LE FESTE POPOLARI
Tra il sacro & il profano
In un incredibile scenario naturale, il 2 luglio a Matera, da oltre seicento anni si ripete il rito per i festeggiamenti di Maria S.S. la bruna protettrice della meravigliosa cittadina.
Anche grazie a Mel Gibson, noto regista cinematografico che tra i sassi a girato il film “ the passion” questo posto incantevole ha finalmente avuto dei riconoscimenti a livello mondiale. I “sassi” trascurati per anni nel 1993 diventano patrimonio dell’Unesco.
Ma torniamo alla manifestazione religiosa cittadina. Un surreale set cinematografico composto da luminarie, bancarelle, suoni e colori invade questa fantasmagorica città, sino a quando, come ogni anno, all’imbrenire, appare sul corso principale la tradizionale processione. Per l’occasione, un artista locale provvede a costruire un carro allegorico di una bellezza più unica che rara che diventerà il palco dove prenderà posto la statua della Madonna.
Questo carro, a forma di galeone, è totalmente riempito di disegni, cornici, angeli e putti bellissimi, totalmente costruiti in carta pesta. Posso garantirvi che si tratta di una vera e propria opera d’arte degna di essere conservata in un museo locale. Nell’aria un atmosfera mistica incredibile. I fedeli ordinatamente assiepati lungo il tragitto pregano, si fanno il segno della croce ed ammirano questo corteo con aria contrita ed estasiata sino a quando...un centinaio di “scalmanati irrefrenabili” assale il carro e, quasi fosse un trofeo, riesce nel giro di qualche minuto a distruggere il tutto, appropriandosi con violenza delle sculture o parte di esse in quanto considerate “”reliquie” da conservare in casa sino alla prossima edizione.
Per rispettare le tradizioni, sul galeone, prendono posto i centurioni, i quali armati di cinghie e scudisci, senza mezzi termini, tentano di difendere il carro dalla violenza degli esagitati fedeli. Alla fine della lotta cruenta, dove non mancano i feriti, non rimane che lo scheletro della struttura. Mesi di lavoro buttati al vento. Una forma, quest’ultima, di puro vandalismo che da sempre si ripete con una puntualità ineccepibile.Chiedevo, così, ulteriori spiegazioni e mi riferivano che si tratti di un’usanza, anzi di una antica tradizione.
Qualcuno mi ha raccontato che impossessarsi di una parte del carro possa portare fortuna a tutta la famiglia per l’intero anno solare. Nessuno, però, mi ha saputo spiegare come mai i vandali, o il vandalo che si impossessa di un piccolo trofeo in carta pesta debba poi difendersi da altri “fedeli” che a loro volta lo inseguono per tentare di portargli via un pezzettino della stessa reliquia. In ultima analisi il più fortunato, con diverse ammaccature sul volto ed ematomi sul corpo, si sarà portato via pochi centimetri quadrati di carta pesta colorata, informe e senza alcun significato. Assistere a questo scempio è come rivivere un vero e proprio assalto “piratesco” durante una pseudo pacifica processione religiosa. Lo scorso anno son rimasto colpito da un gruppo di turisti stranieri che filmavano il tutto, tra l’esterrefatto ed il compiaciuto. Uno di questi film maker tedesco mi chiese delle spiegazioni. Non riuscendo a trovare alcuna risposta plausibile ho vissuto momenti imbarazzanti fino a quando una signora del nord a voce alta ha cominciato ad esclamare: “...i soliti meridionali...peggio che a Montecitorio...” Mi son vergognato così tanto che non ho saputo far altro che eclissarmi tra la folla e defilarmi tra la folla. Da solo, in macchina, al rientro, ho ripensato a questa cerimonia religiosa laddove il “profano” prevarica la ritualità mistico-religiosa.
La stessa cerimonia si ripeterà tra qualche giorno ed il copione sarà sempre lo stesso. Anche senza la regia di Mel Gibson, la violenza di questa “rissa live” sarebbe da vedere. Possibilmente senza la presenza dei vostri bambini.
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