LO STORICO PRIMO INCONTRO TRA BIDEN E XI JINPING
La stretta di mano prima della riunione del G20 a Bali

Per la prima volta dal suo insediamento, Joe Biden, presidente degli Stati Uniti d’America, ha incontrato Xi Jinping, suo omologo cinese, sull’isola di Bali, in Indonesia, in occasione del G20.
I due protagonisti, benchè si conoscano dal 2017, non si sono mai incontrati di persona e hanno avuto solo pochi contatti telefonici.
I due leader hanno intrattenuto un colloquio costruttivo, durante il quale sono state affrontate diverse tematiche di carattere mondiale e si sono poste le basi per una collaborazione per regolare i rapporti commerciali tra le due potenze ed evitare potenziali conflitti economici.
Iconica la stretta di mano tra i due esponenti politici che hanno sugellato il raggiungimento di un’intesa, sulla base di comportamenti leali che porteranno a scambi commerciali chiari e onesti.
In tal modo Pechino e Washington hanno cercato di lasciarsi alle spalle questi ultimi anni di tensioni e atttacchi mediatici, cercando di confluire insieme verso un’unica direzione.
Dall’entourage della Casa Bianca emergono alcune considerazioni su questo summit. L’ufficio stampa fa sapere che questa nuova alleanza, nonostante veda la presenza di due competitor, può garantire la pace e una concorrenza leale con regole chiare.
La politica di Joe Biden e il suo tentativo di collaborazione verso la Cina è stato approvato dai suoi sostenitori, i quali vedono quest’intesa come uno scenario dal quale possono derivare nuove opportunità di crescita per l’America e di collaborazione per le società americane.
Molti sono, però i temi che possono minare questo delicato equilibrio appena ottenuto con estrema difficoltà.
Infatti la Cina non si è mai espressa sull’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, anzi in alcuni casi è sembrato che fosse favorevole; inoltre, molti sono i contrasti in tema di riconoscimento e di rispetto dei diritti umani, senza dimenticare la questione dell’isola di Taiwan.
L’obiettivo di Joe Biden è sicuramente quello di poter sfruttare l’influenza cinese per mitigare l’azione militirare della Corea del Nord, che con le simulazioni di lanci di missili minaccia la stabilità e gli equilibri mondiali.
Sarà proprio questa la sfida della nuova alleanza: cercare di evitare possibili conflitti collaborando attivamente.
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