LA PROCESSIONE DEI MISTERI
Taranto rivive una tradizione vecchia di 300 anni
I riti della Settimana Santa di Taranto rappresentano uno degli eventi più importanti in Europa, che si svolgono nella città dei due mari e hanno radici profonde nel tempo, in quanto sono da far risalire all’epoca della dominazione spagnola nell’Italia meridionale. Le manifestazioni per ricordare la Passione e la morte di Cristo hanno ancora molte affinità con quelle di alcune città della Spagna. Furono introdotti a Taranto dal patrizio tarantino Don Diego Calò, il quale sul finire del seicento, fece costruire a Napoli le statue del Gesù Morto e dell’Addolorata. Nel 1765 il tarantino Francesco Antonio Calò, erede e custode della tradizione della processione dei Misteri del Venerdì Santo, dona alla Confraternita del Carmine le due statue che componevano la suddetta processione, attribuendole l’onore e l’onere di organizzare e perpetrare quella tradizione cominciata circa un secolo prima.
A seguire le foto, del nostro fotocinereporter, Roberto Pedron che, con i suoi scatti, ci guida in questo percorso di fede e tradizione, liturgia e storia, sacralità e folklore:
Il servizio fotografico è stato curato da Roberto Pedron, fotocinerepoter dell’International Web Post.
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