione è uguale a quello di rivoluzione, ovvero 27 giorni, 7 ore, 43 minuti e 11,6 secondi. Questo fenomeno si chiama rotazione sincrona. Tuttavia un osservatore sulla Terra conta circa 29,5 giorni tra una luna nuova e la successiva, per via del contemporaneo movimento di rivoluzione terrestre.
Le dimensioni della Luna, rispetto ad altri satelliti del sistema Solare, sono eccezionalmente grandi se confrontate a quelle del pianeta intorno a cui orbita: diametro e massa sono, infatti, rispettivamente 1/4 e 1/81 di quelli terrestri.
Se osservate dalla Terra, le dimensioni di Sole e Luna appaiono simili, rendendo possibile l’osservazione di eclissi solari e lunari, sia parziali che totali.
L’esperimento Lunar Laser Ranging (misura laser lunare) ha permesso non soltanto di misurare con estrema precisione la distanza della Luna dalla Terra ma anche di calcolare l’allontanamento dei due corpi celesti nel corso degli anni. Ogni anno, la Luna si allontana dalla Terra di 3,8 centimetri.
Le dimensioni della Luna rapportate a quelle della Terra
Qualche parola sulle fasi lunari.
Anticamente, gli uomini pensavano che la luna morisse ogni notte, scendendo nel mondo delle ombre o che, addirittura, inseguisse il Sole. L’umanità ha fatto passi da gigante da allora, e uno dei primi sviluppi dell’astronomia fu proprio la comprensione dei cicli lunari. Come sempre, furono i Babilonesi i primi a registrarli. Tali fasi hanno da sempre influenzato il comportamento dell’uomo, in particolar modo per ciò che riguarda i ritmi biologici, le messi, la cacciagione e le maree. Tutti conosciamo, ad esempio, il ruolo che la Luna occupa nelle fasi di semina e raccolto. Ma anche nelle nascite: ancora oggi è diffusa la credenza che la luna piena influenzi il travaglio.
Nella mitologia, poi, la luna piena è legata alla figura dei lupi mannari. Ed è sempre in fase di luna piena che streghe e maghi si riuniscono per celebrare i loro rituali.
Sono tante le divinità lunari che emergono dalle credenze popolari: pensiamo a Selene e Artemide per i Greci (Luna e Diana per i Romani) e a Thot, per gli Egizi.
Il “cielo lunare”: lo Zodiaco
Durante il suo moto, la Luna rimane confinata in una porzione del cielo indicata come lo Zodiaco. Essa la percorre molto velocemente, impiegando circa 60 ore per attraversare ogni segno, compiendo così un giro completo dello Zodiaco in 27 giorni.
Rispetto agli altri pianeti del sistema Solare, quello della Luna è l’unico glifo che ricorda davvero il satellite. Infatti il suo simbolo astronomico è una rappresentazione stilizzata del suo primo quarto (luna crescente).
La Luna ha sempre esercitato un grande fascino sull’uomo, direi a livello intuitivo. In essa egli ha riconosciuto il ciclo della vita: per questo ha rappresentato, fin dall’antichità, l’energia del femminile, in tutte le sue declinazioni. La parte curva della Luna ricorda il ventre materno mentre quella concava, somigliante ad una coppa aperta verso sinistra, evoca l’accoglienza e l’accettazione del passato.
In astrologia la Luna è un elemento importantissimo, tanto quanto il Sole, a cui è complementare.
La prima rappresenta l’anima e il femminile, il secondo lo spirito e il maschile. Sono le due polarità presenti in ciascuno di noi.
simbolo astrologico della Luna
La Luna rappresenta la notte e, conseguentemente, tutto ciò che si trova nell’ombra. Per questo è l’archetipo dell’inconscio, della vita psichica, dell’emotività e della sensibilità. Rappresenta il femminile che c’è in ciascuno di noi (anche negli uomini), con tutti i sentimenti e le emozioni ad essa collegati, come l’emotività, la fantasia, l’interiorità. Ma, poiché questo astro notturno cambia quotidianamente forma, può anche indicare mutevolezza e instabilità: da cui il termine “lunatico”.
La Luna regola anche la nostra capacità di sognare, di creare e di connetterci con il nostro Sé profondo. È l’archetipo dell’Anima.
È collegata come domicilio al segno del Cancro.
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