L’OUTFLOW DEI MIGRANTI NEI PAESI OCSE

In Germania 746.212 stranieri hanno lasciato il paese nel 2020

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cms_27982/ocse.jpgL’OCSE calcola il valore dei deflussi migratori, una variabile che prende in considerazione la movimentazione in uscita della popolazione residente straniera. Se si verifica il caso di outflow, ovvero di deflusso, della popolazione straniera, allora questo significa che i migranti non si sono stabiliti definitivamente nel paese e cercano una nuova destinazione. I dati fanno riferimento al periodo tra il 2000 ed il 2020.

Sono stati considerati soltanto i paesi OCSE aventi una serie storica priva di missing values, ovvero di valori mancanti.

Ranking dei paesi OCSE per valore dei flussi in uscita dei migranti nel 2020. La Germania è al primo posto per valore dei flussi in uscita dei migranti con un ammontare pari a 746.212 unità, seguita dalla Corea del Sud con un valore pari a 361.602 unità e dal Giappone con un ammontare di 173.033 unità. A metà classifica vi sono l’Ungheria con un ammontare di 48.042 unità, la Danimarca con un valore pari a 41.743 unità e l’Italia con un ammontare pari a 38.934 unità. Chiudono la classifica la Slovenia con un ammontare di 11.934 unità, la Finlandia con un ammontare pari a 6.555 unità e dall’Islanda con un ammontare di 6.833 unità.

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Ranking dei paesi OCSE per variazione percentuale dell’outflows della popolazione straniera tra il 2000 ed il 2020. La Repubblica Ceca è al primo posto per valore della variazione percentuale del flusso in uscita dei migranti con un valore pari a 16524,48% pari ad un ammontare di 26,605 unità, seguita dall’Ungheria con un ammontare di 2075% pari ad un valore di 45,834 unità, e dall’Islanda con un ammontare di 620,12% pari ad un ammontare di 5,023 unità. A metà classifica vi sono la Danimarca con un ammontare di 198,42% pari ad un valore di 17.755 unità, la Nuova Zelanda con un ammontare di 123,95% pari ad un valore di 19,368 unità, e la Svezia con un valore pari a 113,56%, pari ad un ammontare di 14.220 unità. Chiudono la classifica la Germania con un ammontare di 32,59% pari ad un valore di 183.418 unità, la Svizzera con un valore pari a 26% equivalente a 14.500 unità e il Giappone con un valore di -17,97% pari ad un valore di -37.900 unità.

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Clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. Di seguito viene presentata una clusterizzazione con algoritmo k-Means ottimizzato con il coefficiente di Silhouette. L’analisi mette in evidenza la presenza di due diversi clusters così indicati:

  • Cluster 1: Svezia, Danimarca, Norvegia, Italia, Nuova Zelanda, Lussemburgo, Repubblica Ceca, Ungheria, Slovenia, Finlandia, Belgio, Islanda, Svizzera, Austria, Paesi Bassi, Giappone, Corea del Sud;
  • Cluster 2: Germania.

Appare evidente, pertanto, la presenza di una clusterizzazione anomala dovuta al fatto che la Germania, avendo dei valori elevatissimi di outflows della popolazione straniera, risulta essere costituita da un cluster a parte. Di conseguenza si propone una clusterizzazione senza il valore della Germania. A seguito dell’eliminazione della Germania- intesa come outlier - è possibile individuare due clusters, come indicato di seguito:

  • Cluster 1: Svezia, Norvegia, Danimarca, Lussemburgo, Ungheria, Slovenia, Italia, Repubblica Ceca, Finlandia, Islanda, Nuova Zelanda, Belgio, Svizzera, Austria, Paesi Bassi;
  • Cluster 2: Corea del Sud, Giappone.

In questo caso si ripropone la struttura a due clusters; tuttavia, almeno il cluster con meno elementi, ovvero il cluster 2-C2, ha più di un elemento al proprio interno. Infatti, il caso di una clusterizzazione con due clusters nella quale un cluster è costituito da un solo elemento manca di essere rappresentativa della presenza di eventuali raggruppamenti all’interno del dataset analizzato. Dal punto di vista della mediana risulta che il valore del cluster 2-C2 risulta essere pari a 167.318 unità mentre il valore del Cluster 1-C1 è pari ad un ammontare di 34.994 unità.

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Network analysis con distanza di Manhattan. Attraverso l’utilizzo della network analysis mediante la distanza di Manhattan è possibile individuare due strutture a network, delle quali una è complessa e una è semplificata. La struttura a network complessa è indicata di seguito:

  • L’Islanda ha una connessione con la Finlandia per un ammontare pari a 0,1 unità;
  • La Finlandia ha una connessione con il Lussemburgo per un ammontare pari a 0,21 unità e con l’Islanda per un ammontare pari a 0,1 unità;
  • Il Lussemburgo ha una connessione con la Finlandia per un ammontare di 0,21 unità e con la Slovenia per un ammontare pari a 0,17 unità;
  • La Slovenia ha una connessione con il Lussemburgo per un ammontare pari a 0,1 unità.

La struttura a network semplificata è così costituita:

  • Svezia e Norvegia sono connesse con un ammontare pari a 0,18 unità.

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Conclusioni. L’analisi mostra la presenza di considerevoli flussi in uscita dei migranti dai paesi OCSE. Nel periodo considerato, il valore degli outflows dei migranti tende ad essere aumentato e in modo particolare quasi raddoppiato. Il trasferimento dei migranti da un paese all’altro è un fatto tipico dell’immigrazione. Infatti, molti paesi nei quali giungono i migranti sono dei paesi di passaggio. Per esempio, nel caso del Messico l’immigrazione in ingresso potrebbe essere soltanto un passaggio per gli USA, così come l’arrivo degli immigrati in Italia e Spagna potrebbe essere semplicemente un trampolino di lancio per raggiungere altri paesi del Nord Europa. A tal proposito, è chiaro che i migranti prediligono i paesi con redditi elevati, soprattutto nel Nord Europa, nei quali peraltro sono disponibili anche sussidi per la disoccupazione e l’integrazione sociale che attirano l’immigrazione.

Angelo Leogrande

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