MICHAEL SCHUMACHER SAREBBE COSCIENTE
IL CAMPIONE DI F1 SOTTOPOSTO A CURE SPERIMENTALI
Si riaccendono le luci dei riflettori sulle condizioni di salute dell’amato e indimenticato campione automobilistico Michael Schumacher che quasi sei anni fa è stato vittima di un grave incidente accadutogli su una pista da sci e che oggi si starebbe sottoponendo ad una cura sperimentale con cellule staminali nell’ospedale Georges Pompidou di Parigi. Questa particolare terapia “top secret” sarebbe stata eseguita attraverso l’infusione di cellule staminali e preparata da un grande luminare, il cardiochirurgo 69enne Philippe Menaschè che nel 2014 è stato il primo al mondo ad eseguire un trapianto di cellule cardiache embrionali. Sino ad oggi le condizioni di salute del pilota sono state sempre protette da un cordone di segretezza che anche in questa occasione ha cercato di proteggere la privacy del pilota, il quale è stato trasferito in ambulanza nella capitale francese e ricoverato in incognito utilizzando un falso nome per evitare l’assalto mediatico.
Ma la notizia che ha suscitato più scalpore è quella che il campione sarebbe cosciente e che sarebbe arrivata da una persona che lavora nel reparto in cui è ricoverato il pilota che, rimanendo nell’anonimato, lo avrebbe confessato ad un collega. Una testimonianza che non chiarisce nulla di più sul vero stato di salute del pilota anche se questa notizia riempie di speranza i tifosi e tutti gli appassionati di F1 che hanno amato e continuano ad amare Michael Schumacher. Il direttore scientifico dell’ I.R.C.C.S. della Casa Sollievo della Sofferenza Angelo Vescovi ha rilasciato alcune considerazioni in merito: “…è giusto provare una via sperimentale se non ci sono alternative sempre seguendo i principi dell’etica e della sicurezza del paziente. Tecnicamente non è difficile portare le staminali nel cervello, ormai è un intervento quasi di routine che anche noi utilizziamo nei test sui pazienti con sclerosi multipla. Lì le cellule riducono l’infiammazione e rilasciano sostanze nutritive che potrebbero dare dei benefici anche ad una persona in coma”. Aggiunge inoltre Vescovi: “possiamo solo fare ipotesi su cosa stiano facendo a Parigi perché non esistono dati pubblicati anche se non possiamo escludere che i ricercatori che seguono il pilota abbiano qualche risultato preliminare magari da esperimenti fatti sugli animali”.
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