LA MODA SCEGLIE L’ELEGANZA RETRO’

MILANO FASHION WEEK 2017

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Lo scorso febbraio la città di Milano ha ospitato le collezioni di moda per il prossimo inverno, di certo la fashion week più ricca di eventi, quella con gli stilisti più importanti e brand emergenti, quella con le sfilate più belle. Finalmente dopo New York e Londra a Milano si è toccato con mano il made in Italy e cosa significa fare moda, l’Italia, per ora, vince a mani basse anche se non è detta l’ultima parola perché c’è ancora l’incognita di cosa ci riserverà la Paris Fashion week. Quest’anno è stato il debutto della maison Vionnet che ha sfilato per la prima volta in Italia, la scoperta della prima collezione della maison Cavalli dopo i nuovi assetti aziendali e l’addio del designer Peter Dundas e la prima collezione Marni firmata dal nuovo designer Francesco Risso che prende il posto di Consuelo Castiglioni. In questa fashion week milanese ho avuto la netta sensazione che gli stilisti comincino a non dare più priorità assoluta alle sfilate, ma comincino a scegliere di presentare le proprie collezioni in showroom o in lussuosi hotel, così da avere un contatto più diretto con i propri clienti con i buyers e i fashion editor che possono toccare con mano i capi esposti. La modella protagonista assoluta dell’intera settimana è stata Alima Aden e non come tutti potrebbero pensare per la sua bellezza, ma perché lei, di religione musulmana e molto osservante, ha sfilato con l’ihijab sulle passerelle. Il suo messaggio vuole arrivare forte e chiaro: al mondo c’è spazio per tutti anche nella moda (potete ammirarla nella foto in basso che la ritrae alla sfilata di Max Mara). Passando a curiosità fashion più frivole la più ghiotta è l’idea della influencer Chiara Ferragni che ha messo all’asta la possibilità di prendere un caffè con lei, un’iniziativa nata con l’associazione Charitystars che mette in contatto persone famose ed iniziative benefiche. Il piacere di prendere un caffè in compagnia della Ferragni se lo è aggiudicato l’utente Poulsenjr alla modica cifra di 5700 euro che l’influencer devolverà all’associazione White Matilda impegnata nella lotta contro la violenza sulle donne.

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Nella prima giornata di fashion week non si è aspettato altro che le lancette dell’orologio segnassero le 15.00, l’ora di Alessandro Michele designer geniale della maison Gucci. La passerella è un tunnel in vetro dove le modelle sfilano tra luci psichedeliche e preghiere in sottofondo. Nella collezione Gucci per il prossimo inverno è un continuo mescolarsi di passato e futuro, un connubio tra mood storici e nuovi tormentoni fashion. Il designer manda in passerella sia la collezione uomo che quella donna, una sfilata caratterizzata da molti capi unisex, dove maschile e femminile si mescolano in totale libertà. Come già nelle passate collezioni il designer Michele non ci propone un unico trend a cui ispirarsi, ma almeno due o tre, così ci si può ispirare all’oriente e in particolare alla Cina con gli splendidi abiti stampati, al mondo metal con capispalla in tessuti metallici e t-shirt super rock, per finire con i tailleur anni settanta che Gucci non dimentica mai di proporre.

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Tutt’altra atmosfera si respira nella sfilata di Alberta Ferretti che a differenza di Gucci, ci trasporta in un mondo fatato, dall’atmosfera rarefatta dove tutte noi possiamo sentirci moderne fate grazie ai bellissimi long dress che voluttuosamente danzano ad ogni movimento. La palette di colori è di quelle essenziali, in fondo per essere sempre chic ci bastano pochi colori che possiamo abbinare tra loro senza mai sbagliare: il bianco e nero resi vibranti dal senape e dal rosso.

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La sfilata di Max Mara è una gioia per gli occhi, una collezione super elegante per tutte quelle donne che non ambiscono ad essere delle fashion victim, ma che amano indossare capi perfetti anche nei minimi dettagli senza data di scadenza. Anche i colori usati sono di quelli senza tempo: grigio, cammello, cognac e rosso in tutte le loro eleganti sfumature, i cappotti che sono da sempre il fiore all’occhiello della maison per la prossima stagione invernale continueranno ad essere over, avvolgenti come una vestaglia, stretti in vita da una cintura e naturalmente extra long. Diciamoci la verità chi di noi non farebbe qualsiasi cosa per avere un cappotto MaxMara?, un capo da tramandare di madre in figlia, l’unico vero capo per cui è concesso spendere una follia! Anche quelle come me che sono fashion victim sino al midollo e quindi amano capi e stilisti più trendy e meno classici ,di un capo non potranno mai fare a meno, un cappotto fatto come Dio comanda, nero o cammello e la scelta è una sola: Max Mara.

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La moda come puro divertimento è il leitmotiv che da sempre caratterizza ogni collezione del brand Moschino e in questa fashion week milanese la donna Moschino ha decisamente un’anima pop. I capi che sfilano in passerella sono ironici, colorati e divertenti, ma la novità per la prossima stagione fredda sarà la sensualità che viene enfatizzata dagli abiti lunghi e ben aderenti alla silhouette, l’irrinunciabile guanto lungo anche di giorno e per la sera un boa di pelliccia.

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La donna di Prada sceglie l’eleganza retrò, soprattutto degli anni venti, quindi via libera ad abiti con perline e franche o ad abiti stile lingerie dai tessuti lucidi e sensuali come le seta. Le scarpe come del resto le borse sono i pezzi forti della maison e per il prossimo inverno le scarpe avranno tacchi bassi, saranno a punta e con grandi fibbie decorative. Alle fashion victim è destinato il cappello di piume, il vero protagonista della passerella, da sfoggiare in tanti colori diversi. Guardando la sfilata ho pensato subito alla mia mamma e alla sua classe quando ha indossato un copricapo identico nel giorno delle sue nozze peccato che non lo abbia conservato anche se bianco sarebbe stato un tantino impegnativo da indossare!

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Per un’iniezione di pura energia che non guasta mai in inverno bisogna rivolgersi a Donatella Versace che nella collezione autunno-inverno prossimo ci propone solo colori vitaminici: giallo, arancio e blu da stemperare a vostro piacimento con il bianco e nero. Il richiamo al mondo punk è evidente anche per i colori scelti dalle modelle per le loro chiome: rosa, blu, viola e giallo taxi, una collezione a dir la verità difficile da calare nella vita di tutti i giorni, ma se somministrata a piccole dosi può funzionare a rivitalizzare i nostri outfit invernali molte volte alquanto mortaccini.

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La maison Blumarine per festeggiare i suoi quarant’anni di attività riporta in passerella tutti i capi che hanno fatto storia e caratterizzato il suo stile, così sfilano in passerella i suoi riconoscibilissimi abiti, le decorazioni in pelliccia e le sue bellissime borse da portare rigorosamente a mano. Per Anna Molinari la donna vestirà di giorno esclusivamente con colori come il ghiaccio e il grigio, la sera con i due colori seduttivi per eccellenza, il nero e il rosso.

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A portare follia sulla passerella ci pensa il designer sardo Antonio Marras, le sue modelle e modelli non sfilano solamente, ma ballano e giocano con gli invitati con l’incursione in passerella anche del cagnolino dello stilista. Ma oltre lo show la collezione Marras è un vero tripudio all’eleganza e al romanticismo, le stampe preferite sono scozzesi o floreali, l’uso smodato di tulle per i suoi abiti seduce anche gli animi più grintosi. Marras è davvero uno stilista che stupisce sempre per la sua originalità non forzosa che in altri stilisti cade nel cattivo gusto. Marras è stato certamente lo stilista che ha vinto la sfida di Sanremo perché la cantante Bianca Atzei è stata la più elegante e anche in questa fashion week milanese la sua è stata la collezione che meglio ha incarnato il recupero al buongusto retrò che quasi tutti hanno portato in passerella.

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Dello stesso tenore giocoso è stata la sfilata del duo Dolce&Gabbana nella quale hanno voluto rendere omaggio al rapporto madre figlia, infatti la top model Andrea Dellal ha sfilato insieme alle sue due figlie. Lo stile D&G è riconoscibilissimo anche in questa collezione dove è un fiorire di stampe animalier, preziosi ricami e occhiali a forma di cuori o quadri, ispirati alle carte da gioco francesi, da portare con snobbata nonchalance. Se un intero outfit griffato D&G vi sembra too much puntate sulla t-shirt bianca stampata che gli stilisti hanno scelto per molti outfit della loro collezione. Il mio consiglio è di acquistare sin da ora una t-shirt bianca con stampe o scritte nere dall’aria rock perché sarà un must have di questa primavera da indossare sotto il tailleur formale o con una gonna ampia stile anni cinquanta.

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E non si poteva concludere meglio se non con la sfilata dello stilista italiano forse più conosciuto nel mondo: Giorgio Armani che anche riconferma quello che vuole essere la donna che veste Armani, elegante e senza tempo e così ritroviamo gli amati pantaloni da indossare sia di giorno che per la sera, la sue iconiche giacche, le gonne ampie che spaziano dal midi al maxi. Inusuale, ma di forte impatto il gioco di color block usato per i cappotti, solitamente Giorgio Armani predilige i non colori, ma in questa collezione c’è una piacevole scoperta di colori dal forte impatto visivo come il rosso, il blu elettrico e il verde. A quali accessori non dovrebbe rinunciare mai una donna secondo re Giorgio? Al cappello, preferibilmente modello basco, agli orecchini o una collana, da indossare rigorosamente separati, ma dalle maxi dimensioni. Io, come già detto per Max Mara non amo particolarmente lo stile che va bene per tutte le stagioni perché una vera fashion victim ama uno stile più trendy e originale perfettamente inserito in quel determinato periodo e pazienza se l’anno prossimo sarà passato…è il prezzo che deve pagare chi ama la moda e aspira a diventare una trendsetter, d’altronde sono le fashion victim che fanno girare l’economia acquistando ogni stagione i must have di cui non si può fare a meno…dateci una medaglia! Detto questo potrei anche uccidere per un cappotto Max Mara o una giacca Armani.

T. Velvet

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