MARCO PANNELLA, il GURU DEL DIRITTO, DELLA LIBERTA’, DELLA NON VIOLENZA … IN VIAGGIO VERSO L’INFINITO …..

Se ad un regista venisse in mente di realizzare un film sulla libertà, sui diritti civili violati o sulla non violenza, questi non esiterebbe a scegliere la figura di Marco Pannella come personaggio chiave a cui ispirarsi poiché è evidente che in Italia e forse in tutta l’Europa un politico inconfondibile come Pannella non sarebbe possibile trovarlo se non cercandolo nei romanzi di storia dove gli eroi, esaltati per le loro gesta a favore della giustizia e della libertà, finiscono sempre per vincere sul male.
Marco Pannella appariva così agli occhi di chi sapeva guardare oltre il velo, in quegli occhi dal colore celestiale che lo rendevano simile ad un dio ; ad un dio pastore che come un gigante leggendario dalla folta chioma bianca si aggirava tra le montagne della Cambogia per condurre quel gregge di rifugiati, abbandonati e perseguitati, verso la salvezza. Ma l’ intrepido Gigante diversamente dal lieto fine dei romanzi, le battaglie sociali, politiche e civili le combatteva solo con la forza della sua oratoria, con il silenzio del suo raccoglimento, con il digiuno spirituale, ma anche con le invettive a questo o quel politico che certo non erano in grado di apprezzare la grandezza del suo sentire e del suo saper condividere la sofferenza, l’isolamento, la persecuzione di popoli e uomini di cui comprendeva il tormento interiore, la paura, la disperazione.
I politici presuntuosi e i partiti maggiori che si crogiolavano nella loro poltrone regali non facevano certo a gara per accoglierlo nelle loro formazioni ritenendolo un personaggio scomodo che con la sua filosofia sociale non avrebbe mai potuto schierarsi ideologicamente ad una sola parte di verità , di giustizia, di libertà perché la sua integrità e la sua purezza mentale sapevano riconoscere una sola ed unica verità: quella totale, integrale, ‘radicale’ che affonda le sue radici nell’antica saggezza di grandi maestri spirituali dai quali traeva l’esempio e la forza per seguire la Via della Unità, della uguaglianza e del rispetto, virtù e valori che solo potevano esternarsi grazie alla sua integrità morale e spirituale.
Non per nulla il suo ideale di azione civile Pannella lo ricercava in uno dei grandi maestri della moderna India, Gandhi: la Grande Anima del ventesimo secolo. E come Gandhi non poteva che essere contro la guerra, contro il fondamentalismo religioso, contro le ingiustizie sociali , contro la violenza cieca nei confronti dei più deboli. Federalista europeo convinto, Pannella cercava e sosteneva l’Unità delle nazioni come unico mezzo di pace e di sicurezza; ma era anche pronto a criticare l’Europa con veemenza quando la democrazia scivolava nella imposizione. Era dunque un politico coraggioso quando gridava la verità senza paura perché convinto di averla già dentro e da quella profondità sapeva trasformarla in azione sociale e liberale.
Anticlericale si, ma non antireligioso, sempre pronto a difendere la libertà religiosa di ogni uomo come aveva dimostrato nella sua estenua difesa del diritto dei Montagnard a professare la religione cristiana, a non essere perseguitati e trucidati come lo erano stati gli indiani d’America di un tempo. Un vero maestro di vita e di saggezza Marco Pannella, sempre pronto a testimoniare la verità, sempre pronto a combattere battaglie giuste, vedi quella recente sulle carceri e loro occupanti, come il suo Satyagraha ( satya= verità e haimsa = non violenza) stanno a significare.
Per questo caro Marco, da oggi passeggerai nei campi luminosi di altri territori dove i tuoi occhi di cielo incontreranno quelli di altri grandi compagni di fede: Nelson Mandela, Albert Schweitzer, Gandhi, Luther King, Gesù, Buddha..…e tutti voi da lassù pregherete insieme perché la pace regni su questa terra ancora sconvolta dalla guerra e dalla violenza.
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