LA VOCE DEI MUSULMANI CONTRO IL TERRORISMO
A Roma e Milano i musulmani sono scesi in piazza per rispondere alla strage di Parigi

A distanza di una settimana dai tragici fatti di Parigi, le comunità islamiche e i musulmani d’Italia sono scesi ieri in piazza. Una manifestazione nazionale a Roma e Milano contro il terrorismo, per rispondere alla strage di Parigi e gridare insieme “Not in my name”. A lanciarla è stata l’Ucoii (Unione delle comunità islamiche Italiane), fermamente unita nella condanna di ogni atto di terrorismo che si perpetra in nome del Corano.
”Il mondo islamico senza se e senza ma ha condannato questa tragedia e questi atti di terrorismo”, ha affermato il presidente Elzir, che ha ribadito la necessità di questa manifestazione nazionale per dimostrare di essere contro il terrorismo. “Siamo alleati dei nostri concittadini”, ha dichiarato Elzir, specificando che “veniamo colpiti da persone che si dichiarano musulmane usando il nome di dio invano” e che “a livello mondiale la maggior parte di vittime di questi terroristi, di questi criminali, sono spesso i musulmani”.
Già dopo poche ore dagli attentati che hanno sventrato Parigi, i musulmani avevano iniziato a twittare: “NotInMyName“. Arabi di tutte le età, bambini, giovani donne con indosso il burqa e adulti urlano che il sangue versato non è in loro nome. Scendendo anche in piazza con cartelloni. Ma la voce dell’occidente è un’altra. E’ l’Islam il problema, ed è questa l’idea che si diffonde a macchia d’olio in queste ore.
Era la stessa idea che dilagava nelle ore, e nei giorni, dopo la strage di Charlie Hebdo. Tutte le responsabilità sono affidate a questa fede e a coloro che la praticano. Ma si può dare la responsabilità di quello che succede a oltre un miliardo di persone? L’islam moderato esiste ed è probabilmente maggioritario, quantomeno in Europa, ma fatica a far sentire la propria voce. E quelle poche voci che talvolta condannano gli attentati più gravi sono comunque intimoriti dalle minacce degli integralisti, che fanno a gara a chi ha la barba più lunga.
Questa volta però, dopo la lunga notte del terrore del 13 novembre scorso, che ha visto barbaramente uccise 129 persone, l’Islam moderato ha fatto sentire la sua voce. Sono arrivati da tutta Italia, sfidando anche la pioggia, per radunarsi in piazza Santi Apostoli, a Roma, e hanno iniziato la manifestazione con un minuto di silenzio dedicato alle vittime delle stragi di Parigi. Sul palco, imponente, la scritta: “Musulmani d’Italia - Notinmy Name - No al terrorismo”. No all’Isis, no al terrorismo, sono stati i cori del gruppo di manifestanti musulmani. Al loro fianco, a manifestare, anche figure del mondo politico.
Un segnale forte e deciso che tutti aspettavano da quel popolo arabo fatto di persone oneste, distanti da chi si dice loro fratello e ammazza in nome di un Padre che dichiara comune.
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