LA POLONIA CONTRO ISRALELE PER I CAMPI DI STERMINIO

La Duda discute l’interruzione delle visite ai lager nazisti

1629403139copertina.jpg

“Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, Voi che trovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici: considerate se questo è un uomo che lavora nel fango che non conosce pace che lotta per mezzo pane, che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, senza capelli e senza nome, senza più forza di ricordare, vuoti gli occhi e freddo il grembo come una rana d’inverno. Meditate che questo è stato: vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore, stando in casa andando per via, coricandovi alzandovi; ripetetele ai vostri figli o vi si sfaccia la casa, la malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi.” (Primo Levi)

cms_22886/foto_1.jpg

L’oscurantismo e il negazionismo storico non ripuliscono le coscienze, al contrario le macchiano di una duplice colpa; il tentativo vigliacco di dimenticare un passato che non può essere cancellato, il tentativo di svincolarsi da quella responsabilità che ogni generazione ha nei confronti delle future stirpi, di mantenere vivo il ricordo con lo scopo di evitare il ripetersi delle vicende. Sembra surreale, ma dalla Polonia fonti governative rivelano l’intenzione della leadership di Varsavia di discutere l’interruzione dei viaggi annuali da Israele per le ricorrenti visite presso i campi di sterminio presenti sul territorio polacco.

cms_22886/foto_2.jpg

Lo riferiscono i media israeliani che citano una dichiarazione in tal senso del vice ministro degli esteri Pawel Jablonski. A propria discolpa Jablonski avrebbe spiegato che la ragione di tale provvedimento sarebbe l’incuranza con cui determinati contenuti suscettibili di suscitare odio, sarebbero trasmessi ai visitatori: "I viaggi - ha affermato - non si svolgono nella giusta maniera. A volte instillano odio per la Polonia nelle menti dei giovani israeliani. Prenderemo la giusta decisione su questi viaggi. Abbiamo a che fare con un sentimento anti-polacco in Israele, e uno dei motivi è il modo in cui i giovani israeliani vengono educati e cresciuti".

cms_22886/fot_3.jpg

La notizia va ad inserirsi nel contesto di crescenti tensioni tra i due paesi a causa della crisi diplomatica intervenuta in seguito all’approvazione da parte del presidente Duda della legge che limita fortemente le richieste sugli indennizzi dei beni ebraici sottratti durante la Seconda Guerra mondiale. Alla stregua dell’approvazione di tale legge infatti, la reazione di Israele era già stata ferma, optando per il richiamo in patria dell’incaricato per gli Affari internazionali a Varsavia.

Federica Scippa

Tags:

Lascia un commento



Autorizzo il trattamento dei miei dati come indicato nell'informativa privacy.
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.

International Web Post

Direttore responsabile: Attilio miani
Condirettore: Antonina Giordano
Editore: Azzurro Image & Communication Srls - P.iva: 07470520722

Testata registrata presso il Tribunale di Bari al Nrº 17 del Registro della Stampa in data 30 Settembre 2013

info@internationalwebpost.org
Privacy Policy

Collabora con noi

Scrivi alla redazione per unirti ad un team internazionale di persone dinamiche ed appassionate!

Le collaborazioni con l’International Web Post sono a titolo gratuito, salvo articoli, contributi e studi commissionati dal Direttore responsabile sulla base di apposito incarico scritto secondo modalità e termini stabiliti dallo stesso.


Seguici sui social

Newsletter

Lascia la tua email per essere sempre aggiornato sui nostri contenuti!

Iscriviti al canale Telegram