La ruota dei libri: l’antenata dell’ipertesto
Una macchina antica e, al contempo, innovativa

Agostino Ramelli è stato un ingegnere italiano del 1500, che dedicò tutta la sua vita allo studio della matematica e dell’ingegneria. Visse alla corte del Medeghino, un condottiero dal carattere molto turbolento.
Poi servì in guerra prima re Carlo V e poi Enrico III di Francia, da cui fu nominato ingegnere di corte. Inoltre, fu ferito nella battaglia di La Rochelle e preso in ostaggio dai nemici, per essere poi rilasciato su intercessione del re.
Ma la fama di Agostino Ramelli non è dovuta alla sua presenza in battaglia, bensì a un’opera di ingegneria dedicata al re di Francia, dal titolo ‘Le diverse et artificiose machine del Capitano Agostino Ramelli Dal Ponte Della Tresia Ingegniero del Christianissimo Re di Francia et di Pollonia: nelle quali si contengono uarij et industriosi Mouimenti, degni digrandißima speculatione, per cauarne beneficio infinito in ogni sorte d’operatione’.
Questo manoscritto è suddiviso in 195 capitoli con illustrazioni e descrizioni, sia in francese che in italiano, delle diverse macchine realizzate da Ramelli.
Per la maggior parte si tratta di mulini ad acqua, gru, fontane, seghe ad acqua, ispirate agli studi fatti su Archimede. Non mancano le macchine belliche, realizzate da Ramelli durante la sua permanenza alla corte francese.
Tra le tante invenzioni citate nel libro, a pagina 188 c’è la Ruota dei libri, che consiste in una ruota di legno, molto simile a quella dei mulini, con dei piani basculanti che sostengono ognuno un libro diverso.
Come sosteneva lo stesso Ramelli, in questo modo “l’uomo può vedere e rivoltare una gran quantità di libri senza moversi d’un luogo”. Inoltre, con questo sistema i volumi non cadevano mai dalla ruota e non avevano bisogno di alcuna corda per rimanere stabilmente su di essa. Come specificato dallo stesso inventore, questo ingegnoso meccanismo agevolava molto gli studiosi e i malati di gotta.
La Ruota di libri è considerata l’antenata del moderno ipertesto, quello che oggi ci permette di navigare sul web e di esplorare diverse pagine tramite parole chiave o link, passando quindi da un’informazione all’altra.
Nel corso dei secoli, la macchina di Ramelli è stata studiata da molti ingegneri e ne ha ispirate altre molto simili, come ad esempio quella realizzata da Nicolas Grollier de Servière, che però necessitava di corde per impedire ai libri di scivolare dai piani basculanti.
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