LO ZODIACO

Il termine Zodiaco (dal latino zodiăcus e dal grecoζῳδιακός), significa letteralmente «figura (di animale) celeste».
Osservando più da vicino il termine greco zōdiakòs, infatti, osserviamo che esso è composto dalle parole zōdion (animale) e kýklos (cerchio). Ne deriva, dunque, che il significato ultimo di Zodiaco è: “cerchio di figure animali celesti”. Questo perché, a causa del moto di rivoluzione della Terra, il Sole “percorre” la volta celeste attraversando figure di animali (reali o mitologici) comunemente conosciuti come Segni.
In astronomia, invece, lo Zodiaco è - secondo la definizione del dizionario Treccani - quella “zona della sfera celeste intorno all’eclittica, delimitata da due cerchi paralleli a questa e distanti da essa uno 9° a nord e uno 9° a sud, entro la quale si muovono i pianeti e la Luna, e che il Sole percorre in 12 mesi”. Le stelle che si trovano nella fascia dello Zodiaco sono state raggruppate in Costellazioni, alle quali è stato assegnato il nome di creature reali o di fantasia.
Prima di ogni cosa, dunque, lo Zodiaco è una porzione della volta celeste che comprende i percorsi apparenti del Sole, della Luna e dei pianeti.
Quanto alle Costellazioni - non soltanto quelle dello Zodiaco ma tutte - benché siano state individuate e nominate dagli antichi astronomi/astrologi, sono state definite con precisione solo nel 1930 dall’Unione Astronomica Internazionale in modo che, da qualunque punto della volta celeste le si guardi, siano assimilate ad una sola ed unica Costellazione. I confini sono stati tracciati con segmenti rettilinei, seguendo linee di ascensione retta e declinazione (termini analoghi alla longitudine e alla latitudine ma proiettati sulla sfera celeste), determinati secondo la posizione della volta celeste nel 1875. Naturalmente, la posizione delle Costellazioni varia a seconda degli equinozi.
La struttura dell’aldilà secondo Dante Alighieri
Nella Divina Commedia (Paradiso, canto X, versetti 13-15), Dante Alighieri scrive:
«Vedi come da indi si dirama
l’oblico cerchio che i pianeti porta,
per sodisfare al mondo che li chiama.»
Cosa significa? In pratica che, poiché l’asse terrestre non è perpendicolare al piano dell’eclittica, non lo è nemmeno alla cintura zodiacale. Ne deriva che il cerchio zodiacale appare obliquo, proprio come viene descritto dal grande Poeta.
Astronomicamente, equatore celeste ed eclittica (cioè il percorso apparente che il Sole compie in un anno rispetto allo sfondo della sfera celeste) si intersecano in due punti detti omega e gamma. Questi due punti corrispondono agli equinozi e le loro date furono utilizzate come capodanno sin dall’antichità.
Il punto gamma corrisponde all’equinozio di primavera e all’inizio dello zodiaco tant’è vero che, ancora oggi, viene chiamato "primo punto d’Ariete”. Ma a causa della precessione degli equinozi - cioè del cambio lento ma continuo dell’orientamento dell’asse di rotazione terrestre rispetto alle stelle fisse - negli ultimi 2300 anni la posizione si è spostata di circa 32° verso occidente, entrando nella costellazione precedente dei Pesci e, ai giorni nostri, in quella dell’Acquario.
È ai Babilonesi che possiamo far risalire l’origine dei Segni zodiacali. I loro astronomi utilizzavano le stelle della fascia zodiacale come punti di riferimento per registrare la posizione del Sole, della Luna e dei pianeti.
Intorno al V secolo a.C. divisero lo zodiaco in dodici segmenti di 30° ciascuno, assegnando ad ognuno il nome di una Costellazione. Poiché si ispiravano alla posizione delle “stelle fisse” - da sempre punto di riferimento per le enunciazioni astrologiche - il loro Zodiaco prende il nome di “siderale” (dal latino sideralis, “stella”).
Le stelle fisse più importanti per i Babilonesi erano: Aldebaran, Antares, Polluce, Regolo e Spica.
Aldebaran e Antares si trovavano al centro delle rispettive costellazioni, cioè nel Toro e nello Scorpione, mentre Polluce, Regolo e Spica trovano collocazione nella costellazione dei Gemelli, del Leone e della Vergine.
Come si può notare, già a quei tempi erano state individuate le figure da attribuire ai vari Segni. Per la maggior parte erano animali (toro, cancro-granchio, leone, scorpione, pesci) mentre le altre erano creature mitologiche (sagittario, capricorno, ecc).
I Segni zodiacali dell’Astrologia occidentale corrispondono, dunque, a settori angolari di 30° misurati a partire dal punto gamma. È per questo che i Segni zodiacali furono determinati in 12 e gli furono dati i nomi corrispondenti alle forme che si ottengono congiungendo le stelle osservate in cielo.
Va però detto che esistono anche altri Segni astrologici, differenti da quelli che conosciamo: nell’Astrologia vedica (derivante dalla tradizione induista) e nell’Astrologia cinese lo Zodiaco viene suddiviso in 27/28 case di circa 13° poiché segue il percorso (zodiacale) della Luna durante un mese lunare siderale.
I 12 Segni zodiacali
“Nessuno è nato sotto una cattiva stella; ci sono, semmai, uomini che guardano male il cielo”, dice il Dalai Lama.
In effetti tutti veniamo al mondo sotto una stella, anzi - parafrasando - sotto un Segno ben preciso.
I Segni zodiacali che tutti conosciamo non seguono il calendario - che parte con il 1° gennaio - bensì con il solstizio di primavera tra il 20 e il 21 marzo, e si intercalano ogni 30 o 31 giorni.
Essi sono: Ariete (21 marzo - 20 aprile), Toro (21 aprile - 20 maggio), Gemelli (21 maggio - 20 giugno), Cancro (21 giugno - 22 luglio), Leone (23 luglio - 22 agosto), Vergine (23 agosto - 22 settembre), Bilancia (23 settembre - 22 ottobre), Scorpione (23 ottobre - 21 novembre), Sagittario (22 novembre - 21 dicembre), Capricorno (22 dicembre - 19 gennaio), Acquario (20 gennaio - 19 febbraio), Pesci (20 febbraio - 20 marzo).
Nei prossimi articoli andremo a vedere più da vicino ciascuno dei 12 Segni.
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