La Gaboteca: a Bogotà la prima biblioteca virtuale dedicata a Gabriel Garcia Marquez

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Un progetto nato per commemorare Gabriel Garcia Marquez, il più grande scrittore della letteratura sudamericana, premio Nobel nel 1982, reso celebre da romanzi come Cent’anni di solitudine, Cronaca di una morte annunciata e L’amore ai tempi del colera. Il suo soprannome, Gabo,ha dato lo spunto per inaugurare nel 2014 la Gaboteca, prima biblioteca online a lui dedicata, all’interno del sito della biblioteca nazionale di Bogotà, in Colombia. Infatti, gli utenti, registrandosi al sito della biblioteca, possono accedere alla sezione dedicata al celebre scrittore, divisa a sua volta in più sezioni, in cui sono raccolte non solo le sue opere, ma scritti in diverse lingue di critici che ne hanno apprezzato il genio e la grandezza. Nel portale sono presenti quasi 1500 documenti in più di 30 lingue.

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La vita di Gabo è così racchiusa meticolosamente in una biblioteca tutta sua, accessibile a tutti coloro che hanno avuto modo o vogliono assaporare la grandezza delle sue parole. Gabriel Garcia Marquez si è spento il 17 aprile del 2014 a causa di una polmonite, sancendo così la fine di un’epoca florida per la letteratura colombiana. Il suo paese non ha perso tempo nell’omaggiarlo con la Gaboteca, che si propone di promuovere la grande letteratura di cui Marquez è stato uno dei massimi esponenti.

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Gabo era uno scrittore, un poeta che con i suoi libri ha esportato nel mondo la storia travagliata, gli usi e i costumi del popolo colombiano. Gabriel Garcia Marquez nasce il 6 marzo del 1927 ad Aracataca, piccolo villaggio della Colombia. Viene cresciuto a Santa Marta dai nonni. Dopo la morte del nonno, intraprende gli studi in un liceo di Baranquilla, dove si diplomerà nel 1946. Frequenta la facoltà di Giurisprudenza e Scienze politiche. Ma, ben presto, Gabo si rende conto che il destino ha tracciato per lui una strada diversa, la stessa che lo condurrà a un successo planetario. Inizia così la carriera da giornalista, collaborando con diverse testate colombiane ed europee, attraverso il quale avrà modo di far conoscere al mondo intero il suo innato dono di narratore. Nel 1954 debutta con il racconto Foglie morte. Marquez visita molti paesi europei, dove ha modo di frequentare diversi ambienti culturali, affinando sempre di più la sua passione di narratore. Ritorna poi in Colombia, dove metterà su famiglia. Infine si trasferisce a Città del Messico, dove pubblicherà il suo primo libro, I funerali di Mama Grande. Nel 1982 vince il premio Nobel per la letteratura. La sua ultima opera, intitolata Memoria delle mie puttane tristi, risale al 2004. Nel 2005 riesce a sconfiggere un cancro linfatico dopo 4 anni di malattia, in cui avrà modo di pubblicare anche una parte della sua biografia.

Francesco Ambrosio

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