MILANO PREMIA LA SVOLTA GREEN DEL FASHION

MILANO FASHION WEEK SPRING-SUMMER 2019

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La settimana della moda milanese si è aperta il diciotto per terminare il ventiquattro settembre scorso con un calendario che è stato fitto di eventi e grandi sfilate. Il grande assente è stata la maison Gucci che ha deciso di presentare la sua collezione primavera-estate 2019 alla Paris fashion week, ma a detta del suo direttore creativo Alessandro Michele sarà solo un’eccezione visto che già dal prossimo febbraio la maison tornerà a sfilare a Milano.

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Anche quest’anno in concomitanza con la fashion week si è tenuta la seconda edizione dei Green Carpet Fashion Awards (premi dedicati alla moda eco-sostenibile) che si sono tenuti in una location d’eccezione come il teatro alla Scala che ha visto trasformare la sua piazza in un prato green grazie ad un tappetto verde di mille e settecento metri quadri (il più grande del mondo), mentre sui palazzi tutt’intorno sono stati proiettati foglie, fiori e colibrì accompagnati da un sottofondo musicale fatto di soli cinguettii. Tra i tanti premiati per la loro moda sostenibile ci sono stati Diego della Valle ed Enzo Rosso per aver investito nella loro comunità per la salvaguardia delle antiche tradizioni artigianali; Donatella Versace per la sua scelta fur free e gli artigiani della maison Ferragamo per le loro abilità artigianali nel coniugare tradizione ed innovazione sempre nel pieno rispetto dell’ambiente.

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La prima sfilata “di peso” di questa fashion week è stata quella della maison Alberta Ferretti che ha portato in passerella una donna con due anime contrapposte, una romantica che predilige trasparenze, pizzi e lavorazioni all’uncinetto e una più avventurosa che predilige pantaloni larghi, sahariane e jumpsuit. La palette colori per entrambi i mood è un trionfo di nuance chiare e delicate affiancate da due ever green: il bianco e il nero. La jumpsuit è stato il pezzo chiave di questa collezione in versione super romantica e dall’allure intrigante grazie alla lavorazione all’uncinetto che per essere sincere può essere indossata solo da una super top come Gigi Hadid e che difficilmente vedremo nelle strade delle nostre città.

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Anche sulla passerella della maison Fendi la donna ama l’avventura e viaggiare in terre lontane, anche qui il mood predominante è lo sporty-chic ricreato dai pantaloni cargo, le giacche crop multitasche in pvc profilate in pelle , ma anche tessuti più robusti come la pelle e il jeans. Per la donna Fendi il suo guardaroba si accende con tutte le nuance della terra e di colori decisi come l’arancio (colore must have di quest’inverno che continuerà ad accompagnarci anche nella prossima primavera-estate). L’unica nota dolente di una collezione sporty e super chic è il ritorno (sgradito) del pantaloncino da ciclista che ha spopolato non solo sulla passerella di Fendi, ma che per la verità dovrebbe fare capolino nel nostro guardaroba già da quest’inverno indossati da soli o sotto long dress provvisti di spacco. Il mio consiglio è quello di non farci del male gratuitamente perché è un capo che non dona quasi a nessuna donna, riguardare le foto degli anni novanta per credere, quindi lasciamo perdere.

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Cosa ci può essere di più terrificante del ritorno del pantaloncino da ciclista? il ritorno del gambaletto velato…of course! A riportarlo in auge e in passerella ci pensa la designer concettuale Miuccia Prada che non solo immagina una donna con il ciclista, ma anche con l’onnipresente gambaletto da indossare sia con outfit più sporty sia con outfit più formali come può essere l’abito sparkling. E per la serie al peggio non c’è mai fine la designer pensa bene di appiopparci un maxi cerchietto stile Lucia Mondella, la protagonista del romanzo storico “I Promessi Sposi”. Una collezione minimal nei tagli e nella palette colori come già da tempo ci ha abituato la maison Prada, una collezione che però non è stato un amore a prima vista e che personalmente ho trovato sottotono rispetto alle passate stagioni.

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La sfilata evento di questa settimana della moda milanese è stata senza dubbio quella della maison Emporio Armani, un vero e proprio show a cui nessuno ha voluto mancare. La location è stata maestosa, un hangar dell’aeroporto di Linate dove tutti i selezionatissimi invitati (anche se più numerosi del solito, circa duemila e trecento tra buyer, invitati, influencer e fashion editor) hanno dovuto fare il check-in per sedersi ed assistere alla sfilata. Tutta la sfilata è stata a tema aereoportuale, non a caso era intitolata “Boarding” che ha dato anche il nome ad una capsule collection in vendita, subito dopo la sfilata, nella Rinascente di Milano. L’evento si è concluso con un mini concerto, a sorpresa, della pop star Robbie Williams.

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Anche per Emporio Armani lo sporty-chic è il fil rouge della collezione, una collezione fatta di tessuti stampati (come la stampa rettile che già incontreremo quest’inverno), tessuti spalmati dalla finitura lucida, tanto sparkling, tagli asimmetrici, pantaloni fluidi e, cosa insolita per la maison, i colori fluo come il verde lime accostato al blu royal. Una collezione fresca, giovane, contemporanea e perfettamente allineata con le tendenze che arrivano dallo street style.

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Per la maison Blumarine il mood sporty si fa sentire con prepotenza grazie all’uso di colori fluo, uno su tutti l’arancio e i famigerati pantaloncini da ciclista anche per la designer Anna Molinari tanta stampa rettile, ma anche tanta voglia di leggerezza per la sera. I suoi meravigliosi long dress che rimandano alla fastosità dell’oro stemperato dall’onnipresente arancio saranno perfetti per le calde serate d’estate.

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La maison Versace che proprio in questi giorni ha ufficializzato la vendita alla holding Michael Kors per quasi due miliardi di euro (altro pezzo importantissimo del made in Italy che ahimè va in mani straniere…Gianni Versace avrebbe venduto?). Per la sfilata della maison, la seconda nel ventennale dalla morte di Gianni Versace, è una parata di tutte le super top del momento (come le sorelle Hadid e Kaia Gerber, ma anche una top del passato molto legata alla maison Versace come Shalom Harlow che ha chiuso la sfilata). Anche in questa collezione si celebra il genio creativo di Gianni Versace, la sua moda pop, femminile e super sexy con micro abiti, stampe dal forte impatto visivo, ruches, drappeggi e spacchi vertiginosi che sin dai lontani anni ’90 sono stati i tratti distintivi della medusa. Salgono in passerella tessuti spalmati, stampa rettile, tanto floreale, colori fluo per vestire una donna decisa, sexy che sa sempre quello che vuole.

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Per Jeremy Scott designer della maison Moschino ogni sfilata è un vero e proprio show, la moda è un gioco divertente per tornare bambine con metri e metri di stoffa. Questa collezione punta sullo stupore dato da una sorta di grafiche scarabocchiate che ripercorrono l’intero outfit e dai colori fluo che non passano inosservati, come non passano inosservati i grandi cappelli a tesa larga. La donna Moschino è una donna che ama l’eccentricità, il lusso consapevole del non volersi prendere troppo sul serio anche nel giorno del matrimonio scegliendo l’abito indossato da Gigi Hadid per chiudere la sfilata con uno strascico lunghissimo, sostenuto da valletti, ornato da variopinte farfalle.

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Max Mara prova a reinventare il suo capo più iconico, il long coat, dandogli quell’allure contemporanea grazie alle ruches applicate sulle maniche, dall’uso dei tessuti spalmati dal finish lucido, accorciando le maniche, giocando con i volumi che spesso diventano over. Il risultato è una collezione chic, fresca, portabilissima, adatta a tutte quelle donne che amano una moda si trendy, ma senza una data di scadenza.

Anche dopo questa terza settimana di collezioni per la prossima primavera-estate i trend già intravisti a New York e Londra prendono maggiore consapevolezza delineando i nostri prossimi outfit sin da quest’inverno come le stampe animalier, i colori fluo, il giallo e l’arancio su tutti, i tessuti lucidi e il pantaloncino da ciclista, questo essere pericoloso è spuntato su quasi tutte le passerelle e sotto abiti insospettabili come quelli lingerie o preziosi come quelli sparkling. Il testimone ora passa a Parigi che chiuderà il fashion month dedicato alle collezioni primavera-estate 2019, non ci resta che aspettare e vedere se le passerelle parigine confermeranno l’aria fashion che tira o se decideranno di lanciare nuovi trend per l’estate che verrà.

T. Velvet

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