LA REDDITIVITÀ DEI FATTORI PRODUTTIVI AGRICOLI IN EUROPA

È cresciuta del 38,11% in media tra il 2011 ed il 2022

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L’Eurostat misura la redditività dei fattori impiegati nella produzione agricola in Europa. Tale indicatore prende in considerazione il reddito generato in agricoltura ed utilizzato per remunerare i fattori di produzione, siano essi propri o presi in prestito dalle aziende agricole, come per esempio lavoro, capitale, terra, salari, affitti di attrezzature e terreni. L’indicatore è posto in base a 100 nel 2010.

Ranking dei paesi europei per redditività dei fattori produttivi agricoli in Europa nel 2022.La Bulgaria è al primo posto per valore della redditività dei fattori produttivi agricoli in Europa con un ammontare pari a 377,46 unità, seguita dalla Lettonia con un ammontare pari a 223,51 e dalla Slovacchia con un ammontare pari a 203,66. A metà classifica vi è il Lussemburgo con un ammontare pari a 147,88, seguito dalla Grecia con un valore pari a 145,9 unità e dall’Islanda con un ammontare di 140,17. Chiudono la classifica i Paesi Bassi con un ammontare di 87,46, seguiti dalla Finlandia con un valore pari a 77,77 e da Malta con un ammontare di 57,62. Mediamente il valore della redditività dei fattori produttivi agricoli in Europa nel 2022 è stato pari ad un ammontare di 150,75, ovvero mediamente i fattori agricoli sono stati remunerati per un ammontare del 50% rispetto al corrispettivo valore del 2022.

Ranking dei paesi europei per valore della variazione percentuale della redditività dei fattori produttivi agricoli tra il 2011 ed il 2022. La Bulgaria è al primo posto per valore della variazione percentuale della redditività dei fattori produttivi agricoli tra il 2011 ed il 2022 con un valore pari a 226,92% pari ad un ammontare di 262,00 unità, seguita dalla Lettonia con un ammontare di 133,60% pari ad un ammontare di 127,83 unità e dalla Croazia con un ammontare di 77,19% pari ad un valore di 73,67 unità. A metà classifica vi sono l’Ungheria con un ammontare di 29,68% pari ad un ammontare di 44,32 unità, l’Islanda con un ammontare di 28,09% pari ad un ammontare di 30,74 unità e l’Estonia con un valore di 26,04% pari ad un ammontare di 32,36 unità. Chiudono la classifica la Finlandia con un ammontare di -11,26% pari ad un ammontare di -9,87 unità, seguita dalla Finlandia con un ammontare di -17,80% pari ad un ammontare di -22,97 unità e da Malta con un ammontare di -34,41% pari ad un valore di -30,23 unità. Complessivamente il valore della produttività dei fattori agricoli in media per i paesi considerati è cresciuto dal 38,11% tra il 2011 ed il 2022 ovvero di un ammontare pari a 41,60 unità.

Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il Coefficiente di Silhouette. Di seguito viene presentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Vengono quindi individuati due diversi cluster:

  • Cluster 1: Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Bulgaria, Lettonia, Polonia, Lituania, Irlanda, Islanda, Italia;
  • Cluster 2: Svezia, Austria, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Francia, Germania, Finlandia, Grecia, Malta, Norvegia, Cipro, Slovenia, Estonia, Danimarca, Svizzera, Spagna, Croazia, Romania, Portogallo.

Dal punto di vista della mediana risulta una dominanza del Cluster 1 rispetto al Cluster 2. Dal punto di vista geografico risulta che l’Italia ed alcuni paesi dell’Est Europa, insieme con Islanda ed Irlanda hanno un valore della redditività dei fattori produttivi agricoli elevata rispetto ai corrispondenti valori dei paesi dell’Europa Centrale e Settentrionale.

Network Analysis con la distanza euclidea. Di seguito viene presentata una network analysis con la distanza euclidea. Vengono individuate tre strutture a network, delle quali due complesse ed una semplificata. Esiste una struttura a network complessa composta come indicato di seguito ovvero:

  • Cipro ha una connessione con la Spagna per un ammontare di 0,89 unità, con la Norvegia per un ammontare di 0,86 unità, con la Svizzera per un ammontare di 0,71 unità;
  • La Spagna ha una connessione con Cipro per un ammontare di 0,89 unità, con la Svizzera per un ammontare di 0,67 unità e con la Norvegia per un ammontare di 0,84 unità;
  • La Svizzera ha una connessione con la Spagna per un ammontare di 0,67 unità, con Cipro per un ammontare di 0,71 unità e con la Norvegia per un ammontare di 0,98 unità;
  • La Norvegia ha una connessione con Cipro per un ammontare di 0,86 unità, con la Spagna per un ammontare di 0,84 unità e con la Svizzera per un valore pari a 0,98 unità.

È rilevata inoltre la seguente struttura a network complessa:

  • Il Lussemburgo ha una connessione con la Francia per un ammontare di 0,66 unità e con la Svezia per un ammontare di 0,98 unità;
  • La Francia ha una connessione con il Lussemburgo per un ammontare di 0,66 unità e con la Svezia per un ammontare di 0,74 unità;
  • La Svezia ha una connessione con la Francia per un ammontare di 0,74 unità e con il Lussemburgo per un ammontare di 0,98 unità.

Inoltre, esiste una struttura a network semplificata composta dalla seguente relazione:

  • La Finlandia e Malta hanno una connessione per un ammontare di 0,91 unità.

Conclusioni. La redditività dei fattori produttivi agricoli è cresciuta in media nel periodo considerato, ovvero tra il 2011 ed il 2022, per i paesi considerati. Tale condizione mette in risalto il fatto che il sistema di produzione agricola europeo tende ad essere efficiente. L’Unione Europea ha investito molto nell’agricoltura. E tali investimenti appaiono evidenti nella redditività dei fattori agricoli. L’agricoltura e l’agro-industria possono essere considerati dei settori di eccellenza nell’economia europea con buoni margini di remunerazione e di profitto. Tuttavia, per migliorare ancora il settore agricolo è necessario investire di più nelle connessioni agricoltura-industria, migliorare i sistemi di distribuzione dei prodotti, incrementare la difesa dei marchi locali, ed investire in modelli di conservazione delle tipicità che possano garantire l’originalità dei prodotti. Infine, occorre sottolineare che le aziende agricole possono crescere anche a livello dimensionale, accedere a mercati internazionali, guadagnare fonti ulteriori di reddito attraverso l’organizzazione dell’import-export e mediante la massimizzazione delle posizioni contrattuali dei derivati nei mercati finanziari internazionali. L’accesso a tali strategie richiede l’investimento nel capitale umano e la creazione di un management delle aziende agricole ed agro-industriali che sia aperto alla crescita dimensionale, alla quotazione in borsa, ai contratti derivati ed un processo di apertura e protagonismo nei mercati internazionali.

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Angelo Leogrande

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