LA VIA MULTIDIMENSIONALE DELLA SALUTE E BENESSERE
Nella prevenzione medica e promozione di sani stili di vita

Si è tenuta nei giorni scorsi a Trani (Puglia) la quinta edizione del convegno nazionale medico scientifico “Promozione di sani stili di vita ed evoluzione della Salute: modelli multidimensionali tra i professionisti della Salute”. L’evento, organizzato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia Barletta-Andria-Trani, ha avuto l’obiettivo di informare, motivare e sostenere un cambiamento dello stile di vita, orientando le scelte verso una Sana alimentazione, l’attenzione all’esercizio fisico e la cura del benessere psico-emotivo. Gli autorevoli interventi dei relatori channo caratterizzato il consesso medico-scientifico, dimostrando ancora una volta che un sano stile di vita può essere perseguito attraverso comportamenti simbiotici con la società e l’ambiente che ci circonda. È sotto gli occhi di tutti, infatti, quanto la salute del singolo sia indissolubilmente legata a quella della comunità e dell’intero Pianeta. Anche le scoperte scientifiche degli ultimi decenni hanno contribuito all’elaborazione di un concetto di Salute più complesso, fondato su un approccio preventivo, il più precoce possibile, mirato a tutte le fasce di età. «La tutela della salute coinvolge tutti, nessuno escluso - ha affermato il presidente dell’OMCeO BAT, dott. Benedetto Del Vecchio, nel suo intervento - dall’insegnante al medico di base, dal biologo al fisioterapista, dall’educatore allo psicologo, dal nutrizionista all’allenatore, dal farmacista all’infermiere tutti contribuiscono in maniera unica, indispensabile e fondamentale alla cultura della prevenzione».
Per evidenziare l’importanza della “promozione di sani stili di vita” e dei corretti comportamenti non solo alimentari da adottare per raggiungere un benessere psico-emotivo, il 27 luglio scorso in un Accordo Stato-Regioni, sono state adottate delle Linee di indirizzo per la prevenzione e il contrasto del sovrappeso e dell’obesità, redatte dal Tavolo di lavoro istituito presso la Direzione generale della prevenzione sanitaria, che ha coordinato i lavori, insieme con la Direzione generale degli alimenti e della nutrizione, coinvolgendo numerosi professionisti del settore. Si tratta di un approccio strategico intersettoriale, attento a tutti i determinanti socioculturali, ambientali, relazionali e emotivi, che influenzano le abitudini alimentari e lo stile di vita, nonché life-course e per setting. È, pertanto, necessario individuare precocemente i soggetti a rischio per prevenire l’insorgenza di sovrappeso e obesità e le eventuali complicanze clinico-metaboliche. «La promozione di sani stili di vita è un tema di grande interesse e che non è più possibile pensare ad un modello di prevenzione e di medicina che non sia multidisciplinare, integrato e anche sostenibile», ha dichiarato il dott. Domenico Meleleo, Responsabile scientifico dell’evento e componente della Commissione Promozione della Salute dell’OMCeO Bat.
Il riscontro positivo registrato, anche in questa edizione del convegno, da parte degli addetti ai lavori e dal pubblico partecipante, dimostra che per il raggiungimento dell’obiettivo “benessere del paziente”, i protagonisti della salute devono sapere e potere comunicare tra loro in maniera efficace. Competenze che si acquisiscono anche tramite momenti di incontro e di formazione comune, fino ad un auspicabile sviluppo di protocolli condivisi di intervento. Le autorevoli relazioni scientifiche che hanno caratterizzato il ricco programma dei lavori hanno dimostrato ancora una volta che un sano stile di vita può essere perseguito attraverso comportamenti simbiotici con la società e l’ambiente che ci circonda. È sotto gli occhi di tutti, infatti, quanto la salute del singolo sia indissolubilmente legata a quella della comunità e dell’intero Pianeta. Anche le scoperte scientifiche degli ultimi decenni hanno contribuito all’elaborazione di un concetto di Salute più complesso, fondato su un approccio preventivo, il più precoce possibile, mirato a tutte le fasce di età. Un approccio che considera la figura del medico di famiglia e del pediatra di libera scelta come primi interlocutori del paziente, ma anche come coordinatori di interventi di altri attori della salute, quali ad esempio, medici specialisti, nutrizionisti (Medici, Biologi o Dietisti), farmacisti, psicologi, Infermieri, fisioterapisti e chinesiologi, attraverso modelli multidimensionali.
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