La forza dell’eccomi
L’essere sacerdote al tempo del Coronavirus

“Ringrazio tutti i sacerdoti, che pensano mille modi per essere vicini al proprio popolo”. Un inno alla grazia quello riferito da papa Francesco ai tanti pastori generosi, che in questo tempo difficile stanno cercando di essere affianco al popolo sofferente.
Come ben sappiamo, il virus ha generato molte vittime seminando angoscia e sconforto all’interno di migliaia di comunità. A tal proposito, molti sono stati i sacerdoti che hanno lasciato questo mondo, facendo emergere l’aspetto più bello come quello della fraternità sacerdotale e regale. In un tempo dove i sacerdoti vengono spesso e volentieri criticati, la pandemia ha restituito la legittimità ad una delle figure più carismatiche della storia del cristianesimo.
Messe, preghiere e canti, sono solo alcune forme di preghiera messe in piedi per guidare un popolo smarrito e depresso. Purtroppo il virus non risparmia nessuno e a pagare sono anche svariate diocesi, che devono fare i conti con numerosi decessi . Una delle più colpite è quella di Bergamo (25 vittime), con la splendida testimonianza di vita di don Giuseppe Berardelli, che ha donato in piena libertà il suo respiratore sacrificandosi per il prossimo. Un si pieno e totalizzante quello del parroco, che va ad incarnare completamente la figura del sacerdote come riflesso di Gesù Cristo. Infatti, anche in Vaticano assistiamo a dei casi di contagi, attualmente saliti a sette, tra cui un prelato impiegato negli alti vertici della Segreteria di Stato.
Tutto questo, ci induce ad un’attenta analisi sulla figura presbiterale, evidenziando il grande temperamento di questi uomini in questo particolare periodo. Ad oggi non occorrono slogan o futili proclami, semplicemente abbiamo la necessità di riscoprire la nostra fragilità fondata sul nostro essere umani. Le storie di questi uomini, chiamati a reggere il peso di intere comunità è un monito per le nostre coscienze, che da troppo tempo non ci interrogano più. I nomi di questi piccoli eroi del quotidiano non usciranno su nessun libro di storia, ma nella memoria e nel cuore del mondo intero meritano di restarci per sempre. Nessuna vita è tale se non donata per il prossimo.
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