LA RUSSIA ORGANIZZA UN’ESECITAZIONE IN CRIMEA

Ucraina, militari russi in allerta vicino a Rostov. Kiev: “per ora nessuna minaccia”

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cms_24578/0.jpgLa portata storica di quanto sta avvenendo in Ucraina si evince anche dalla velocità con cui arrivano gli aggiornamenti da presentare al pubblico. Neanche il tempo di digerire il primo che in tavola è stato già servito il secondo. Cosa propone questo atipico menù tutto ancora da scrivere? Una tensione ancora in lenta crescita, mentre gli sforzi diplomatici generali si intensificano. Le unità della divisione 150 di fanteria meccanizzata del distretto militare meridionale della Russia, divisione formata da più di mille militari, sono state messe in stato di allerta nella regione di Rostov. Stando a quanto riporta il comunicato del servizio stampa distrettuale il dispiegamento, volto all’organizzazione di una esercitazione, è avvenuto secondo un programma ben specifico e non senza preavviso. In questa nota si asserisce che i soldati saranno impegnati in un ampio ventaglio di operazioni, tra cui esercitazioni tattiche nei poligoni di tiro di Kamadomvsky e Kuzminsky.

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In aggiunta, precedentemente, era già stato comunicato che circa seimila uomini del succitato distretto militare erano stati allertarti per l’allenamento speciale. Inoltre, gli aerei dell’aviazione del distretto militare e dell’aviazione navale della flotta del Mar Nero subiranno una riorganizzazione, venendo distribuiti in punti strategici non casuali: gli aeroporti della Crimea, nel Krasnodar, e nelle regioni di Rostov e Volgograd. Contestualmente al “braccio”, la “mente” anche lavora: l’Unione Europea promette sanzioni pesanti nel caso di un’aggressione perpetrata dalla Russia. Joe Biden getta benzina sul fuoco, avanzando la possibilità di punire personalmente Vladimir Putin e ammonisce la Bielorussia: dovesse aiutare Mosca ad attaccare Kiev la risposta riguarderà anch’ella.

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Il Cremlino, dal canto suo, ha motivato le sue esercitazioni militari: l’obbiettivo è mettere in pratica azioni da combattimento e proteggere le linee di comunicazione della Rotta del Mare del Nord. Ovviamente, per bocca del ministro degli Esteri Sergei Lavrov, l’ex URSS ha risposto alle minacce dell’Occidente: “le manovre di UE e USA sono dei chiari incitamenti all’Ucraina per far sì che provochi un disastro militare”. E dire che è proprio il territorio della discordia a fare da paciere tra parti molto calde: “a oggi non vediamo nessuna base per dichiarazioni su un’offensiva su vasta scala contro il Paese” asserisce Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio di sicurezza nazionale e di difesa di Kiev. Olesiy Rezkinov, ministro della Difesa, si sintonizza sulla stessa frequenza: “ci sono scenari rischiosi, sono possibili e probabili in futuro, ma a oggi una minaccia del genere non esiste”.

Francesco Bulzis

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