MELONI:"LA DESTRA ITALIANA HA CONSEGNATO IL FASCISMO ALLA STORIA ORMAI DA DECENNI. ALL’ITALIA SERVE UN GOVERNO COESO E CON LE IDEE CHIARE"

Letta: "Idea della destra pericolosa per futuro Paese" - M5S, Conte: "Grillo padre padrone? No, figura garante resta fondamentale" - Calenda: "Accordo con Renzi? Cose vanno per verso giusto"

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cms_27111/meloni11_fg.jpgMeloni: "Da noi nessuna ambiguità su fascismo"

Giorgia Meloni rassicura la stampa estera in vista delle elezioni del 25 settembre 2022. "Salve a tutti, sono Giorgia Meloni, ho 45 anni e sono la Presidente di Fratelli d’Italia, il partito politico dei conservatori italiani"Così la presidente di Fratelli d’Italia nella sintesi di 3 video inviati alla stampa estera in tre lingue diverse, inglese, francese e spagnolo.

"Da giorni - afferma la leader di Fdi - leggo articoli della stampa internazionale sulle prossime elezioni che daranno un nuovo governo all’Italia, nei quali vengo descritta come un pericolo per la democrazia, per la stabilità italiana, europea e internazionale. Ho letto che la vittoria di Fratelli d’Italia alle elezioni di settembre comporterebbe un disastro, che porterebbe a una svolta autoritaria, all’uscita dell’Italia dall’Euro e altre sciocchezze di questo genere. Niente di tutto ciò è vero ma so benissimo che questi articoli vengono ispirati dal potente circuito mediatico della sinistra, che qui in Italia è molto forte nelle redazioni dei giornali e in quelle dei programmi televisivi, ma è in netta minoranza tra il popolo italiano".

"La Destra italiana ha consegnato il fascismo alla storia ormai da decenni, condannando senza ambiguità la privazione della democrazia e le infami leggi anti-ebraiche. E senza ambiguità è ovviamente anche la nostra condanna del nazismo e del comunismo, l’unica delle ideologie totalitarie del XX secolo che è ancora al potere in alcune nazioni, sopravvivendo ai suoi tragici fallimenti, che la sinistra fatica a condannare, forse anche perché dall’Unione Sovietica ha ricevuto per decenni generosi finanziamenti"ha detto ancora.

"È stato detto che un governo di centrodestra metterebbe a rischio i fondi del Next Generation EU e l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ma smentisco categoricamente questa assurda narrazione. Su questo terreno il governo Draghi avrebbe potuto fare di più ma non gli è stato possibile non a causa di Fratelli d’Italia - unico partito all’opposizione - ma per via di una maggioranza troppo eterogenea e litigiosa. La stessa che di quel governo ha determinato la fine", afferma ancora.

"Ecco perché all’Italia serve un governo coeso e con le idee chiare, che non solo non farà perdere un euro di quelle risorse ma favorirà gli investimenti e la crescita del nostro Paese. Dovete inoltre sapere - prosegue la leader di Fdi - che in Italia da più di dieci anni i governi non sono il risultato di ciò che i cittadini scelgono con il voto, ma il risultato di accordi, spesso sottobanco o eterodiretti, tra quei partiti che in campagna elettorale si combattevano. In questi 10 anni, la sinistra che in Italia non vince più le elezioni dal lontano 2006, è riuscita a stare quasi sempre al governo. Questa è una grandissima anomalia nel panorama politico occidentale, perché in una democrazia di norma chi perde le elezioni va all’opposizione. Da troppi anni invece in Italia chi perde le elezioni si ritrova al governo e consegue risultati pessimi".

cms_27111/letta_rimini_fg_ipa.jpgLetta: "Idea della destra pericolosa per futuro Paese"
"La differenza della nostra idea del Paese con quella della destra è radicale, quella idea non è la nostra. E’ una idea pericolosa per il futuro del Paese perché l’Italia non ha nulla a che vedere con l’Ungheria e la Polonia ma è il centro dell’Europa". Lo ha detto Enrico Letta presentando la candidatura da Carlo Cottarelli nella sede di +Europa.

"Sono convinto che siamo in grado di partire con determinazione - ha affermato Letta - dovremo definire le liste comuni, quelle dei collegi, per quel che ci riguarda lo facciamo entro Ferragosto".

Con +Europa c’è una "unità di intenti naturale", ha scandito. "Con Emma (Bonino, ndr) ho condiviso alcuni mesi di lavoro per me molto belli, importanti, difficili - ha spiegato il segretario del Pd -. Emma Bonino ministro degli Esteri del governo che ho avuto l’onore di presiedere è stata una continua lezione di vita e di politica e sono contento di essere qui con lei. Essere accanto a Emma è un privilegio".

"Sono assolutamente convinto che il risultato sarà ottimo. L’obiettivo che abbiamo - ha affermato - è quello di continuare la crescita, che per quanto ci riguarda è cominciata tempo fa, insieme a compagni di viaggio con cui è un piacere lavorare".

Quindi, ha incalzato Letta, "vorrei chiedere alla Meloni che idea ha sulla flat tax, perché non ha parlato. E’ d’accordo con Salvini e Berlusconi?".

cms_27111/conte_mezzosorriso_fg.jpgM5S, Conte: "Grillo padre padrone? No, figura garante resta fondamentale"
Grillo "padre padrone" come dice Di Battista? "No", risponde a La7 Giuseppe Conte, leader M5S. "La figura del garante - sottolinea l’ex premier - rimane fondamentale, ma poi c’è una filiera ben precisa che determina la linea politica".

Sul mantenimento della regola dei due mandati, la voce di Grillo è stata "importante": "Abbiamo discusso di una lieve deroga a quella regola, poi abbiamo trovato una modalità diversa che realizzeremo", ha spiegato Conte

"Con Di Battista ho avuto un paio di colloqui lunghi, gli ho spiegato che se oggi dovesse entrare nel Movimento troverà un Movimento diverso, un’architettura statutaria ben precisa e distinzione dei ruoli", ha sottolineato Conte.

Per il M5S la "collocazione euroatlantica non è in discussione" così come la "ferma condanna della Russia. Di Battista pensa che le sanzioni alla Russia non portino a nulla, io invece sono convinto che vadano mantenute"ha detto ancora Conte. "Per me Di Battista rimane una persona seria, un interlocutore con cui mi farà piacere avere confronti politici", ha aggiunto.

Tornare col Pd? "Non è pensabile che ora inizi un balletto Letta-Conte. Il M5S non si presta ai balletti, è una forza politica seria". Dicendo no all’alleanza con il Movimento "il Pd ha fatto una scelta irrazionale e incomprensibile. Ne risponderanno agli elettori", ha proseguito l’ex premier. "Molti elettori Pd mi scrivono, dicendo che voteranno Movimento 5 Stelle".

Mani libere al presidente M5S sui capilista? "Assolutamente sì. Nel nuovo statuto c’è la responsabilità politica del leader nella formazione delle liste. Questo si abbina alla consultazione in rete che è una nostra caratteristica".

"I sondaggi fotografano una situazione un po’ pregressa. Quando si calcolano gli uninominali non si calcolano le persone che saranno candidate. Lasciateci lavorare", ha detto ancora Conte commentando un’analisi che assegna zero collegi uninominali al M5S.

"Vorrei rassicurare Raggi, che si sta agitando", che "avremo un processo di formazione delle liste assolutamente trasparente, in linea con le previsioni statutarie", ha affermato in merito all’allarme lanciato da Virginia Raggi sulle parlamentarie M5S. L’ex sindaca di Roma "non deve dare un messaggio sbagliato, deve stare tranquilla perché faremo le cose come van fatte e io mi assumerò la responsabilità", ha rimarcato Conte.

La regola del doppio mandato "non è contro Raggi, che in questo momento non è senza occupazione: è consigliera comunale, presidente della Commissione Expo. Mi aspetto da lei che al termine di questo mandato si metta a disposizione per dare il proprio contributo" al Movimento.

cms_27111/calenda91_fg.jpgCalenda: "Accordo con Renzi? Cose vanno per verso giusto"
Andrà in porto questo matrimonio tra Azione e Italia Viva, tra Carlo Calenda e Matteo Renzi? "Mi è saltato un matrimonio pochi giorni fa, ma spero di sì", risponde Calenda al Tg4 riguardo alle elezioni politiche 2022 in programma il 25 settembre.

"Abbiamo programmi molto comuni, abbiamo l’obiettivo comune di cercare di tenere Draghi a palazzo Chigi con una maggioranza fortemente riformista, apparteniamo allo stesso gruppo europeo. Adesso vediamo, però le cose stanno andando per il verso giusto, io sono scottato da un matrimonio saltato, quindi vado con grande attenzione". Ci sarà una lista unica? "Saranno presenti i loghi dei due partiti, stiamo lavorando a una lista unica, vediamo, sono le cose che dobbiamo decidere insieme", afferma il leader di Azione.

"Quello che mi ha sorpreso - dice poi - è stato che Berlusconi, che pure giustamente ha sempre criticato i 5S, si sia intestato la caduta di Mario Draghi". "Mi ha colpito molto, non me l’aspettavo - insiste - mai avrei pensato di vedere Berlusconi andare dietro ai 5S. E’ un errore di valutazione".

Poi, alla senatrice Emma Bonino che ha definito "voltafaccia truffaldino" lo strappo di Calenda con il Pd e +Europa, il leader di Azione replica: "Io sono stato ben educato dai miei genitori: di fronte alla volgarità mi hanno insegnato a ignorare. Alla volgarità non si risponde con la volgarità perché non si va da nessuna parte".

Redazione

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