MICHELLE O’NEILL: LA DONNA CHE HA VINTO LE ELEZIONI IN IRLANDA DEL NORD
Nazionalista cattolica, ha l’obiettivo di riunificare l’Irlanda

Dalle ultime tornate elettorali è emersa una nuova volontà del popolo nordirlandese, cioè quella di affidare la direzione del governo ad una nuova figura politica che si è fatta strada negli ultimi cinque anni.
Michelle O’Neill, esponente del partito Sinn Féin, è il nuovo capo di governo nordirlandese per i prossimi cinque anni.
Si tratta di una donna, quarant’anni, a capo del partito dal 2017, che ha saputo trasmettere il suo fervore e la sua voglia di cambiamento con parole e atteggiamenti che hanno fatto breccia nei nord irlandesi, e che ora punta a ostacolare il governo centrale di Boris Johnson con l’obiettivo di indire un referendum per l’unificazione con la Repubblica d’Irlanda.
Spinta dalla passione trasmessale dal padre, militante nell’Irish Republican Army, Michelle O’Neill si differenzia da tutti i politici attuali e dai veterani dell’Ira, in quanto non hai mai occupato posti dirigenziali e non ha mai militato nei movimenti di lotta armata.
Si tratta di una donna semplice, ma che con le parole è riuscita a farsi rispettare e a convincere i suoi elettori a darle fiducia e mandato per cambiare e rivoluzionare le sorti dell’Irlanda del Nord.
Michelle O’Neill, nazionalista cattolica, si è contrappposta con il suo partito agli unionisti, ottenendo il risultato del 29% delle preferenze.
Ciò è stato interpretato come un segno di rottura con il precendente indirizzo politico.
I militanti del suo partito sono per lo più rappresentanti di una nuova generazione che ha una visione più morbida rispetto ai loro predecessori, i quali avevano vissuto personalmente gli anni delle lotte armate e dei Troubles di Belfast che hanno mietuto migliaia di morti.
Dopo il risultato ottenuto alle urne, il leader del Sinn Féin ha dichiarato: “La mia esperienza ha formato la donna che sono oggi.
Oggi entriamo in una nuova era. È un momento cruciale per la nostra vita politica e il nostro popolo.
Porterò una leadership inclusiva, che celebra le diversità, che garantisce diritti ed eguaglianza per coloro che sono stati esclusi, discriminati o ignorati nel passato con l’ipotesi di una riunificazione, che è stata già oggetto di un sano dibattito”.
La donna si differenzia da tutti i suoi predecessori che, dopo aver combattuto una guerra durata trent’anni tra il 1960 e il 1990, presero le redini del partito.
Michelle O’Neill durante le sue interviste, le dichiarazioni e i vari comizi usa spesso fermarsi a confrontarsi con i suoi elettori, ascolta la voce e le richieste del popolo, si pone come un’amica e non come un capo.
Ha frequentato scuole selettive, ha una grande cultura e non ha paura di dialogare.
Tutto ciò fa sì che sia ben voluta da tutti, e vista come un punto di riferimento su cui fare affidamento.
Nonostante provenga da una famiglia militante nelle forze armate che combatterono la guerra, cerca di porsi in maniera distaccata rispetto a quel mondo che non le appartiene.
La sua politica ha come caposaldo il raggiungimento degli obiettivi prefissati dialogando, senza usare la violenza; violenza che negli anni ha solo generato tanto dolore per il suo popolo.
Lascia un commento
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.