LOTTA CONTRO I CAMBIAMENTI CLIMATICI
L’Italia raccoglie la sfida

Scendere in campo con un programma di azioni concrete contro i cambiamenti climatici deve rappresentare una priorità nelle agende politiche degli Stati. Convennero in tal senso i Paesi aderenti alla Giornata dedicata alla Terra lo scorso 22-23 aprile accogliendo il richiamo lanciato con veemenza da Biden perché gli obiettivi dell’Accordo di Parigi vengano rispettati. Il Summit di primavera rappresenta una sfida importante e sul punto merita di essere considerato che l’impegno in atto dell’Italia, messa in ginocchio dalle ferite prodotte dalla pandemia all’economia (notoriamente compromessa dalla crisi economica da debito pubblico, scarsi/cattivi investimenti, instabilità politica).
5 luglio 2021: la Relazione della Corte dei Conti
Quanto grava la spesa ambientale sugli asset finanziari ben lo sanno le imprese che non dispongono di garanzie sufficienti (ad esempio, polizze assicurative che coprono la responsabilità ambientale) che si vedono costrette a “scaricare” i costi della bonifica sui consumatori. Solamente in Italia e in altri sei Stati (Cechia, Irlanda, Spagna, Polonia, Portogallo e Slovacchia) sono richieste garanzie finanziarie per alcune o per tutte le passività ambientali. Nel resto dell’Ue la sottoscrizione di garanzie finanziarie da parte delle imprese non sono obbligatorie e, pertanto, la legge del mercato impone il dirottamento dell’insolvenza sull’acquirente dei prodotti/consumatori .
L’impegno dell’Italia di questi giorni vuol essere un segnale importante in Eurozona. Sul piano del diritto la Corte dei Conti ha pubblicato una relazione su cambiamenti climatici e agricoltura nell’UE affermando il principio “chi inquina paga” (non uniformemente applicato nelle diverse politiche e misure dell’UE). Nella Relazione del 5 luglio (12/2021) la Consulta chiarisce che sulla base del principio “chi inquina paga”( disponibile in 23 lingue dell’UE sul sito Internet) chi inquina (e non i contribuenti) deve essere considerato responsabile dell’inquinamento e del danno ambientale causato.
https://www.eca.europa.eu/it/Pages/ecadefault.aspx
Decolla All4Climate - Italy 2021
Sono oltre 160 i progetti presentati e pubblicati sul sito omonimo ‘all4climate2021.org‘ del ministero della Transizione economica.
Provengono da associazioni, enti, aziende, università, comunità locali in adesione al programma lanciato dal dicastero e da ‘Connect4Climate’ della Banca mondiale (con la partecipazione della Regione Lombardia e del Comune di Milano).
L’iniziativa raccoglie idee strutturate in eventi progetti, dibattiti in preparazione della pre Cop26 in programma a Milano dal 30 settembre al 2 ottobre. Alla Pre-COP saranno presenti delegazioni di circa 40 Paesi, rappresentanti del Segretariato della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, i Presidenti degli organi sussidiari della Convenzione e soggetti chiavi del negoziato sul clima.
Qualcuno ha definito il coacervo di soluzioni da calendarizzare una sorta di “azionariato popolare delle idee” concentrate su temi quali la “bio-robotica” e i “sensori viventi”, i rapporti tra etica e cambiamenti climatici, la crescita economica, le tecnologie green, mobilità urbana, agricoltura sostenibile, sulla pulizia del mare e dei litorali.
Il decorso infruttuoso del termine di presentazione dei progetti (15 giugno u.s.) non deve essere una preclusione perché l’importanza del dibattito Pre-COP non può essere preclusivo per chi voglia contribuire al dibattito di settembre a Milano e alla COP 26 di novembre, ospitata dal Regno Unito. Per tutto il 2021 possono essere, infatti, proposti eventi , in forma virtuale, in presenza o misti, proponendo un evento da inserire nella campagna All4Climate – Italy 2021 inviando i moduli di partecipazione to All4ClimateItaly2021@minambiente.it by September 10, 2021.
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