La fede oltre tutto
Molti riti religiosi modificati a causa del Covid, ma non tutti sono d’accordo
L’emergenza covid ha stravolto interamente riti ben scanditi da anni, dove fede e tradizione si intrecciavano per dar vita alla più alta espressione dell’essere umano come quella di credere in qualcosa. Purtroppo, il virus non avverte ed è per questo che molte religioni si sono dovute adeguare per restare vicini ai propri fedeli.
Nella nostra mente, sono ancora nitide le immagini di una piazza S. Pietro diversa, con papa Francesco visibilmente provato dal momento. Tutto ciò, non ha fermato l’ardore spirituale di innumerevoli sacerdoti, che con costanza e dedizione hanno usufruito della tecnologia per celebrare vari riti. Ovviamente, come ogni cristiano sa, il sacramento dell’eucarestia non era fattibile data la situazione e gli svariati accorgimenti degli esperti. Eppure, nonostante qualche scaramuccia tra governo e sfere vaticane, le celebrazioni eucaristiche sono tornate anche se a numero limitato e con tutte le norme di prevenzione da rispettare.
Aldilà della sfera cattolica, le altre professioni di fede non hanno mai rispettato le norme vigenti perché a loro dire, la fede è più forte del virus. Proprio da questo concetto forte e radicato, il mondo islamico ha dato prova della propria volontà contro ogni pericolo dettato dal virus. Infatti, diversi fedeli, hanno iniziato a leccare le grate delle moschee in nome di Allah. Un gesto molto strano, ma che rimarca con forza il fondamentalismo e l’attaccamento sfrenato di questo popolo.
Sulla stessa lunghezza d’onda ma con modalità diverse padre Evangelos Yfantidis (vicario generale del patriarcato ecumenico di Venezia), che ha continuato a somministrare la comunione con il cucchiaino. Con molta tenacia rivendica la sua scelta, sottolineando a suo avviso le incongruenze con il mondo cattolico: “Per voi è rischioso, secondo noi no. La nostra Fede è questa e continueremo ad usare il cucchiaino”.
Le posizioni sono molto diverse e nonostante l’emergenza mondiale, le diverse professioni di fede non riescono a dialogare puntandosi il dito a vicenda. In questo drammatico momento, le persone vanno ben oltre la fede, facendo totale affidamento alla scienza. Non è un caso, che la popolazione globale ha riservato maggiore importanza all’ambito medico scientifico.
Pertanto, l’unica medicina possibile è quella del dialogo, capace di lenire qualsiasi tipo di diffidenza.
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