LA POTENZA DEL VUDU’

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Cosa è il Vudù?
Esiste realmente la possibilità di morire per via di una maledizione?

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Nell’immaginario collettivo, la parola vudù evoca immagini inquietanti di morte e disperazione, di maledizioni inferte tramite bamboline infilzate da spilloni maledetti, teschi deformi e rituali magico-religiosi celebrati in qualche posto sperduto della giungla haitiana.

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Ciò che molti ignorano è che il vudù va ben oltre la magia nera, fu importato dall’Africa nel XVI secolo con gli schiavi deportati nell’isola caraibica di Haiti, ed entrò in contatto con la religione cattolica praticata dai coloni Francesi.

A seguito di questa contaminazione culturale, gli antichi rituali vudù assorbirono alcuni tratti cerimoniali della nuova religione, senza però perdere nulla della propria natura pagana, anzi, potremmo quasi dire che si arricchirono di nuovi elementi.

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Secondo il vudù, ma potremmo dire secondo ogni culto religioso ad orientamento magico, la realtà che percepiamo è un’illusione oltre la quale operano forze spirituali importanti e potenti.

Così, ad esempio:

  • Gli alberi diventano templi sacri, dimora di potenti spiriti;
  • La malattia diviene la conseguenza di un castigo divino o di una maledizione, o ancora dell’infrazione di un tabù.
  • Un crocevia si trasforma in un punto in cui uomini e spiriti avrebbero la possibilità di entrare in contatto, in maniera del tutto casuale o per mezzo di particolari evocazioni.

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Tra gli spiriti vudù, tra i più importanti vi è senza ombra di dubbio LEGBA, considerato il mediatore tra gli uomini e gli altri spiriti, mentre tra le divinità principali, chiamati LOA, possiamo annoverare:

  • Il dio serpente DAMBALLAH, fonte di verità;
  • ERZULIE, dea dell’amore ma anche della vendetta;
  • GUEDE, con l’aiutante BARON SAMEDI, che presiedono ai misteri della morte e all’arte della stregoneria.

Oltre alle divinità maggiori esistono molte altre divinità minori nel vudù, chiamate PETRO, ed infine viene riconosciuta l’esistenza degli spiriti dei defunti che, sopravvivendo alla morte del corpo fisico, avrebbero la possibilità di entrare in contatto con i vivi.

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I rituali vudù sono molto complicati e come obiettivo non hanno solo l’evocazione degli spiriti in quanto ciò non sarebbe sufficiente per un contatto tra il regno dei vivi e quello spirituale; gli spiriti evocati devono poter possedere il corpo dello stregone in modo da poter operare la loro azione divina sul piano fisico degli umani, sia questa una guarigione, una maledizione o altro.

Solitamente le cerimonie vengono officiate il sabato sera in un tempio chiamato HOUMFOR, situato in un punto segreto della foresta.
Il tempio conserva sempre delle reliquie sacre, che in qualche modo lo rendono consacrato.
Al suo interno il sacerdote, chiamato HOUNGAN se uomo, oppure MAMBO nel caso di una sacerdotessa donna, inizia il cerimoniale recitando preghiere e tracciando sul suolo alcuni simboli magici, detti VEVES, che sono propri per ogni tipo di LOA che l’officiante desidera evocare.

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In un cortile adiacente al tempio, gli altri partecipanti intonano canti e danze sfrenate, offrendo animali in sacrificio agli dei, solitamente polli o capre.

Se il rituale volge a buon fine, il LOA possiederà il corpo di alcuni partecipanti che inizieranno a muoversi in maniera incontrollata, a parlare con voce diversa ed in lingue incomprensibili, il tutto prima di crollare al suolo sfiniti.

Se ciò accade, i partecipanti possono avere la certezza che il LOA ha acconsentito ad esaudire le richieste fatte durante il rituale.

Il vùdù resta un insieme di pratiche magico-rituali che, al di là dell’aspetto religioso, presentano dei lati molto oscuri.

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Si attribuiscono, ad alcune società segrete vudù, denominate SETTE ROSSE, pratiche terribili quali il delitto rituale, il cannibalismo, la magia nera.

In questi casi gli stregoni, che distinguiamo dai sacerdoti e che vengono chiamati BOKOS, invocano BARON SAMEDI per poter compiere malefici di morte dietro lauti compensi.

Nel corso degli anni il vudù si è diffuso anche negli USA, dapprima in Louisiana poi in molte altre aree geografiche, seguito da un’ombra di terrore e rispetto.

Bisogna realmente temere la magia vudù?

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In un certo senso si.
Il fisiologo Walter B. Cannon, dell’università di Harvard, in un rapporto intitolato Morte Vudù, descrisse un particolare processo psico-fisico per mezzo del quale, un credente vudù che ritenesse di aver subito realmente un maleficio, potrebbe letteralmente ammalarsi e morire di paura.

A parte ciò, ovviamente, con il vudù e sempre meglio non scherzare.

Mario Contino

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