MUORE DURANTE IL SUO “VIAGGIO DELLA SALVEZZA”
ERA DIRETTO IN ITALIA, DOVE LO ASPETTAVA UN DOPPIO TRAPIANTO
Il piccolo libanese, affetto da una gravissima patologia renale, era in cura presso l’Ospedale Bambin Gesù di Roma. Le cure stavano procedendo con successo, e a breve sarebbe stato sottoposto a un trapianto “contemporaneo o sequenziale” di fegato e reni, ma purtroppo non ce l’ha fatta. Quello che doveva essere il “viaggio della speranza” verso Roma si è tramutato in un dramma a causa di una sopraggiunta crisi cardiaca, che lo ha stroncato nonostante i tempestivi soccorsi. Il decesso è avvenuto sul volo Alitalia Az827 della tratta Beirut–Roma, che ha effettuato un atterraggio di emergenza a Bari per un estremo tentativo di salvataggio, purtroppo risultato vano.
Il bimbo, di due anni, era affetto da “iperossaluria primitiva”, forma severa di una malattia metabolica rara, caratterizzata dall’accumulo in vari organi e tessuti di ossalato di calcio. A causa di questa patologia, dopo una prima visita, prevista proprio per questa settimana, si sarebbe ricoverato per sottoporsi al delicato intervento. Il decesso è avvenuto intorno alle 06:30 di martedì 28 agosto 2018, quando l’aereo, che si trovava a 36.000 piedi di altezza, stava sorvolando il Montenegro. I soccorsi sono stati tempestivi e, oltre al personale dell’Alitalia, a soccorrerlo è intervenuta anche un’infermiera della Croce Rossa.
Secondo alcuni studi scientifici internazionali, la percentuale di decessi per chi ha un arresto cardiaco in alta quota è piuttosto elevata: è stato stimato che, su 100 passeggeri in arresto cardiaco, quasi 82 non ce la fanno. Secondo le ultime notizie riportate, la salma del piccolo è stata trasportata presso l’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Bari, dove i medici non hanno ritenuto opportuno operare un esame autoptico. Gli investigatori della Procura di Bari hanno interrogato l’equipaggio, i passeggeri e i soccorritori. Parallelamente, la Polizia di Frontiera ha provveduto a scattare le foto al velivolo e a recuperare la documentazione sanitaria del piccolo per documentarne l’idoneità al volo e la presenza della maschera di ossigeno necessaria per lo stesso durante il viaggio.
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