LA MURARO, LE ACQUISIZIONI DELLA PROCURA E L’IRONIA DEI CONSIGLIERI

L’affaire Muraro, le indagini della Procura, il bilico di Stefano Bina, l’esposto dei senatori Aracri e Gasparri e l’ironia dei consiglieri, ritratta nell’articolo di Lorenzo De Cicco.

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Questione di tempo, di giorni o forse solo di ore. Dopo la lente d’ingrandimento dell’Anticorruzione di Raffaele Cantone puntata sul Campidoglio, ieri pomeriggio le porte di Palazzo Senatorio si sono aperte alla Procura di Roma che ha proceduto all’acquisizione di atti e delibere emanate nel corso degli ultimi cinque mesi di gestione della Capitale. L’era Raggi per intenderci.Del resto era cronaca di un fatto annunciato. Carla Romana Raineri, ex capo di Gabinetto, non aveva fatto mistero del suo esposto. Nel mirino del magistrato Francesco Dall’Olio che indaga sulle nomine effettuate dalla sindaca Virginia Raggi, ci sarebbero quelle giudicate “viziate da profili di illegittimità”. Al momento nessuna iscrizione nel Registro degli Indagati, ma nei corridoi si vocifera di una probabile contestazione di abuso d’ufficio nei confronti della prima cittadina. Ma occorrerà che l’A.G. analizzi prima le carte.

“Perquisizioni? Nulla da nascondere. Messo a disposizione i documenti richiesti in assoluta serenità” ha scritto la Raggi sul suo profilo Twitter. "La procura ha chiesto dei documenti – ha precisato poi nel corso di una conferenza stampa – credo sia un atto dovuto che ha origine nell’esposto presentato da Carla Raineri e pubblicamente annunciato. Abbiamo messo a disposizione tutti i documenti richiesti, non posso dire altro essendoci un’indagine in corso”.

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Un commento però se lo lascia scappare: “E’ simpatico – dice – che tutto questo sia stato fatto dall’ex Capo di Gabinetto, che di fatto è stata nominata con una procedura che io ritenevo illegittima, tanto che ho chiesto un parere all’Anac. Io volevo utilizzare un’altra procedura, invece mi è stato proposto di usare quella ex articolo 110. Io ho chiesto un parere all’Anac, e l’Anac si è pronunciata, sanzionando questa forzatura alla quale ero stata indotta sulla base di un parere difforme da quelli precedenti dell’Avvocatura”.

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Ma l’Authority di Cantone il dito lo aveva puntato sul conferimento degli incarichi a Marra e Romeo. Al vaglio comunque anche la nomina della stessa Raineri. Insomma, dopo il caso Muraro, per il quale in aula Giulio Cesare si è sfiorata la rissa, un altro macigno per l’amministrazione grillina. Per non parlare poi – ma per fortuna qui non c’entrano le indagini – delle possibili dimissioni di Stefano Bina dalla direzione generale dell’Ama, reo di essersi messo contro l’assessora, e la posizione in bilico di Berdini all’Urbanistica. E le grane sembrano non finire qui. Oggi il senatore Maurizio Gasparri ha annunciato in conferenza stampa, di aver presentato alla Procura della Repubblica di Roma un esposto, insieme al collega Francesco Aracri, all’avvocato Gaetano Lauro Grotto e al consigliere comunale Davide Bordoni, “per denunciare il contratto sottoscritto con cui il sindaco Raggi e altri esponenti del mondo grillino deferiscono nomine e atti di alta amministrazione a una società privata, la Casaleggio Associati. Tutto ciò è illegale e incostituzionale […] I romani hanno eletto un sindaco e un’amministrazione. Non hanno delegato a una società privata il potere di scegliere persone da cui forse derivano le paralisi, le decisioni sbagliate e il caos in cui Roma è precipitata. Riteniamo che questo patto configuri un comportamento penalmente rilevante. Sono stati violati la Costituzione italiana e specifici articoli del Codice Penale. Chiediamo alla Procura della Repubblica di Roma di sequestrare l’originale di questo contratto, che prevede addirittura multe di 150mila euro per chi non lo rispetta, e restituire Roma a una gestione trasparente. I grillini sono stati eletti. Amministrino le città, non facciano patti con personaggi che non hanno avuto alcun mandato popolare”.

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E intanto Beppe Grillo, sceso a Roma con Davide Casaleggio, gela Palazzo Senatorio, parlando del caso Muraro: “Problemi che riguardano il Campidoglio”.Dopo aver letto l’articolo di Lorenzo De Cicco, pubblicato sul Messaggero lo scorso 14 dicembre nella sezione Approfondimenti “Caso Muraro, l’ironia dei consiglieri M5s: ‘Ha paura di essere arrestata”, chi avrebbe detto il contrario?

Massimo Lupi

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