MACRON A PUTIN:"FERMA LA GUERRA E COMINCIA IL NEGOZIATO"

Ucraina, Kiev: spenta centrale Zaporizhzhia - Leader ceceno Kadyrov: "Riprenderemo città perse da Russia"

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cms_27488/700044149.jpegMacron a Putin: "Ferma la guerra e comincia il negoziato"

Il presidente francese Macron ha parlato oggi per telefono dell’Ucraina con il presidente russo Putin, condannando - nel corso del colloquio - il proseguimento delle operazioni militari russe e ricordando la necessità che esse cessino al più presto, che si avvii un negoziato e che siano ristabilite la sovranità e l’integrità territoriale del Paese. A renderlo noto è L’Eliseo.

Il presidente ha quindi insistito sulla necessità che la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia sia garantita. Ha ricordato che l’occupazione russa era la causa dei rischi che pesano oggi sull’integrità della centrale e chiesto che le forze russe ritirino dall’impianto le loro armi pesanti e leggere e che sia dato il giusto seguito alle raccomandazioni dell’Aiea in merito alla garanzia del sito.

Ha chiesto, inoltre, di accertarsi che l’accordo concluso con l’Ucraina e la Turchia sotto supervisione delle Nazioni Unite sia applicato in modo tale da garantire che i cereali esportati vadano proprio a chi ne ha il maggiore e più urgente bisogno. A renderlo noto è stato l’Eliseo. Macron ha anche ricordato che le sanzioni europee non si applicano né ai prodotti agricoli né a quelli indispensabili all’agricoltura e ha sottolineato che è responsabilità comune dei partner internazionali, soprattutto della Russia, garantire che i paesi più esposti continuino a ricevere le derrate a loro necessarie.

cms_27488/zaporizhzhya44_afp.jpgUcraina, Kiev: spenta centrale Zaporizhzhia

Mentre prosegue la controffensiva ucraina, funzionari di Kiev fanno sapere che la centrale nucleare di Zaporizhzhya è stata completamente disconnessa dalla rete elettrica ed è in fase di chiusura dopo che l’ultimo reattore, il numero sei, è stato spento. "È stato deciso di mettere il reattore numero sei nello stato più sicuro: lo stato freddo", ha annunciato l’autorità nucleare ucraina Enerhoatom, riferendosi al reattore finale dell’impianto. Nonostante gli avvertimenti internazionali, la più grande centrale nucleare d’Europa è sotto tiro da settimane e Russia e Ucraina si incolpano a vicenda per l’escalation della situazione intorno alla struttura.

Secondo Enerhoatom, l’impianto aveva già funzionato in "modalità isola" negli ultimi tre giorni, il che significa che stava producendo solo elettricità per la propria fornitura, poiché tutte le linee che lo collegavano alla rete elettrica ucraina erano state interrotte dai bombardamenti. Ieri sera è stata ripristinata la linea alla rete elettrica. Si è quindi deciso di alimentare la centrale nucleare attraverso questa linea e di spegnere l’ultimo reattore funzionante e raffreddarlo fino a uno stato freddo sicuro.

cms_27488/kadyrov_cecenia_fg_ipa.jpgLeader ceceno Kadyrov: "Riprenderemo città perse da Russia"

Il leader ceceno Ramzan Kadyrov contro la strategia della Russia in Ucraina, dopo gli ultimi successi riportati nell’est e del nord del Paese. Ma Mosca, in ogni caso, riprenderà le città che sono state liberate dagli ucraini, mandando migliaia dei suoi uomini dalla Cecenia. "E nel prossimo futuro prenderemo Odessa", ha promesso.

In un video condiviso sul suo canale Telegram, Kadyrov ha avvertito che sarà "costretto" a contattare i leader militari e politici russi "per spiegare la situazione", se non verranno apportate modifiche immediate alla strategia di invasione. Il leader ceceno si è anche lamentato del fatto che il ministero della Difesa russo non ha affrontato apertamente la controffensiva ucraina, "anche se stava osservando tutta la situazione".

"Se la Russia avesse voluto, i leader avrebbero potuto ordinare di non fare un solo passo indietro - ha denunciato Kadyrov - Quindi, devono spiegare perché hanno fatto quello che hanno fatto. Per quello che è successo, vedo che i loro uomini erano impreparati. Mostriamo sempre come spariamo, come catturiamo e come distruggiamo. Dobbiamo mostrare anche l’altro lato".

Redazione Esteri

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