LA VERA LIBERTA’
Sappiamo bene quanto la democrazia sia alla base di una conoscenza da intendersi non solo quale sapere scientifico, culturale ma è anche immaginazione. Siamo abituati a considerare alcuni paesi “totalitari”e non, luoghi dove la libertà è ristretta nelle mani di pochi potenti. Spesso i regimi oppressivi bruciano i libri e uccidono le persone ed i sopravvissuti si abituano all’obbedienza attraverso un forzato indottrinamento di comportamento e opinioni. Paesi dove a uomini e donne è vietato avere una propria opinione e poterla esprime.
In Occidente tutto ciò è passato, fa parte della storia che più o meno viene insegnata nelle scuole, e viviamo le “altre” realtà, esterne all’Europa, come qualcosa di lontano che mai ci potrà coinvolgere e quindi ce ne disinteressiamo. Il nostro assonnato e pigro spirito critico è sottomesso a una mentalità aziendale e consumista. Ma questa cultura democratica che attualmente viviamo ci porterà nella stessa condizione degli altri popoli nelle “aree calde del mediterraneo”??
Dal 2011 abbiamo assistito come telespettatori impassibili al c.d.risveglio arabo.Le rivolte giovanili e l’epicentro in Nord Africa. La conseguenza: nuovi scenari si delineano in Europa, nei rapporti con gli Stati Uniti d’America e tra questi e l’Iran e Israele. Uno squilibrio di forze economiche e militari nel mondo arabo. Noi in Europa, fieri e pieni della nostra democrazia rimaniamo seduti, assuefatti dalle notizie di morti e violenze...ed alla conquista delle “mete” imposte da una società consumista. Non abbiamo la fame di conoscenza.
In Europa vige l’incentivo a non pensare. Le idee e l’immaginazione sono un pericolo perché rischiano di essere rivoluzionarie e di porsi al di fuori del sistema capitalista creato attraverso decenni di spot pubblicitari. E’ sufficiente considerare quanto irrisori siano i fondi destinati alla cultura sia da parte del governo italiano sia da parte delle Istituzioni Europee.
La cultura non è solo l’arte, la musica ma anche la letteratura. Ne sa qualcosa Azar Nafisi, scrittrice iraniana, attualmente cittadina americana e nota come autrice di un best seller tradotto e venduto in tutto il mondo, “Leggere Lolita a Teheran” e del più recente “La Repubblica dell’Immaginazione”. Si è resa conto della pericolosità e dell’immenso valore della letteratura, come mezzo di eversione pubblica e privata, come reale antidoto alla pigrizia mentale ma anche come unico modo per sfuggire a qualunque forma di tirannia. Forse bisognerebbe aprire gli occhi e renderci conto che siamo già vittime di un sistema che ha tolto soprattutto ai giovani la possibilità di immaginare un futuro “diverso” e forse migliore delle precedenti generazioni.
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