LE ACQUE MIRACOLOSE

Sin dai tempi remoti le cronache raccontano di fonti miracolose. I conquistadores spagnoli spesero tempo e risorse cercando la fonte dell’eterna giovinezza, come narrato nei diari di Juan Ponce de Leon. Ed ancor prima fu Erodoto a scrivere di una fonte sotterranea quasi irraggiungibile, nota solamente a pochi, situata in Etiopia. Ed ancora, nel Romanzo di Alessandro, un compendio di resoconti legati alla vita di Alessandro Magno, viene citata una fonte dalle proprietà straordinarie, situata in Abcasia, territorio oggigiorno rivendicato dalla Georgia. Volendo rivolgere attenzione ai racconti evangelici, non si può non citare la Piscina di Betzaeta, dove Gesù guarì un uomo affetto da paralisi.
L’acqua come fonte di vita: la scienza ha confermato ciò che in antichità si sapeva bene, poiché nell’acqua si sono formate le prime cellule, in quel brodo primordiale che vide nascere la vita sul pianeta. Ed ai giorni nostri, esistono ancora leggende legate a fonti miracolose? Ovviamente sì. Forse la più nota è Lourdes, dove ogni anno si recano milioni di pellegrini in cerca di una speranza, di un conforto, di un miracolo. Per restare invece sul suolo nazionale, si può tranquillamente affermare che una delle più note è l’acqua che sgorga nel Santuario di Nostra Signora del Fonte di Caravaggio, in provincia di Bergamo. In quel luogo, nel 1432, alla contadina Giannetta apparve la Vergine Maria. A lei, moglie di un contadino, abituata alle botte, alle violenze, agli insulti da parte di un marito ubriacone, comparve in visione la Madonna, per compensarla del suo non voler cedere all’odio, nel rispetto del sacro vincolo del matrimonio. E da allora, secoli prima di Lourdes o Fatima, in quel santuario, sembra siano state concesse diverse grazie, tanto che anche Giovanni Paolo II vi si recò in pellegrinaggio nel 1992.
Poco distante da Caravaggio si trova un’altra località dove, sembra, esiste una fonte dalle miracolose doti, quella di Fontanelle, a Montichiari, in provincia di Brescia. Lì, nell’anno 1946, all’interno del Duomo, la contadina Pierina Gilli ricevette un messaggio dalla Vergine Maria, che le apparve all’improvviso. Un luogo che ha dispensato grazie, sempre secondo i resoconti, a molte persone, ed è conosciuto anche all’estero per le proprietà della fonte.
Una località che ultimamente è stata al centro delle cronache per i presunti miracoli avvenuti, è Garlasco, dove si trova la Fonte Prevosta. Sembra siano stati accertati circa 20 casi di guarigioni impossibili, o miracolose appunto, grazie all’acqua che sgorga dal pozzo di proprietà di Ivo Pignatti, che scoprì le proprietà della fonte quando il padre, nel 1976, guarì dal fuoco di Sant’Antonio. Sembra che nel passato, correva l’anno 1465, una donna di Maria ricevette la visita della Madonna proprio in quel luogo, e da quel momento, per motivi ignoti alla ragione ed alla scienza, l’acqua fu benedetta. Parlando di altro generi di miracoli, non si può non nominare Bersone, in provincia di Trento. Qui, tra gli ameni paesaggi si trova un laghetto le cui acque, pare, possono contribuire a risvegliare i sensi, anche i più addormentati, tanto è vero che ancora oggi si consiglia a mariti e mogli dai raffreddati spiriti, di immergersi cautamente nel piccolo lago. Cautamente perché un eccesso di permanenza potrebbe condurre ad un eccesso di esaltazione, se non alla pazzia. Anche berla porterebbe benefici, sempre con moderazione, pena uno stato di perenne fulgore.
Chiudiamo citando altri tipi di stranezze, partendo da San Cassiano di Livenza, in Friuli, dove nel Parco di Villa Varda sgorgano acque apparentemente normali ma che, se vi si avvicina una fiamma, prendono fuoco, a causa di una miscela di gas naturali presenti. Provare per credere, se vi sembra il caso. E poi, dulcis in fundo, è il caso di dirlo, l’acqua di Francolise, in provincia di Caserta, dove la Sorgente di Cantarone dona ai visitatori un’acqua che, stando ai racconti, ubriaca chi la beve come se fosse vino: già Plinio il Vecchio ne parlava in questi termini. Viviamo in una nazione straordinaria, ricca di arte, storia, natura, e misteri; dovremmo ricordarlo sempre, cercando di valorizzare i tesori che ci sono stati donati.
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